Conto alla rovescia

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- 3

Quel pomeriggio mi ritrovai, dunque, a casa di Stiles. Lui si mise al computer e cominciò a fare delle ricerche, mentre io me ne stavo sul letto a fare niente, in pratica.

"Allora, cos'altro sai dirmi di questo istinto?"

"Ti ho detto tutto quello che so."

"Ok. Forse sul bestiario c'è qualcosa al riguardo."

"Ma scusa, il bestiario, se non sbaglio, non l'avevano le ragazze?"

"Si ma ne ho fatto una copia."

Aprì una pagina sul computer e mi invitò a sedere vicino a lui. Io mi avvicinai, mi sedetti e cominciai a leggere: l'istinto di angelo si manifesta solamente quando l'angelo stesso sa controllare i suoi poteri con o senza la luna piena. Bisogna, tuttavia, fare attenzione. Questa abilità richiede una potenza disumana. Si rischia di morire se non usata in cautela.

"Ecco spiegato il motivo per cui non riesci ad usarlo... devi imparare a controllare i tuoi poteri."

"Purtroppo non è così semplice."

"Potremmo provarci..."

"Stiles, sei molto gentile ma non voglio farti del male."

"Ma io mi fido di te. La sera della luna piena ci proveremo, ok?"

Si fidava di me. Si FIDAVA di me.

"Ok" risposi.

"Ora scusa ma devo andare... ciao e grazie ancora!"

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- 2

"Amoreee." mi voltai e vidi Liam corrermi in contro.

"Ciao tesoro. Ma non hai ripetizioni?"

"Si, ma i 5 minuti liberi li dedico tutti a te"

Ci baciammo per un tempo che sembrava infinito.

"Ehi, piccioncini!!"

Kira ci richiamava alla realtà e cominciammo tutti a ridere.

"Andrea, dobbiamo andare in classe! Dai, muoviti!"

"Si si, arrivo. Ciao amore." Lo baciai a stampo e Kira mi trascinò via.

Dopo la lezione, dove non riuscii a stare attenta neanche per mezzo secondo, mi incamminai verso casa.

Arrivai a casa e mio padre mi venne in contro.

"Andrea!" "Calmati papi, dimmi." "Ha chiamato lo sceriffo. Devi andare alla centrale di polizia per testimoniare contro Thomas! E non mi hai detto niente!!!"

"Avevo intenzione di dirtelo! Ma non volevo farti preoccupare."

"Preoccupare! Ma ti rendi conto che l'anno scorso ha quasi cercato di ucciderti?! E ci ha riprovato! Ovvio che mi preoccupo!"

"Ok, ma stai tranquillo. Domani andrò con Liam alla centrale."

"Domani è quasi luna piena... presta attenzione."

"Certo. Ora scusa, ma ho dei compiti da fare." "Ok."

Mi precipitai in camera e chiamai Liam.

"Pronto?" "Liam, devo chiederti un favore..." "Certo tesoro, dimmi"

"Devi accompagnarmi domani in centrale. Devo testimoniare contro... Thomas."

"Ovvio che ti accompagno! Passo da te alle 4, ok? Ci vediamo domani. Ti amo."

"Ti amo anche io."

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- 1

Il giorno prima della luna piena è sempre terribile. Quindi rimasi a casa a studiare un discorso credibile contro Thomas.

Alle 4 Liam arrivò a casa mia e insieme andammo alla centrale. Una volta entrati, lo sceriffo mi accompagnò in una stanza vuota. C'era solo un tavolo e due sedie al centro.

"Aspetti, Liam può venire con me? La prego." chiesi allo sceriffo.

"Certo... Liam, vieni pure."

Liam si mise affianco a me.

"Bene, cominciamo... Signorina Steel, può dirmi come mai si trovava in ospedale la notte dell'incidente?"

"Avevo sfortunatamente ingerito candeggina e Liam mi aveva accompagnata in ospedale."

"Signorino Dunbar, conferma?" "Certo."

"Bene, signorina Steel può dirmi cosa è successo?"

"Allora... mi ero appena svegliata dopo la lavanda gastrica e mi sono ritrovata in stanza con Liam. Abbiamo cominciato a parlare, quando abbiamo sentito un botto...

... Liam si è precipitato fuori e io dietro di lui. Appena uscii lo vidi a terra, svenuto. Al che mi precipitai verso il presunto assalitore che si rivelò essere Thomas. Cominciò una lotta tra me e lui...

...Essendo io non molto forte, lui subito mi batté e minacciò di uccidermi. Ad un certo punto arrivò Scott, che prese Thomas e lo bloccò. Io trovai della candeggina. Gliela feci ingerire in quantità sufficiente per farlo svenire e spaventata corsi via."

"Quindi lei, per legittima difesa, ha avvelenato Thomas?" "Si."

"Ok. Un'ultima domanda. Può dirmi se conosceva Thomas prima dell'accaduto?"

Liam's pov

Ero seduto di fianco ad Andrea, quindi riuscii a capire immediatamente la gravità della situazione.

L'ultima volta che io le feci quella domanda, lei si trasformò. Sentii il suo battito accelerare (grazie al super udito). Le presi la mano e gliela strinsi... il suo cuore rallentò.

"Si, lo conoscevo. L'anno scorso, nel mio vecchio paese, ha cercato di uccidermi." Rispose.

"Ok. Grazie mille. Ora abbiamo tutto ciò che ci serve. Potete andare."

Uscimmo dalla centrale. "Andrea, tutto bene?" Lei si girò e mi baciò.

"Questo perché?" sorrisi.

"Grazie, davvero. Hai una pazienza incredibile con me. Mi sorprende che tu non ti sia già stufato di me..."

"Non potrei mai stufarmi di te. E poi, noi esseri sovrannaturali ci siamo passati tutti."

Ci baciammo ancora, ancora e ancora.

"Devo andare" mi disse "mio padre mi aspetta a casa. Ciao"

"Ciao. Ci vediamo domani"

"Domani non vengo a scuola! Mi trovi a casa.. Stiles vuole aiutarmi a controllare i miei poteri. Ovviamente puoi venire"

"Certo che vengo. Voglio starti il più vicino possibile, soprattutto domani."

"Ti amo." "Anche io."

Una completa estraneaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora