6. Passato vs Presente

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Sabato finalmente è arrivato, e con lui anche la "famosa" partita.
All'inizio non volevo andarci, ma Hailee e Anne mi hanno detto che è praticamente obbligatorio.

Questa settimana mi sono un po' avvicinata a loro, e ho scoperto che condividiamo due corsi, quello di arte e di educazione fisica, per fortuna.
Ed è davvero strano, perché sono un anno più piccole di me.

Comunque non mi lamento, perché sono le uniche amiche che mi sono fatta.

Alla fine, sono venuta qui perché la gente alla Signal mi guardava con compassione, ma qui mi fissano tutti ugualmente, quindi non è molto diverso.

Ma, in tutta sincerità, non mi dispiace affatto, perché la uso soltanto come distrazione per non pensare a Tyler e a tutto il resto.

Le ragazze in corridoio mi fissano, e adesso so davvero il perché.
Da quello che mi hanno detto Hailee e Anne questa settimana, Clay non è mai stato con nessuna al di fuori di Kate e, quando lei l'ha lasciato, non l'hanno visto con nessun altro.

E non perché la amasse davvero, ma perché non voleva nessuna a distrarlo dal football.
A quanto pare è la sua vita, ed è convinto che quest'anno otterrà una borsa di studio.

Quindi, qui già tutti pensano che io e Clay andiamo a letto insieme, e la prima settimana di scuola è appena finita.
Per questo, infatti, l'ho evitato per tutta la settimana, sia in mensa che a lezione.



Verso le sette di sera comincia a fare buio, e mi avvio a scuola a piedi.
Nonostante sia metà settembre, fa già molto freddo e il sole tramonta molto presto.
Mentre mi avvio verso scuola, vedo la poca luce del sole rimasta sparire piano dietro le sagome dei grandi palazzi che si innalzano nel centro di Denver.

Questa città mi è sempre piaciuta molto perché, anche se non è una grande città come New York, o Miami, o Los Angeles, si può trovare tranquillità.

Si possono fare tutte quelle cose che si fanno da adolescenti, come uscire con i tuoi amici, andare a casa loro senza dover prendere tre metro e quattro autobus, o passare un semplice pomeriggio in giro per la città.
Non nego che le grandi città mi hanno sempre attratta.

Credo che la cosa più interessante sia la frenesia della vita, il fatto che non ci si annoi mai, il potersi sedere su una panchina a Central Park e osservare le persone che corrono da un capo all'altro della città per non fare tardi al lavoro, o ad un colloquio importante.


Arrivo a scuola alle sette e quindici, mi posiziono sugli spalti e noto che già c'è molta gente. Sembra una partita davvero importante.

Mentre aspetto l'inizio mi guardo intorno, e vedo degli enormi cartelloni con i nomi delle squadre appesi per tutto il campo.

Uno di questi porta scritto:
"North High School contro Signal High School"

Mi si gela il sangue.

Per un momento medito di scappare, ma poi intravedo la preside Bower in fondo agli spalti che mi sta salutando entusiasta.
Mi rivolge un sorriso di compiacimento e ringraziamento per essere venuta.
Come se avessi avuto scelta, poi.

Sono finita, sono finita davvero.

Quando arriveranno gli alunni della mia vecchia scuola, cominceranno a dire in giro il mio segreto a tutti e, a quel punto sarà finita sul serio.

E Tyler.
Non sono pronta a rivederlo.
Non voglio rivederlo, maledizione!

Vago con lo sguardo in cerca di un modo per scappare senza farmi vedere, quando il mio sguardo si sofferma su una persona in fondo agli spalti.
Mi sta osservando senza accennare a muoversi, ma non riesco a distinguerla bene a causa del buio.

Non mi toccare 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora