Capitolo 5 - Una bomba in arrivo

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LEYLA

"Dov'è Martin mamma?" Chiedo con disperazione.
Sento che la risposta che mi darà non mi piacerà affatto.
"Mi dispiace Leyla, Martin non ce l'ha fatta."
Le lacrime le cadono dagli occhi azzurri cielo che mi fissano intensamente senza staccarsi un attimo.
Non ci posso credere.
Ho appena perso mio fratello gemello.

Mi appoggio al lavandino in marmo duro e freddo del bagno con le lacrime che mi solcano il viso ed il respiro irregolare.
Rilassati Leyla, rilassati.
Mi guardo allo specchio, il mascara mi cola dagli occhi rossi macchiandomi gli zigomi.
Apro l'acqua della doccia aspettando che diventi calda e intanto mi svesto lanciando i vestiti nella cesta bianca sotto il lavandino.
Connetto il telefono alla cassa e metto la playlist delle mie canzoni preferite a massimo volume per evitare di ricadere in pensieri dannosi.
Entro in doccia e mi rilasso sotto il getto caldo del sifone a pioggia cantando a squarciagola per non sentire la vocina interna che mi parla e mi ricorda della realtà.
Apro le ante in vetro della doccia ed esco avvolgendo il mio corpo in un asciugamano color lavanda ed i capelli in uno bianco immacolato.
Mi vesto con gli indumenti preparati precedentemente; una maglietta nera dei Ramones di Martin e dei pantaloni in tuta grigio chiaro acquistati in qualche negozio del centro e successivamente prendo il phon per asciugare la mia folta chioma castana.
Spanno il vetro appannato per colpa del vapore che si è creato con il calore dell'acqua ed inizio a pettinarmi cercando di sistemare in qualche modo i miei capelli che ormai hanno raggiunto il mio fondoschiena.
Dovrei davvero tagliarli un giorno.
Quando termino con la mia hair care, raccolgo i capelli in una specie di crocchia e spalmo della crema all'aroma di vaniglia sul mio viso per mantenerlo idratato.
Mi lancio sul letto ed inizio a scrivere a Michelle per comunicarle che il professore ha rifiutato la mia offerta.

Chat con Michelle
Nulla da fare Elle non sono riuscita a convincerlo😞

Mi dispiace Leyla😖

Me ne farò una ragione però il professore questa volta ha proprio esagerato.

Cosa intendi dire?🙈

Quando gli ho fatto la proposta si è messo sull'attenti come se sapesse che stessi per proporgli qualcosa che non gli andasse bene e quando gli ho detto le mie motivazioni è stato irremovibile. Non l'avevo mai visto così.

Strano, solitamente è molto disponibile.

Infatti.

Ora vado a cenare Leyla, ci sentiamo dopo.

Ciao Elle.

Guardo l'ora dallo screen del telefono.
19.45.
Ho fatto una doccia proprio lunga.
Dal mio stomaco brontolante capisco che è ora di mangiare qualcosa visto che ho saltato bellamente il pranzo perciò mi reco in cucina seguendo il profumino che parte dalla sala provocandomi l'acquolina in bocca.
"Cos'hai preparato di buono Nelly?" Chiedo sperando in qualcosa di gustoso.
"Lasagne ma cherie"
Al pronunciare di quelle parole inizio a saltellare dalla gioia battendo le mani come una bambina di due anni che ha appena ricevuto un regalo e corro da Nelly per stamparle un bel bacio sulla guancia.
"Oh Nelly ti ho già detto che sei la mia colf preferita?"
Lei mi guarda sorridente mentre nel piatto mette una bella porzione di lasagne fumanti pronte per essere divorate dalla mia anima carnivora.
Nelly si siede al mio fianco sulla tavola in mogano apparecchiata con delle tovagliette beige acquistate in qualche negozio costoso di oggetti per la casa.
Quando c'è anche mia madre Nelly mangia dopo di noi da sola ma, ultimamente, vista l'assenza di mamma a causa del lavoro che la tiene occupata fino a tarda notte, io e Nelly stiamo sempre insieme e mi piace davvero passare il tempo con lei.
"Sai quando ritorna mamma?"
"Mi ha detto di dirti di non aspettarla sveglia perché farà tardi quest'oggi, è molto impegnata"
"Come sempre d'altronde"
Frustrazione e delusione mi colpiscono in petto.
"Lo sai che lavora per te ma cherie, per offrirti una vita migliore della sua"
"Lo so Nelly ma io sono sua figlia ed ho bisogno di lei, tu sei come una nonna per me e per questo te ne sono molto grata ma la nonna non è la mamma"
"Lo so ma cherie, lo so"
Il suo sguardo dice più di mille parole.
Non piangere.
Trattengo a stento le lacrime e prendo un respiro profondo per calmarmi.
Mi alzo da tavola, poggio il piatto vuoto nella lavastoviglie di ultima generazione ed aiuto Nelly a sparecchiare la tavola.
Le do la buonanotte sapendo che non la vedrò più fino a domani e vado in bagno per lavarmi i denti.
Successivamente torno in camera e preparo lo zaino con i libri che mi serviranno per le lezioni.
Mi sdraio sul letto ed accendo la televisione da 40 pollici appesa alla parete per continuare la serie tv che sto guardando in questo momento.
Dopo un paio di episodi sento le palpebre chiudersi quindi decido di spegnere tutto ed andare a dormire.

Apro gli occhi al suono della sveglia che segna le 7.00 e mi rigiro nel letto per trovare la voglia di andare a scuola.
Mi alzo faticosamente ed entro in bagno per risciacquarmi la faccia con acqua gelata sperando che questo mi ravvivi almeno un po'. Torno in camera e cerco nel mio armadio un outfit che possa andare bene oggi; il tempo sembra piovoso quindi opto per un paio di jeans neri a vita alta ed un maglioncino leggero bianco infilato nei pantaloni abbinati ad un paio di converse basse bianche.
Stendo un filo di mascara sulle ciglia ed un velo di rossetto per colorare leggermente le labbra screpolate, prendo lo zaino preparato la sera prima e mi dirigo in cucina per fare colazione e sfamare il mio appetito.
In cucina non trovo nessuno se non un biglietto in cui c'è scritto:

Sono dovuta partire prima ma ti prometto che stasera torno presto.
Mamma xxx.

Decido perciò di andare nella caffetteria della scuola per soddisfare il mio stomaco non avendo voglia di preparare nulla anche se consapevole che mi beccherò le occhiate fameliche di qualsiasi persona io incontrerò lá.
Scrivo a Michelle di farsi trovare in caffetteria tra poco e dopo aver chiuso la porta di casa vado verso la fermata del pulman.
Almeno oggi sono in anticipo.
Dopo quindici minuti di viaggio passati ad osservare case, auto, persone ed altro passare di fianco all'autobus finalmente giungo in istituto e mi incammino verso la mia destinazione bramando le fragranti brioches farcite di crema della caffetteria.
Noto Michelle seduta ad un tavolo con di fronte due tazze di cappuccino e due brioches che mi stanno chiamando da lontano.
"Ehi Elle"
"Ehi Leyla, ho ordinato io per te pensando che volessi limitare la socializzazione"
"Grazie" rispondo tirando un sospiro di sollievo.
Dopo una lunga chiacchierata sentiamo la campanella suonare e ci dirigiamo verso la nostra aula pronte per la prima lezione.

La giornata passa tranquilla tra un'ora e l'altra senza eccessivi intoppi e riesco ad arrivare alla fine sentendomi una persona quasi normale quando sento il professor Dalton richiamare la mia attenzione.
"Leyla potrei scambiarti due parole"
"Certo professore, c'è qualche problema?" domando preoccupata
"In realtà volevo scusarmi per come mi sono comportato ieri, sono stato troppo severo con te e per questo mi dispiace. Volevo solo dirti che nella vita ti ritroverai a lavorare con persone che non sempre ti piaceranno perciò supera questo tuo limite e portami un bel lavoro Leyla, io credo in te!" dice il signor Dalton poggiando una mano sulla mia spalla come gesto di incoraggiamento.
Le mie guance vanno in fiamme.
"Va bene professore, ci proverò" rispondo con un tono incerto non credendo pienamente alle mie parole.
"Ah e Leyla un'ultima cosa, visto che la sede della Ferrari si trova in Italia dovrai andare a Maranello ma non preoccuparti, ho già preparato tutto quindi non dovrai organizzare nulla." afferma il professore con un sorrisetto beffardo "Ho già parlato con Charles ed è disponibile a condividere il suo appartamento con te per il prossimo mese, spero non sia un problema per te. Ora devo davvero scappare, buona giornata Leyla"
Guardo con il terrore negli occhi il professore che se ne va senza darmi la possibilità di replicare, con le sue parole che circolano nella mia mente come un vortice infinito sento il panico crescere sempre più.

Dovrai andare in Italia.
A Maranello.
Un mese.

Merda.

...
Ecco a voi il quinto capitolo della storia😻
Lo so che state aspettando Charles però vi prometto che tra poco arriverà anche lui🤩
Spero vi sia piaciuto
Baci
L
❤️

Come primule nell'oceano // Charles LeClercWhere stories live. Discover now