Capitolo 6 - Cercando casa

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LEYLA

Torno a casa ancora intontita per la notizia appena ricevuta e vado in cucina sperando di trovare qualcuno con cui sfogarmi.
"Buongiorno ma cherie, com'è andata la giornata?" Mi chiede Nelly sorridendo.
"Non ti immagini nemmeno Nelly!" dichiaro esausta delle continue sorprese "Oltre a dover passare il prossimo mese con Charles in un luogo di soli uomini, praticamente, in compenso, il professore ha pure deciso di chiedergli di condividere il suo appartamento con me, il suo appartamento! In Italia per giunta. E lui cosa risponde? Certo che sì! Tanto anche se non ci parliamo da mesi non è assolutamente un problema, certo che è un problema dannazione!"
"Oh ma cherie, che disastro! Che ne dici di discuterne prima con tua madre e poi cercare una soluzione? Magari riusciamo a trovare qualche alloggio senza grossi problemi."
"Oh Nelly, per fortuna ci sei tu." Rispondo cercando di calmarmi.
Mi siedo a tavola e ripulisco il delizioso piatto di pasta al ragù in pochi minuti, poi me ne vado in camera per cercare di portarmi avanti con i compiti sebbene il mese prossimo dovrò fare stage.
Maledetto stage, maledetta scuola, maledetto mondo.

Sono le 17.45 e finalmente sono riuscita a terminare il lavoro che avevo in sospeso; un breve saggio di storia, degli esercizi di matematica e alcune pagine da studiare, perciò decido di scrivere a Michelle per comunicarle la bomba sganciata dal professor Dalton da cui ancora non mi sono ripresa.

Chat con Michelle
Ehi Elle, non sai cos'è successo oggi alla fine della scuola!

Cosa?!

Il professor Dalton ha deciso di sganciare un'altra bomba, come se non bastasse tutto il casino che c'è in ballo😞

Cioè?😖

Il mese prossimo dovrò andare in Italia, più precisamente a Maranello, dove lavora Charles,  e vivere con lui nel suo appartamento😱

Non ci posso credere Leyla! Ed ora?

Ovviamente non ho intenzione di vivere con lui quindi parlerò con mia madre e cercheremo una soluzione a tutto questo.

Dopo aver messaggiato per un'altra oretta, sento la serratura della porta di casa girare e delle chiavi tintinnare perciò saluto Michelle promettendole di farmi risentire e scendo le scale in legno sperando che mia madre abbia mantenuto la sua promessa contenuta nel biglietto.
Ed è così, incredibilmente, ha deciso di mettere al primo posto la famiglia, per così dire, e liberarsi dagli impegni continui, almeno per oggi.
"Mamma!" Vado verso di lei dandole un abbraccio caloroso.
"Ciao Leyla, come va?" Chiede mia madre con un'aria piuttosto stanca che cerca di mascherare con un sorriso forzato.
"Tutto bene mamma... In realtà dovrei dirti una cosa"
"Che ne dici di aspettare la cena Leyla? Sono piuttosto stanca ora e mi piacerebbe fare una bella doccia calda"
"Va bene mamma" Rispondo un po' delusa comprendendo la sua fiacchezza.
Mi stendo sul divano in pelle nera iniziando a fare zapping sul televisore appeso alla parete alla ricerca di qualche canale interessante per aspettare l'ora di cena.
Mi fermo su un documentario sui panda che trovo abbastanza interessante fino a che non sento mia madre scendere dalle scale.
Indossa una vestaglia rosa pesca in seta con una cintura allacciata alla vita e dei pantaloni dello stesso colore, i capelli sono raccolti in una crocchia bassa e due ciocche ondulate le contornano il viso rendendola davvero bellissima.
Le rughe dovute agli anni le segnano il volto in maniera più marcata di quanto mi aspettassi.
La morte di Martin deve averla influenzata davvero tanto e il pieno di lavoro di certo non collabora.
Inoltre sembra molto dimagrita ultimamente malgrado, da sempre, abbia avuto una figura molto snella ed atletica.
Magari è solo la mia immaginazione.
Spengo il televisore interrompendo il documentario che stava diventando quasi avvincente e la seguo in cucina per cenare.
"Allora Leyla, di cosa volevi parlare?" Accenna prendendo una forchettata di spaghetti al pomodoro e basilico.
"Sai che quest'anno dovrò fare un mese di stage no? E che questo mese cadrà a ottobre?"
"Si, mi era stato accennato all'ultima riunione"
"Ecco bene, il professor Dalton ha deciso che il mio dovrà essere svolto in Italia, a Maranello a fianco di Charles LeClerc. Quel Charles LeClerc! Ah e poi vivrò nel suo appartamento." sputo tutto d'un fiato guardandola con un sorrisetto da ebete.
Dal suo sguardo percepisco che la notizia l'ha lasciata abbastanza sorpresa ma non capisco se in senso positivo o negativo.
"Oh...Wow, non mi aspettavo una cosa del genere."
Si mamma, l'avevo notato.
"E tu Leyla cosa ne pensi?"
"Cosa ne penso? È un'idea terribile ovviamente ma il professor Dalton è irremovibile, letteralmente, quindi l'unica soluzione che mi resta è accettarla. Lo sai che non sarebbe da me se abbandonassi alla prima difficoltà... Solo non voglio vivere con lui per cui, mi piacerebbe che mi aiutassi a trovare un alloggio da qualche altra parte, per piacere." Chiedo sperando in una risposta affermativa.
"Va bene, farò qualche telefonata e vedrò cosa potrò fare. Solo dammi qualche giorno per trovare qualcosa. Ok?"
"Certo mamma, ti ringrazio, davvero."
Passiamo il resto della serata a chiacchierare come non facevamo da tempo fino a che non viene ora per me di andare a dormire.
Vado in camera e mi abbandono al sonno ripensando a mia madre sperando di non incappare in qualche incubo.

Le settimane successive passano tranquillamente tra lezioni, compiti e serie tv. Mamma intanto è riuscita a trovare un appartamento non troppo lontano dalla sede della scuderia Ferrari a Maranello, quindi per mio grande sollievo non dovrò più condividere la mia quotidianità con Charles.
Spero soltanto che non abbia speso un occhio della testa anche se per lei i soldi non sono mai stati un problema.
Sia lei che mio padre sono sempre stati dei grandi lavoratori ed hanno sempre cercato di farci avere tutto, a me e a mio fratello intendo, anche se molte volte avrei preferito rinunciare a qualche regalo pur di poter passare più tempo insieme a loro.
Da quando mio padre se n'è andato, dopo la morte di Martin, ho sentito un doppio vuoto nel mio petto, come se mi avessero tolto due cuori.
Vedere sparire le persone dalla mia vita come se fossero delle pedine di dama è stato davvero lancinante; prima Martin, poi Charles ed infine mio padre.
"Troppo dolore" "Non riesco a stare in questa casa, troppi ricordi" Diceva ogni giorno papà finché non ci ha abbandonate del tutto.
Quel giorno pioveva ed io sono scesa in casa ignara di tutto convinta di fare colazione con i miei genitori ed affrontare il dolore con loro. Poi però in salotto ho visto mamma in ginocchio sul tappeto, il volto rigato dalle lacrime ed in mano una lettera in cui c'era scritto Non ce la faccio più.
Da lì ho capito tutto.
Sono scoppiata anche io come il muro di una diga che non riesce a trattenere più acqua e non ho smesso di piangere fino alla sera.
Non ci potevo credere, non potevo credere che l'uomo che consideravo la mia roccia, il mio eroe, il mio sostegno se n'era andato e con lui anche il bene che gli volevo.
Non ha lottato per noi, non si è battuto per la sua famiglia, non ha cercato di rimettere insieme i nostri cocci, semplicemente ha agito da vigliacco e se n'è andato.
Non so dove, non m'interessa.
Non ha nemmeno provato a ricontattarci per vedere se stiamo bene o come ce la caviamo.
É un codardo, un fottuto codardo e non voglio avercene più a che fare.
Sono stanca di affezionarmi alle persone se poi tutto ad un tratto decidono di buttarti via come fossi spazzatura nel dimenticatoio.
Sono fottutamente stufa.
Per questo dopo tutto il casino che si è creato ho deciso di abbandonare le cheerleader, il consiglio scolastico e chiudere quelle amicizie su cui non potevo fare affidamento ritenendole dannose.
Michelle si è invece rivelata l'unica amica vera tra tutti ed ora siamo diventate inseparabili sebbene i nostri caratteri siano molto differenti.
Io introversa, lei estroversa, io riflessiva, lei impulsiva, io timida, lei solare.
Forse è proprio questo che rende la nostra amicizia indistruttibile, forse questi caratteri così diversi ci permettono di completarci a vicenda e renderci resistenti a tutto.
Si, forse è proprio così.

...
Ecco a voi il sesto capitolo della storia🤩
Lo so non è il massimo però per Charles dovrete avere un briciolo in più di pazienza... sorry
Spero comunque che vi piaccia.
Inoltre ho pubblicato una one shot sulla formula uno se volete fare qualche richiesta!
Grazie per il supporto
L

Come primule nell'oceano // Charles LeClercWhere stories live. Discover now