Torna la paura

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Tornare alla vita normale significava tornare a scuola.

Purtroppo la voce che io fossi stata rapita si era sparsa. Con quale storia inventata non si sa. Ma nessuno eccetto me e i miei amici sapeva la verità.

Avevo saltato quasi una settimana di scuola.

Chissà come avrei recuperato tutti i test saltati.

Ero al mio armadietto che stavo prendendo il tanto amato, si fa per dire, libro di storia, quando un gruppo di primini mi si avvicina.

"Ciao, posso esservi utile?" chiesi con gentilezza.

"È vero che sei stata rapita?" chiese una ragazza alta, con degli occhiali che manco mia nonna porterebbe più.

"Si..." risposi.

"E come hai fatto a fuggire?"

"Scusate ma devo andare in classe" Mentre mi allontanavo sentivo il loro dispiacere.

L'aula di storia era dall'altra parte della scuola. Mentre ero nei corridoi sempre più gente mi fissava, sempre più gente mi si avvicinava per chiedere come avessi fatto a scappare o se fosse tutto vero.

Non ce l'avrei fatta.

Presi contro a qualcuno.

"Scusa" gli dissi.

"Ehi"

Alzai lo sguardo. Era Liam.

Lo abbracciai.

"Tutto bene?" mi chiese.

"No. Tutti mi chiedono dell'altro giorno. Non ce la faccio più."

"Stai tranquilla... Dopo scuola ti va di venire da me?"

"Si, grazie Liam"

Lo baciai a stampo e andai in classe.

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Durante la lezione successe l'inevitabile.

Liam non frequentava questo corso.

Ma almeno c'era Scott.

Mi sedetti vicino a lui.

"Ciao Andrea!"
"Ehi Scott."
"Come va?"

"Da quando sono stata rapita ho di nuovo paura se qualcuno mi tocca. Mi sento vulnerabile."

"Vedrai che ti riprenderai."

"Grazie"

Durante la lezione non riuscivo a stare attenta. Avevo troppe cose per la testa.

Dovevo uscire da quella classe, o sarei diventata pazza.

Mi alzai di scatto e cominciai a camminare verso l'uscita.

Non avevo però pensato alle conseguenze.

Siccome non avevo chiesto il permesso il professore mi afferrò il braccio.

"Signorina, dove pensa di andare?"

Vi lascio immaginare cosa successe.

"No. No! Mi lasci, per favore!"

Ero così spaventata. Mi rannicchiai a piangere in un angolo dell'aula. Di fronte a tutti i miei compagni.

Scott si alzò e mi venne in contro.

"Andrea? Ehi..."

Provò a prendermi la mano, ma io mi scansai.

"Cosa le succede?" chiese il professore.

"Ci scusi se stiamo bloccando la lezione, ma soltanto una persona può spostarla da qui. Liam Dunbar."

"Ok, chiamalo così io potrò continuare la mia lezione"

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Liam's pov

Ricevetti una chiamata. Era Scott.

"Ehi Scott? Dimmi"

"Liam, la tua ragazza ha un problema. Devi venire nella classe di storia immediatamente."

"Ok, arrivo"

Mi avviai di corsa. Io ero in biblioteca quindi non ci misi tanto ad arrivare.

Entrai. Vidi Andrea rannicchiata nell'angolo che piangeva. Poverina.

"Ci penso io." Dissi a Scott.

Mi chinai su di lei.

"Ehi... Sono io."

Non mi rispose.

"Andrea?" provai a sfiorarle il braccio. Lei tremò.

"Liam..." sussurrò. "Portami via, per favore."

"Certo, ti porto via. Vieni, ti do una mano ad alzarti."

Le presi la mano, la aiutai a mettersi in piedi e la portai fuori dalla classe.

"Ascolta, io devo tornare dentro a spiegare al professore cosa è successo. Tu rimani qui. Torno subito."

Lei annuì.

Entrai in classe. "Sono mortificato per ciò che è successo."

"Io invece vorrei capire come mai ha reagito così." Mi disse.

"Le ha per caso afferrato il braccio?"

"Si..."

"È molto diffidente delle persone. Va in panico se qualcuno la sfiora."

"Posso chiedere il motivo, se non sono troppo invadente."

"È stata... rapita. Due volte in un anno."

"Ho capito. La ringrazio per avermi spiegato."

"Grazie a lei per la pazienza." e mi allontanai.

Lei era ancora in corridoio.

"Andrea, vieni. Ti porto a casa."

La presi delicatamente per mano.

Entrammo in macchina e la portai a casa sua.

La accompagnai fino in camera.

"Riposati, io starò qui a fare la guardia." Le strizzai l'occhio. Lei accennò una piccola risata.

"Andrea?" sentì qualcuno chiamare dal piano di sotto.

Scesi le scale. "No signor Steel. Sono Liam. Andrea è a letto."

"Come mai siete a casa così presto?"

"Andrea ha reagito male di fronte a un professore, così l'ho portata a casa."

"Quanto male?" mi domandò.

"Quando sono entrato in classe era rannicchiata in un angolo dell'aula."

"Ah. Ok, grazie Liam. Puoi andare."

"Se non le dispiace io rimarrei. Ho promesso a sua figlia che sarei rimasto."

"D'accordo." e si ritirò nello scantinato.

Tornai di sopra, mi sdraiai accanto ad Andrea e mi addormentai.

Una completa estraneaWhere stories live. Discover now