1

2.8K 160 36
                                    

"Why don't you throw me
to the wolves?
I thought you were one."
― Saints, Echos

▪ ▪︎

Le sue braccia mi stringevano in modo protettivo. Il suo corpo era caldo e accogliente contro la mia schiena, mentre la brezza della notte era una fresca carezza sulla pelle e le stelle tremolavano nel cielo.
Risi con leggerezza.

«È una pessima idea, Sean.»

«Oh, no. È un'ottima idea! Un'enorme villa con una bella mucca in giardino.»

Sospirai, «Da sola soffrirebbe.»

«Ne prenderemo due.»

«Due mucche in giardino. Davvero, Sean?»

«Davvero, Valyrie. È una promessa.»

«Ah, sì? Come quando mi avevi promesso un viaggio al Nord? Lo sto ancora aspettando.»

Fu il suo turno di ridacchiare.

«Amore, arriverà,» mi lasciò un bacio sulla fronte e un piccolo sorriso si fece strada sulle mie labbra.

Mi accocolai di più a lui e le sue braccia si strinsero attorno a me. I bagliori delle stelle, all'orizzonte, si confondevano con le luci della città.

«Solo non capisco,» Sean interruppe il silenzio. «Perchè proprio il Nord? È freddo e buio. E triste.»

Roteai gli occhi, «Te l'ho già detto. Mi incuriosisce. Mio nonno mi raccontava sempre un sacco di storie.»

«Le leggende dei nordici?»

«Esatto,» confermai. «Non ti incuriosiscono nemmeno un po'?»

Non ci pensò nemmeno. «Nah. Per quanto mi riguarda sono tutti ubriaconi contafrottole.»

Mi strinsi nelle spalle.

«Mio nonno diceva anche questo.»

«Cos'altro diceva?»

Mi scostai una ciocca di capelli dagli occhi e alzai lo sguardo alle stelle.

«Diceva che i nordici hanno l'inverno dentro di loro. Hanno il gelo negli occhi e i segreti congelati nella mente e nel cuore. Quando vedi un uomo o una donna del Nord li riconosci subito, così mi diceva. È una sensazione, lo sai e basta. Diceva che sanno un sacco di cose. E che hanno sempre capito tutto. Che follia, eh?»

Sentii il suo torace vibrare in una piccola risata.

«Menomale che la pensi così. Stavo iniziando a preoccuparmi!»

Scossi la testa e decisi di cambiare discorso.

«Dove ti piacerebbe andare quando sarà tutto finito?»

«Hmm. A Est, vicino al mare. Credo ti piacerebbe.»

«Est?»

«Sì. In una grande casa con il giardino, proprio accanto al mare. Con il sole, i gabbiani. Andremo in barca.»

«E avremo due mucche in giardino,» sorrisi.

«Proprio così. Riesci a immaginartelo?»

«Abbastanza. Non male.»

«Non male? Sarebbe un sogno!»

«Già... Il nostro sogno.»

Le mie parole affogarono nel silenzio insieme all'ombra del mio sorriso e una brezza più fredda soffiò su di noi, smuovendomi i capelli. Un brivido mi corse lungo la schiena. Percepii un dolore allo stomaco e chiusi gli occhi.

KalopsiaWhere stories live. Discover now