Capitolo 12 - Uno slip di troppo

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LEYLA

Apro gli occhi a fatica e mi ritrovo sdraiata per terra su una strada ghiacciata avvolta dal buio della notte. L'asfalto gelato batte contro la mia schiena sotto il cielo buio.
Mi guardo intorno ma non posso muovermi più di quel tanto perché tutto il mio corpo è dolorante, mi tasto la testa e noto che sto perdendo sangue.
Il buio mi offusca la vista e faccio fatica a vedere il paesaggio che mi circonda; il dolore pulsante alla testa non aiuta di certo.

Poi mi ricordo, Martin!
"Martin!" "Martin! Dove sei?" Inizio a gridare a squarciagola verso mio fratello sperando che possa rispondere alle mie grida.
Nulla.
Mi alzo lentamente opponendomi al dolore che mi lacera il corpo e mi volto verso la macchina che si è schiantata contro un albero.
L'Alfa Romeo 4C di mio fratello è incartocciata su se stessa a causa del colpo che ha subito durante lo schianto e dal lato posteriore intravedo la fuoriuscita di un liquido che non mi trasmette alcuna sicurezza.
Mi dirigo verso il posto del guidatore il più velocemente possibile, combattendo il dolore, e vedo mio fratello appoggiato al volante, dal quale è esploso l'airbag, che non da nessun segno di vita.
Cerco di chiamarlo ma non risponde.
Ti prego Martin.
Sento le sirene in lontananza, stanno arrivando i soccorsi ma poi un dolore alla testa mi destabilizza, cado a terra e poi, il buio più totale.
Martin è morto.

Mi sveglio di soprassalto a causa dell'incubo che ha appena occupato la mia mente con le lacrime che sgorgano dai miei occhi.
Cerco di riprendere il fiato abbracciando le ginocchia al mio petto e aspetto qualche minuto prima di alzarmi e dirigermi in cucina per bere un bicchiere d'acqua.
Osservo la città che si erge davanti ai miei occhi dalla finestra prendendo respiri profondi.
C'è una calma inquietante tra le strade e le uniche protagoniste di questo sfondo solo le luci delle case che illuminano il buio della notte.

Torno in camera e rovisto tra le mie cose prima di trovare quello che sto cercando.
Dopo l'incidente gli incubi che avevo erano talmente frequenti che lo psicologo mi ha prescritto dei sonniferi per aiutarmi a dormire sonni più tranquilli.
Mi sdraio sul letto e aspetto che questi facciano finalmente effetto per poi addormentarmi profondamente tra le braccia di Morfeo.

Mi sveglio con un raggio di sole che filtra dalla finestra e sbatto gli occhi per abituarmi alla luce del sole che ha sostituito il buio.
Mi alzo malavoglia dal letto abbandonando il dolce calore del piumone che fino a trenta secondi fa mi avvolgeva docilmente.
Mi dirigo in cucina per bere un bicchiere d'acqua, ricordandomi di dover fare la spesa se non voglio morire di fame, e torno in camera per mettere l'outfit preparato la sera prima.
Mi preparo in bagno risciacquandomi e truccandomi leggermente il viso e spruzzandomi del profumo acquistato in qualche negozio di Monaco.
Sono pronta.
Nel giro di mezz'ora giungo nella sede della Ferrari ma prima di dirigermi in ufficio decido di comprare due caffè e delle brioches per fare colazione insieme a Giorgia.
Entro nel bar e sento due occhi che mi fissano intensamente da lontano.
Non voltarti Leyla.

Prendo il mio ordine e ringrazio frettolosamente il barista prima di uscire per riprendere fiato.
Non è possibile che mi faccia sempre lo stesso effetto dannazione!

Corro in ufficio posando il sacchetto sulla scrivania che fa splendere di felicità gli occhi della mia tutor.
"Oh Leyla, sei fantastica." Mi sorride gentilmente mentre pesca dal sacchetto un bicchiere fumante ed una brioche che addenta poco dopo. Sistemo la giacca e la borsa sull'appendiabiti per poi sedermi alla scrivania per svolgere le mie mansioni.
"Ah Leyla, per la tua felicità oggi andremo con Charles a fare uno shooting fotografico" Mi comunica Giorgia con voce squillante che per poco non mi fa sputare il caffè.
Wow, fantastico.
La osservo di soppiatto per capire se è un brutto scherzo finché, sorridendomi, non mi mostra due badge con sopra i nostri nomi.
No, non è uno scherzo.
Prendo il badge e noto che la marca con cui Charles deve collaborare è...
Ti prego qualcuno di decente, ti prego.
Calvin Klein!
Il fottuto Calvin Klein delle mutande! Meraviglioso! Dovrò andare con Charles, ad uno shooting, in mutande! Evviva. Come se già non bastasse vederlo vestito.
"Devo proprio?" Chiedo a Giorgia con aria speranzosa ed un sorriso tirato.
Preferirei fare fotocopie e riordinare documenti piuttosto che andare con lui.
"Mi dispiace Leyla ma il tuo stage è incentrato sul rapporto tra te e Charles. Fosse per me potresti stare anche qui ma purtroppo il professor Dalton ha dato istruzioni precise.
Dovete imparare a collaborare."
Come se fosse facile.
Roteo gli occhi al cielo buttandomi sulla sedia ed iniziando a sistemare le scartoffie senza più aprir bocca.
Sarà una giornata molto, molto lunga.

La mattinata passa piuttosto in fretta tra documenti e caffè finché non viene ora di prepararsi per lo shooting che speravo fino all'ultimo venisse posticipato.
Potrei far finta di svenire o inventarmi qualche storiella per fuggire da questa tortura.
"Ok Leyla, penso che per oggi il nostro lavoro in ufficio sia terminato quindi direi che possiamo andare. Per pranzo mi ha comunicato l'agenzia dello shooting che c'è un ricco buffet perciò se per te non è un problema direi che possiamo saziarci li."
Una gioia! Adoro i buffet.
"Sembra perfetto."
Il parcheggio sotterraneo dove si trova la macchina di Giorgia è enorme e ci sono un'infinità di auto.
Come faremo a trovare il nostro mezzo tra tutte queste auto? Oh guarda una Maserati, oh una Ferrari, supercar ovunque.
Mi giro intorno osservando queste bellezze parcheggiate che luccicano di bellezza, incantandomi.
Vengo interrotta dalla voce di Giorgia che sbraita contro qualcuno richiamando la mia attenzione.
"Charles! Quante volte ti ho detto di non appoggiarti alla mia macchina?!"
Alzo di colpo lo sguardo nel momento in cui il nome viene pronunciato dalla ragazza al mio fianco e noto che appoggiato ad una Ferrari color pece si trova Charles intento a scrollare il suo telefono. O almeno così sembrava facesse prima di essere ripreso da Giorgia.
La sua espressione è esilarante e non posso non ridere per il modo in cui è stato sorpreso.
"Eh dai Giorgi, mica te la rovino" Dice il monegasco facendo un occhiolino alla mia tutor.
Mi era mancato tanto... Ehm, l'occhiolino, mi era mancato tanto il suo occhiolino. Leyla ripigliati.
"Non provare a chiamarmi così un'altra volta altrimenti vedi dove volano le tue foto imbarazzanti."
Charles si zittisce al volo comprendendo la pericolosità della situazione e non apre più bocca.
Giorgia 1 - Charles 0
Saliamo in macchina tutti e tre, io e Giorgia sul davanti mentre Charles dietro dirigendoci verso la nostra destinazione.

Nel giro di quindici minuti raggiungiamo la periferia e, successivamente, il luogo dove è previsto lo shooting che si realizzerà all'interno di quello che da fuori sembra un capannone in cemento armato.
Seguo Giorgia dentro l'edificio dove veniamo accolte da un ragazzo molto gentile ed accogliente che si chiama Marco il quale ci mostra i camerini, la sala buffet, la caffetteria e la zona shooting dove i fotografi erano intenti a sistemare luci ed inquadrature varie.
Charles va a cambiarsi dopo aver ricevuto determinate istruzioni dal direttore e intanto io e Giorgia ci dirigiamo verso il buffet per sfamare i nostri stomaci brontolanti per sopravvivere al pomeriggio.
Nel giro di pochi minuti veniamo richiamate da Marco in sala shooting per assistere alla campagna.
Deglutisco.
Charles è davanti a me intento ad assumere diverse pose per essere fotografato ed io non riesco a staccargli gli occhi di dosso a causa della sua bellezza disarmante.
"Vedo della bava uscire dalla tua bocca" Sento ridere Giorgia al mio fianco.
Riprenditi!
"Oh, uhm, cosa? Ehm, i-io stavo solo pensando." Balbetto leggermente rendendomi conto di essere stata beccata.
"Seh, come no"
Il resto dello shooting trascorre tranquillamente con Charles che indossa completi sempre più mozzafiato, i quali interferiscono con la mia lucidità mentre cerco di limitare i pensieri che disturbano la mia mente sana.
Al termine dell'evento tiro un sospiro di sollievo per aver superato anche questa mentre salgo in macchina ripensando agli shooting di oggi.
Giorgia e Charles sono rimasti dentro per definire gli ultimi dettagli con il direttore ma non passa molto tempo prima che li veda uscire dell'edificio con in mano una quantità enorme di borse marchiate CK.
Potrei rifarmici il guardaroba con quei vestiti.
Si dirigono verso un'auto parcheggiata poco lontano da quella di Giorgia per caricare la merce nel bagagliaio.
Al ritorno siamo solo io e la mia tutor, poiché Charles è andato con un'altra automobile, e decido di scendere presso un supermercato vicino al mio appartamento per rifornire la dispensa; ringrazio Giorgia ed entro nell'edificio iniziando a riempire il carrello con diversi generi alimentari.
Giungo al reparto bevande e sento una voce familiare provenire dallo scaffale successivo, mi avvicino lentamente e noto Charles insieme ad una ragazza mora intenti a scegliere quali patatine prendere.
Non la conosco e quando vedo i due baciarsi capisco perché.
Crac.

...
The new charter is here! Ammetto di essermi divertita a scrivere questo🤓 Comunque, spero sia stato di vostro gradimento😍
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Grazie di tutto.
Baci.
L
♥️

Come primule nell'oceano // Charles LeClercWhere stories live. Discover now