41 | grato

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capitolo» 41
Grato

Nessuno

"no, Jungkook non andartene. "disse Taehyung tenendo saldamente la mano di Jungkook.

"Sì, tae. Calmati. Sono qui." Jungkook cercò di far capire a Taehyung che non lo avrebbe lasciato con quel bastardo.

"Jungkook, stai interferendo e tu non dovresti stare con mio fratello?" Disse Bogum a denti stretti e guardandolo male.

"Sì, e tu non dovresti stare nella tua stanza come un gentiluomo e non cercare di marchiarlo con forza." Jungkook lo guardò di rimando.

"Stai zitto, lui è la mia seconda possibilità e non ho bisogno del tuo permesso riguardo a quando e dove dovrei marchiarlo. Adesso lui è mio." Disse Bogum e il sangue di Jungkook iniziò a bollire.

"Taehyung, vieni qui." Disse Bogum e provò a tirare Taehyung che era dietro Jungkook spaventato.

"No, tu sei____un mostro, non toccarmi." Disse Taehyung che ormai non poteva credere a nessuno.

"Vai fuori, Bogum!" Urlò Jungkook e Bogum urlò immediatamente un "no".

"Non costringermi a buttarti fuori da questa stanza e se necessario da questo branco." Jungkook minacciò.

"Provaci stronzo." Disse sorridendo malizioso, ma la sua bocca iniziò a rilasciare gemiti quando Jungkook gli diede un pugno in faccia.

"Come ti permetti?" Bogum cercò di dargli un pugno, ma Jungkook gli bloccò la mano e lo trascinò verso la porta. Lo spinse con forza fuori dalla stanza e gli chiuse la porta in faccia.

"Hyung, perché hai rovinato tutto?" Qualcuno disse a Bogum che guardò in quella direzione e vide suo fratello minore. Gli occhi di Jimin non mostravano altro che disgusto anche se dalla sua voce si percepiva tanto dolore. Ovviamente era arrabbiato, forse con le sue stesse decisioni.

"Jimin." Bogum si fermò quando vide suo fratello allontanarsi da lui.

D'altra parte, Jungkook stava cercando di calmare Taehyung che stava tremando un po'. "Calmati, va bene. Se n'è andato."

"Jungkook, sono stanco. Sono stanco di questo sistema di compagni. Prima tu, ora Bogum. Non voglio un compagno, non voglio un compagno." disse Taehyung con gli occhi dai quali sfuggivano delle lacrime che facevano accapponare la camicia di Jungkook mentre Taehyung lo stava abbracciando, ma ovviamente non gli dispiaceva.

"Tae." Jungkook non riusciva a formare delle parole. Avrebbe dovuto semplicemente accettare Taehyung nel momento in cui si erano incontrati. Se non fosse stato una testa di cazzo, allora queste cose non sarebbero accadute. Forse tutti sarebbero felici. Forse Taehyung sarebbe tutto felice con Jungkook. Ma sfortunatamente la realtà era un'altra.

"Jungkook, tornerò a Daegu domani mattina." Taehyung disse più come un sussurro e Jungkook borbottó perché non sapeva cosa rispondergli.

"C'è qualche possibilità che tu non te ne vada?" Jungkook chiese con una mano sulla vita di Taehyung e con la testa di Taehyung sulla spalla di Jungkook.

"Dammi un motivo per restare Jungkook."

"Taehyung, io___" Jungkook voleva dirgli che lo amava, ma dopo probabilmente Taehyung avrebbe avuto speranze inutili dato che Jimin non sarebbe stato d'accordo. Quindi era inutile.

"Jungkook, non devi dire niente." Disse Taehyung sorridendo leggermente al suo vero compagno e disse, "ti sarò sempre grato per avermi salvato da quell'uomo."

mate;mate [traduzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora