Lui è tutto.

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Luna piena

Le persone, scherzando, si dicono di stare attente perché escono i matti durante questo giorno.

Mentre per noi sovrannaturali questo momento è un incubo... chi riesce a controllarlo è avvantaggiato. Ma io no.

Quel giorno però aveva una differenza: non ero sola. Stiles si era offerto di aiutarmi a controllare i miei poteri e ci sarebbe stato anche Liam.

"Tesoro, vieni giù che è pronta la cena!" mio padre urlava dal salotto.

"Papi, stai FUORI da camera mia! Non entrare!"

"Ok, ho capito."

Mio padre sapeva come sarebbe stato questo giorno. Purtroppo i mesi scorsi l'unica soluzione era ingerire "il succo di mirtilli".

Oggi no.

Mentre ero persa nei pensieri, Stiles suonò alla porta e mi raggiunse in camera.

"Andrea, sono io! Apri la porta."

Aprii la porta e lui sobbalzò. "I tuoi occhi..." disse "Sono viola!"

"Occhi di angelo" risposi, con tutta la calma che avevo in corpo.

"Ma tu non ti trasformavi solo con la rabbia?" "Si, ma durante la luna piena la rabbia si incrementa... potrei arrabbiarmi anche a causa di una mosca."

"Ok, allora.." "Prima di cominciare" lo interruppi "prendi questa."

Gli passai la boccetta con il liquido. "Usala se non riesco a controllarmi." "Ok" disse. Riuscivo a sentire la sua paura. Ci sarebbe riuscito anche uno senza poteri.

"Non sei obbligato a farlo" "Ma voglio aiutarti." "Fammi un favore Stiles. Chiudi la porta a chiave cosi mio padre non entra."

"Fatto. Ora, dimmi qualcosa che ti rilassa."

"La musica" detto questo, Stiles accese la musica, ma non funzionó.

Mi stavo trasformando, piano piano.

"Non sta funzionando!" gridai... nel frattempo mi crebbero gli artigli.

"Oddio." grido Stiles. "Okokokok. Stiamo calmi. Solo, lasciami provare una cosa."

Si avvicino sempre di più, sempre di più, mi prese la mano e...

La ammanettò al termosifone. "Cosa stai facendo!?" "Provo a tenerti ferma!"

"Ti conviene slegarmi o giuro che ti faccio a pezzi!!"

Non lo controllavo. Parlavo ma non ero io.

Nel frattempo il campanello suonò.

"Vado ad aprire..." disse Stiles.

Mentre ero legata sentii le parole di Stiles. "Liam, grazie al cielo sei arrivato. È una cosa mai vista! Neanche tu eri così scatenato la tua prima luna piena!"

"Lei è diversa. Dobbiamo capirlo... Comunque, andiamo di sopra. Veloce"

Liam entrò in camera. "Liam, vai via. Non voglio farti del male!" Dissi piangendo.

Lui si avvicinò a me "Non credo che me ne farai. Andrea, devi calmarti."

"Non puoi dire di calmarmi! Così mi arrabbio di più"

"Ma non devi!" "Liam... VATTENE."

A quelle parole cominciai a tirare le manette per liberarmi.

"Liam, prendi!" Stiles gli passò la boccetta.

"Non la voglio! Non servirà!"

Detto questo buttò il veleno a terra. La boccetta si ruppe.

"COSA HAI FATTO?!" "Andrea, ascoltami! Devi riuscire a controllarti! Concentrati sulla mia voce. Guardami negli occhi. Respira"

Si avvicinò e mi baciò. Un bacio lungo.

Io mi liberai dalle manette e... non successe nulla. Gli artigli erano spariti e gli occhi erano tornati del loro solito azzurro.

Ci ero riuscita.

"Tu. Sei tutto. Grazie. Ti amo"

"Ci sono sempre, ricordatelo. Rischierei la vita per te. Ti amo"

Lo abbracciai piangendo. Non ci potevo ancora credere.

"Eeeemmmm. Io sarei qui." "Certo. Grazie mille Stiles." e lo abbracciai.

Ora potevo stare tranquilla. Avevo un'ancora.

Una completa estraneaWhere stories live. Discover now