Strano.

3.1K 170 22
                                    

Il giorno dopo a scuola, Malia andò diretta da Stiles e gli spiegò la situazione. "Scusa mi dis..."

Non fece in tempo a finire la frase che Stiles la baciò. "Ti amo, e questo basta."

E si allontanarono.

In quell'istante Liam passò in corridoio.

"Ehi Liam!" nessuna risposta. "Liam! Perché non rispondi?"

Non ci credo. Era passato per il corridoio e non mi aveva neanche salutato. Perche?

Comunque Liam aveva finito le ripetizioni, quindi ci saremmo visti a chimica.

Entrai in classe e il professore mi venne incontro. "Andrea, visto che Liam ha cambiato corso, resterai con Stiles fino alla fine del semestre."

Liam ha cambiato corso? Stava cercando di ignorarmi?

Uscii dalla classe nonostante il professore mi intimasse di rientrare e andai a cercarlo.

Lo trovai fuori, vicino alla sua macchina.

"Liam" lui cercò di entrare in macchina, ma io fui più veloce e lo bloccai.

"Cosa vuoi Andrea?" "Perché mi stai ignorando?" "Cosa c'è di strano?" "Fino a due giorni fa non ci staccavamo neanche un secondo, eravamo sempre insieme."

"Ora scusa ma devo andare." "No. Ora mi spieghi perché mi ignori!" "Senti, non ho tempo. Stammi lontano." E partì in macchina.

Corsi a casa piangendo. Ero appena stata mollata da colui che due giorni prima mi disse che mi amava. Che vita di merda.

Chiamai Malia. "Pronto?" "Malia, Liam mi ha mollata... tu sai il motivo?" "Scusa, ma ora non posso parlare. Ci sentiamo dopo ok?"

"Si ok."

Chiamai tutti. Kira, Stiles, Scott, Lydia. Tutti erano occupati. Cosa stava succedendo?! Perché mi voltavano tutti le spalle?

Quel giorno rimasi chiusa in casa a guardare film strappalacrime e ingozzarmi di gelato, caramelle e patatine. (Come ogni ragazza appena mollata)

----------------------------------------------------

Il giorno dopo non andai a scuola. Mi sentivo a pezzi. Avevo pianto tutta notte.

Mio padre era al lavoro. Io stavo studiando quando il campanello suonò. Era Malia.

"Ciao. Cosa ci fai qui?" "Volevo vedere come stavi." "Intendi come sto dopo che tutti i miei amici e il mio fidanzato mi hanno voltato le spalle?" "Non è come sembra."

"Ah,no?! Ieri nessuno mi rispondeva al telefono e Liam mi ha ignorata per tutto il giorno!"

Ci fu un silenzio piuttosto stressante.

"Malia rispondi!" "Non posso! Non posso dirti cosa sta succedendo. Scusa" E se ne andò.

Decisi di uscire e camminare un po' per Beacon Hills. Magari avrei incontrato qualcuno di più disponibile dei miei stessi amici.

Ad un certo punto vidi un'ambulanza. Mi avvicinai e vidi il padre di Stiles. Così gli domandai cosa stesse succedendo.

"Andrea mi dispiace tanto." "Perché mi dice questo?"

Mi fece passare e... vidi una cosa che non avrei mai voluto vedere in tutta la mia vita.

Nell'ambulanza c'era Liam. Morto.

Urlai. Lo sceriffo mi prese e mi riportò a casa. Io entrai correndo, corsi incontro a mio padre e piansi.

Perché lui? Era un licantropo! Come è morto?! Le domande che mi facevo sarebbero rimaste senza risposta.

----------------------------------------------------

Il giorno dopo l'accaduto, andai a scuola. Sarei rimasta a casa ma avevo un esame. Se non l'avessi superato sarei stata bocciata.

Una volta entrata in classe, tutti si voltarono a guardarmi.

No.

Non ce la potevo fare.

Corsi fuori dalla classe, ma qualcuno mi afferrò per i fianchi e mi trascinò nello stanzino delle scope.

Sentii delle morbide, candide labbra sulle mie. Mi staccai subito.

No. Rifiutai di crederci. Liam era davanti a me.

Scappai fuori, nel parcheggio, mentre Liam mi seguiva.

Lui riuscì a fermarmi.

"Andrea, ascoltami!" "No! Non voglio sapere come hai fatto! Non voglio sapere perché l'hai fatto. Penso solo a quanto mi hai fatto soffrire ignorandomi e poi mollandomi."

"Lo so. Fingere di non amarti è stata la cosa più difficile che io abbia mai fatto. Ma ho dovuto."

"Perchè?" gli chiesi.

"Per uno stupido motivo. Derek pensava che fingendomi morto avrebbe attirato colui che cerchiamo, ma non è stato così."

"Ti odio!" "No. Non è vero." "Ma dovrei."

Lo baciai. Ancora e ancora.

"Non farlo mai più!" E, guarda caso, mi misi a piangere.

Lui mi abbracciò.

"Scusa. Scusami tanto. Io ti amo veramente. È stata una tortura starti lontano."

"Ti amo anche io"

Rimanemmo così per un tempo infinito.

----------------------------------------------------

Ehi, qui è la scrittrice che vi parla.

Con l'ultimo capito abbiamo raggiunto 1000 visualizzazioni.

Voi siete pazzi.

Sono contenta che vi piaccia la mia storia.

_alittlesmile_

Una completa estraneaWhere stories live. Discover now