21. Aria Natalizia

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              "Run to you", Lea Michele

"Sai che giorno è oggi?", domanda Susan entusiasta venendomi incontro.

"No, affatto", rispondo tranquillamente.
So che cosa intende, ma voglio prendermi la piccola soddisfazione di farla arrabbiare.

"Invece si... ", continua persuasiva, "si che lo sai... ".

Chiudo il mio armadietto e stringo fra le braccia il libro di biologia e quello di filosofia insieme, aspettando che si decida a parlare. So che questa cosa la entusiasma così tanto che sta perdendo la pazienza, e non vede l'ora di ricordarmelo.

"Quind... ", continua, aspettando che sia io a continuare.

"Quindi?", domando ridendo. Sbuffa e per fortuna si arrende.

"Quindici! Quindici di Dicembre!", esclama entusiasta. Io scuoto la testa.

"Oddio, Sus, menomale che me lo hai ricordato! Ero quasi sicura che fossimo rimasti ancora al quattordici... ", commento pensierosa, e mi avvio verso l'aula di filosofia.

"Non senti già l'odore del Natale? Mancano solo dieci giorni, ci pensi? Dieci giorni!", urla in mezzo al corridoio. Si girano tutti a guardarla straniti, compresa la professoressa di biologia, che la osserva come se non riconoscesse più la sua studentessa preferita.
"Signorina Maslow, per favore", la rimprovera.

"Mi scusi, professoressa Bettany", sussurra Susan tutta rossa in viso, e per poco non si inchina davanti a lei per quanto è imbarazzata.
L'anziana signora sorride soddisfatta e si rifugia nel laboratorio di chimica.

Torna a girarsi verso di me, sconcertata.
"Ti pareva che dovevo farla io una figura del genere... È tutta colpa tua!", esclama puntandomi il dito contro.

"Cosa?", domando incredula.

"Sei tu che mi hai fatto urlare 'Dieci giorni' !"

"Sus, questa cosa di contare i giorni è stupida, te ne rendi conto? Quando arriva, il Natale arriva! Che senso ha?", domando.

"Ho sentito la parola Natale?", domanda Tyler curioso. "Non mancano dieci giorni?"

È appoggiato con le braccia incrociate allo stipite della porta dell'aula di filosofia, e i suoi occhi tengono lo sguardo puntato su di me.

"Incredibile, il tuo ragazzo è più intelligente di te", dice Susan divertita.

"Ehi, non è il mi... ". Mi interrompo, prima di dire cose che non dovrei dire. E che, molto probabilmente, non penso neanche.

Tyler mi osserva sorridente, come se si stesse trattenendo dallo scoppiare dalla felicità, e questa cosa mi riempie il cuore.

"Il ragazzo di chi?", domanda una voce maschile. Clay ci raggiunge e si posiziona accanto a Susan. Intanto, sulle sue guance si forma un lieve rossore. È imbarazzata, ma anche contenta, glielo leggo negli occhi.

"Sei tutta rossa", mimo con le labbra alla mia amica, e il panico l'assale.

"Cos... Oddio, davvero?", domanda sconcertata. Cerca in tutti i modi di nasconderlo, ma a quanto pare sono l'unica che l'ha notato, perché Tyler e Clay sono molto tranquilli.

Mi fa piacere che stiano provando ad andare oltre il passato, cercando di non dargli molto peso, ed a vivere solo il presente.
So quanto una cosa del genere costi a Tyler. Lo scorso anno ha picchiato un ragazzo solo perché mi aveva baciata ad una festa, ed era una cosa normale. Direi che Clay è andato abbastanza oltre, eppure prova comunque a dimenticarlo.

Non mi toccare 2Where stories live. Discover now