Pozioni

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Il giorno dopo a scuola, durante il pranzo, spiegai il sogno ai ragazzi.

"So che è poco su cui basarsi, ma secondo il bestiario questi sogni sono premonizioni. Quindi prima o poi accadrà. Non so quando ma succederà"
"Ok, cosa proponi?" disse Scott.

"Non facciamoci trovare impreparati. Facciamo un piano d'azione."

Rimanemmo in mensa finché non suonò la campanella.

"Abbiamo lezione. Ci vediamo, ciaoo!" Disse Kira.

Si alzarono tutti e andarono in classe. Io avevo un'ora buca quindi rimasi in mensa.

"Sei troppo stressata" sentii una voce vicino al mio orecchio. Mi girai e mi ritrovai Liam.

"Sono nata stressata io" ridemmo.

"Il problema è che nel sogno morivate tu e mio padre. Io non voglio perdervi!"
"E non ci perderai! Ti preoccupi troppo. Ricorda che tuo padre è stato colui che ti ha salvata la prima volta che sono venuto a casa tua. Mi ha detto del liquido."

"Hai ragione. Proverò a rilassarmi."

"Posso chiederti una cosa?" mi disse.
"Certo"
"Come hai fatto quel liquido?"
"Se vieni casa mia te lo spiego" sorrisi.

"Cos'è un appuntamento?"
"Può darsi." e lo baciai.
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Liam's pov
Dopo scuola mi ritrovai a casa di Andrea. Lei mi prese per mano e mi porto giù nel seminterrato.

Era buio. Non vedevo niente. Accese la luce e...
"Wow" esclamai.

"Ti piace? È dove io e mio padre prepariamo pozioni."
"Pozioni per cosa?"
"Quando ero in Italia, io e lui aiutavamo gli speciali con queste pozioni."

"È molto bello."
"Vero?"

Mentre ne parlava le si illuminarono gli occhi. Si vedeva che ci teneva molto.

"Qui è dove preparavo anche il liquido. Vedi..."

Prese in mano una strana polvere e la diluì in un liquido viola scuro.

"Cos'è quella polvere?" chiesi.
"Polvere di zaffiro. L'unica cosa che calma gli angeli. Insomma, lo sai."

"Si lo so. So anche che non ne hai più bisogno."
Sorrise. Vederla sorridere era bellissimo. Lo faceva così poco.

"A me non serve più è vero. Ma al nostro nuovo nemico si."
"Cosa intendi dire?" ero confuso.

"Intendo dire che se scopriamo che tipo di creatura è possiamo creare una cura."
"Ci può stare ma prima dobbiamo catturarla."

"A quello ci penserò io. Forse riesco a trovarla con l'istinto."
"Andrea, aspetta. E se si ritrasformasse in te?"
"Io ho una cosa che lei non ha."

"Ovvero?" dicendolo si era avvicinata a me, Mi stava ad un centimetro di distanza.

"Ho questo" mi indicò un piccolo
frammento di artiglio.
"Cos'è?"
"È un pezzo degli artigli di Thomas. Gli stessi artigli che ti hanno colpito quel giorno in ospedale"

"Come mai lo hai tenuto?" infondo non era proprio un bel ricordo.

"Perché quel giorno, grazie a questi, ho scoperto chi eri. E quel giorno ci siamo messi insieme."

"Ti amo." dissi.
"Anche io"

Una completa estraneaWhere stories live. Discover now