La Danger-Zone è chiamata così per un motivo, se non sai sopravvivere non oltrepassare quella barriera, mai.
In tutte le città più illustri vi è una Danger-Zone. New York, Chicago, Berlino e Seoul non è da meno. Le Danger-Zone sono quei quartieri ma...
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«Tae, quindi oggi ci sei alla festa, vero?» domanda Lalisa, sorridendomi.
«Certo che c'è!» esclama Chae, avvolgendo un braccio attorno alle mie spalle.
«Si, vengo.» sorrido, avvolgendo un braccio attorno alla vita della rossa.
«Okay, allora alle otto a casa mia.» dice Lisa, dandomi un colpetto sul braccio.
«Va bene. Voi, ragazze, ci siete, giusto?» chiedo a Jisoo e Jennie che stanno parlottando fra loro, ignorandoci.
«Ah‒ Certo.» risponde la mora, guardandomi appena.
Abbasso lo sguardo, a volte, sembra che a Jennie io non vada proprio giù. Non so cosa debba fare per stargli simpatico.
Sospiro, sedendomi nei gradini, staccandomi da Chae-young. Ricominciamo a chiacchierare, e scopro che questa festa è una delle migliori di sempre. Ogni anno ne accadono delle belle ma, a detta di Chae, la migliore festa è quella di Natale, lì si esce più catafratti che altro, a detta sua.
Rido per una battuta fatta da Lisa quando qualcuno mi picchietta sulla spalla.
Alzo gli occhi verso Park Bogum e arrossisco terribilmente. Non lo faccio nemmeno apposta, è il mio cervello che perde il controllo quando c'è lui di mezzo.
«H-Hey, Bogum.» gli sorrido e lui ricambia. Le mie amiche smettono immediatamente di parlare, fissando il corvino.
«Tae.‒ dice a mo' di saluto. ‒Oggi ci sarai alla festa?»
«Si... Tu?» chiedo.
«Ovvio che sì.‒ risponde. ‒Spero di incontrarti lì, allora.» allarga il sorriso e mi sciolgo come un ghiacciolo al Sole.
«C-Certamente.» abbasso di poco la testa.
«A dopo, piccoletto.» mi scompiglia i capelli, allontanandosi.
Lo seguo con lo sguardo, poi una mano mi viene sventolata davanti.
«Hai un bel po' di cose da raccontarci.» Jennie mette le mani sui fianchi, guardandomi seriamente.
Sospiro, deglutendo. «Non c'è molto da dire...»
«Sentite, ne parliamo oggi a casa mia, vi va?» prende in mano la discussione Lisa, appoggiando la testa sulla spalla della mora che si rilassa visibilmente.
Faccio un piccolo sorriso alla vista, mi volto guardando il cortile. Incrocio lo sguardo con Jungkook. Rimaniamo qualche secondo l'uno negli occhi dell'altro, poi lui distoglie lo sguardo, tornando a parlare con Namjoon.
Mordo il mio labbro inferiore. Perché ha fatto finta nulla?
