Capitolo 24 - Una visita imbarazzante

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LEYLA

"Leyla, tutto bene?"
"S-si, arrivo."
Chiudo in fretta e furia il cassetto con le mani tremanti mentre milioni di pensieri scivolano irruenti nella mia mente come una valanga.
Non può essere. Perché diamine ha lui quelle cartelle?

"Leyla?" Lorenzo si affaccia alla porta della camera facendomi sobbalzare dalla paura. Una scia nera gli attraversa gli occhi, mandandomi una scossa su per la schiena che non mi rassicura per nulla.
"I-io, m-mi dispiace. Non volevo intromettermi nei tuoi affari." La voce spezzata esce dalle mie labbra a mala pena.
"Ehi, è tutto ok. Essere curiosi è umano." Mi stringe tra le sue braccia, tranquillizzandomi leggermente "Scusa se ti ho spaventata."

Torniamo in salotto ed io osservo la meravigliosa vista che mi si para davanti attraverso la finestra. Migliaia di luci colorate brillano nella notte di Maranello, illuminando la città.
"Bello spettacolo eh?" Scioglie il silenzio che si era creato.
"Meraviglioso."

Torno ad osservare il panorama di fronte a me, perdendomi nuovamente tra i miei pensieri.
Devo andare più a fondo a questa storia.

Due braccia mi avvolgono da dietro, stringendomi caldamente.
"A che pensi?"
"Nulla."
"Non è vero. So che sei pensierosa in questo momento." Le sue mani mi fanno voltare verso di lui con una giravolta "Che c'è Leyla?"
Pensa, pensa profondamente.

"Ehm, io, io sono preoccupata per Charles." Dico la prima cosa che mi passa per la testa, sperando che se la beva.
"Che intendi dire?" Il suo sguardo curioso cerca di decifrare il mio.
"Ultimamente è molto freddo e distaccato. Fa fatica a rivolgermi la parola ed io non so cosa pensare. Forse sono stata un po' dura con lui ma ultimamente le cose stavano andando bene." Incateno i miei occhi ai suoi mentre aspetto una sua qualsiasi risposta.
"Andrà tutto bene, magari è solo stressato per il lavoro." Il suo tono è piuttosto cupo ma faccio finta di nulla. Parlare del mio ex non sarà sicuramente piacevole per lui.
"Mi dispiace se l'ho tirato in mezzo. Non avrei dovuto." Cerco di scusarmi immediatamente.
"Sai che puoi parlarmi di tutto. Non c'è problema."
"Già."

"Eccoci al fine corsa." Mi avvisa Lorenzo, fermando l'auto appena sotto il mio appartamento.
"Grazie davvero per la serata. Mi ci voleva dello svago per distarmi dai miei pensieri."
"Sapevo che ti sarebbe piaciuto."
Due labbra sottili si posano sulle mie dando inizio ad una danza sincronizzata. Flebili emozioni crescono nel mio addome senza però riuscire a sorprendermi.
Ci stacchiamo dal bacio continuando a sorriderci.
"Grazie ancora. Buonanotte."
"Non c'è di che. Notte."

Ancora non sono riuscita a togliermi quelle cartelle dalla mente. Forse è solo una coincidenza e non c'entrano nulla con quelle di Giorgia. Eppure erano così simili.
Se solo avessi avuto il tempo di poterle esaminare con maggiore calma. Magari Lorenzo lavora alla scuderia e non me l'ha detto. Nah, è troppo assurdo.
Mi rigiro tra le lenzuola rosa pastello mentre cerco di trovare una risposta alle troppe domande che si creano nella testa. Non riesco a ragionare lucidamente e ciò sicuramente non concilia il sonno.
Cavolo! Perché deve sempre essere tutto così complicato. Perché non poteva essere uno stage normale. Perché proprio a me deve succedere tutto questo.

Chat con Michelle

Sei sveglia?

Che succede?

Pensieri strani😫

Lo sai che puoi dirmi tutto.

Come primule nell'oceano // Charles LeClercWhere stories live. Discover now