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"I had a dream,
I got everything I wanted.
But when I wake up, I see
you with me."
― everything i wanted, Billie Eilish

Superato l'ingresso del quartier generale ci ritrovammo accalcati a un centinaio di giovani in divisa, non diversi da noi. Tutti quanti ci guardavamo attorno, i volti di pietra e gli occhi colmi di parole silenziose. Mentre anche gli ultimi entravano, le sirene smisero di suonare e le luci rosse si spensero.

Mi sollevai sulle punte e scandagliai la stanza gremita finchè il mio sguardo non si posò su una familiare ombra dall'uniforme grigio ardesia. Mi illuminai un pizzico. Afferrai un braccio di Aryan e, senza pensarci due volte, partii a tavoletta in mezzo alla folla.

"Che stai facendo?" strillò lui, nel frattempo acciuffando Polaris.

"Venite con me," dissi soltanto.

Era dall'altra parte della stanza, accanto a un'uscita libera dall'ingorgo di persone, e lo raggiunsi trascinandomi dietro i miei due amici.

"Kaiden!" esclamai.

Si voltò a guardarmi e un misto di sorpresa, sollievo e timore gli attraversarono lo sguardo.

"Valyrie."

Aryan comparve al mio fianco, "Aryan! Polaris. Sì, ci siamo tutti."

Mi voltai di colpo come improvvisamente ricordandomi della sua presenza. Poi guardai di nuovo Kaiden e lo ritrovai nascosto dietro la sua solita maschera impassibile. Lanciai in fine un altro sguardo ad Aryan, che nel frattempo ci studiava entrambi.

"Quello è il generale Dagen," commentò Polaris all'improvviso e tutti e tre ci voltammo.

Lasciai andare l'aria che avevo trattenuto e intravidi l'uomo farsi strada in mezzo alla folla, riconobbi subito la cicatrice. Reggeva un megafono in una mano ed era seguito da altri due uomini e una donna che indossavano un'uniforme che non riconobbi.

"Chi sono?" mi affiancai a Kaiden.

"Strateghi."

La sua risposta fu una ventata d'aria gelida. Mi voltai a cercare il suo sguardo, ma lui non si mosse, gli occhi vuoti e fissi su quel che accadeva. Provai a immaginare cosa volesse dire per lui rivivere tutto quello e per un solo istante pensai di prendergli la mano e stringerla, ma prima che riuscissi a trovare il coraggio, il generale Dagen decise di sbraitare nel megafono.

"Tutti i piloti escano fuori!" ordinò, "I cadetti restino dentro. Ripeto, tutti i piloti fuori!"

La folla cominciò a smuoversi e, nel momento in cui mi accorsi che Kaiden si stava allontanando, un brivido mi corse lungo la schiena e la paura minacciò di prendere il sopravvento. Lo chiamai e allora si voltò.

"Cosa sta succedendo? Cosa dobbiamo fare?"

Lo vidi spostare lo sguardo su Aryan e Polaris, per poi di tornare su di me.

"Esegui gli ordini, Wade."

Le tre parole che mi ero sentita ripetere fin dall'inizio. Un modo per dirmi: non farti ammazzare. Lo persi tra i piloti diretti verso l'uscita e mi ritrovai a domandarmi se quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei visto. Il dolore che mi strinse lo stomaco a quell'idea mi inumidì gli occhi. Mi ritrovai a stringere i denti e ripetermi che non poteva essere così. E che sarebbe andato tutto bene.

Le persone nella stanza si dimezzarono. Ora tutti i presenti indossavano uniformi rosso amaranto come la nostra. Mi passai le mani sul volto, cercando di tornare in me, finchè non mi sentii stringere le spalle.

KalopsiaWhere stories live. Discover now