villain love

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"Oggi ragazzi" comincia a parlare Tomura "vi presento il nuovo arrivato" attira l'attenzione di tutti mentre mi invita ad avvicinarmi a lui "si chiama Todoroki Shoto"

Mi prende sotto braccio e racconta del perché mi sono unito a loro.

In parole povere ho ucciso mio padre perché ero perennemente incazzato del suo atteggiamento nei miei confronti da quando ero bambino e ora che ne ho avuto la possibilità mi sono vendicato.

Mi disse di andare alla UA ma non obbedii, gli feci credere di aver seguito le lezioni ma in realtà me ne stavo da una parte per esercitarmi al massimo con i miei poteri.

Tutti i villain mi conoscono dato che sono figlio dell'ormai defunto secondo Hero e proprio per questo mi applaudono e si avvicinano a me. "Ora bisogna fare una bella purificazione" dice invece Dabi.

Mi portano a rimodellare tutto il mio look: vestiti, capelli, addestramento e così via.

Per prima cosa mi portano a tagliare i capelli "non voglio tagliarli" dico seduto sulla sedia da barbiere mentre mi mettono la mantellina "e come vorresti fare?" Mi chiede Dabi avvicinandosi.

"Tingere, la parte che più odio, di nero così ogni volta che mi guarderò allo specchio potrò vedere che finalmente è morto quel bastardo" mi fa un sorriso sadico e poi annuisce "bravo ragazzo, stai facendo i primi passi" dopo di che si gira e se ne va con una risata, anch'essa, sadica.

Il tempo di tingere i capelli e sciacquarli, posso uscire per passare al secondo step.

Tamura mi accompagna in una stanza piena di vestiti. Mi spinge dentro dicendomi di scegliere i miei nuovi indumenti poi chiude la porta.

Mi avvicino ad osservare un po' tutto ma sono troppo stravaganti tranne qualcosina che potrebbe anche andare bene. Prendo alcune magliette e me le metto davanti. Posso scegliere tra una maglietta viola, grigia o bordeaux.

Opto per quella grigia poi prendo di pantaloni neri, sto per uscire e comunicare che ho finito, quando noto che c'è una mascherina nera appoggiata su uno scaffale. Mi avvicino all'oggetto e lo prendo.

La metto e, per vedere come mi sta, mi sistemo davanti allo specchio. Non sta male quindi decido di tenermela.

Finalmente esco e trovo ad aspettarmi tutti quanti che mi fanno complimenti di ogni genere. Si avvicina Dabi che mi prende sotto braccio e mi strofina i capelli "ora sì che sei uno di noi. Posso chiamarti fratello vero?"

"No e non toccarmi" rispondo impassibile cercando di togliermelo di dosso "tanto lo farò comunque" replica.

"No e non toccarmi" rispondo impassibile cercando di togliermelo di dosso "tanto lo farò comunque" replica

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"Va bene ora basta ragazzi facciamolo riposare nella sua stanza, Dabi accompagnalo." Ordina Tamura.

Quest'ultimo esegue e mi porta al secondo piano della casa, apre una porta alla nostra destra e mi invita ad entrare "benvenuto nella tua stanza".

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