La Danger-Zone è chiamata così per un motivo, se non sai sopravvivere non oltrepassare quella barriera, mai.
In tutte le città più illustri vi è una Danger-Zone. New York, Chicago, Berlino e Seoul non è da meno. Le Danger-Zone sono quei quartieri ma...
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Siamo a casa, seduti sul nostro piccolo tavolo, dinanzi a noi il pranzo che, però, nessuno sta toccando. Solo Jimin sposta da un lato all'altro del piatto il suo cibo, guardandolo assorto.
Siamo persi ciascuno fra i nostri pensieri e osserviamo dei punti non ben precisi.
«Non è buono?» domanda Jin, facendoci sussultare tutti in contemporanea.
«C-Cosa?» balbetta Namjoon, alzando gli occhi.
«Il ramen. Non è buono?» chiarisce, posando la forchetta.
«Sì che lo è.‒ risponde Hoseok e noi annuiamo. ‒Io non sto mangiando perché... Sono un po' preso dai miei pensieri.»
Si alza un coro di "anche io" e "è da stamattina che non riesco a concentrarmi", così Seokjin sospira, passando le mani fra i capelli.
«Allora non sono il solo.» borbotta.
«Già... A voi che prende? Namjoon?» domanda Yoongi, allontanandosi un po' dal tavolo.
«Bhe... Oggi il preside mi ha chiamato perché "Alcuni studenti si lamentano del mio modo di fare il caposcuola".» risponde, sconsolato.
«Come possono lamentarsi?!‒ esclama Jimin. ‒Sei un bravissimo in quello che fai!»
«Grazie, Jimin-ie, ma se continuerà così, il preside mi solleverà dall'incarico.» morde il suo labbro inferiore, lo sguardo basso.
«E tu, invece?» Yoongi indica il biondo con un cenno del capo.
«V-Vogliono aumentarmi i turni a-a lavoro... N-Non so come io p-possa reggerlo.» balbetta, trattenendo le lacrime.
«Cosa? Sul serio?!‒ sbotto, sbattendo una mano sopra alla superficie. ‒Lavori già tantissimo in quel posto di merda! Cosa ti hanno promesso? Paga più alta?»
Il mio migliore amico annuisce leggermente e io sbuffo. Cazzo, i soldi servono, sfortunatamente.
«Io, invece, credo che dovrei smetterla di esibirmi.‒ parla Hoseok, lasciandoci scioccati. ‒Lo avete visto anche voi, suvvia, non fate quelle facce. Non è venuto nessuno oltre voi e quattro persone trovate lì per caso... Forse, dovrei impegnarmi a studiare ancora di più e non a perder tempo con queste cose.» finisce in un sussurro.
«Ehi, ehi. Hobi, amico mio, non pensarci nemmeno. La danza è la tua vita e lo sai meglio tu di noi, quindi, non sparare cazzate, gentilmente e continua a ballare che lo sai fare benissimo.» scuote la testa Jin, guardandolo dritto negli occhi.
L'altro non dice nulla, si limita a sorridere lievemente.
«E voi due? Sembrate incazzati.» intervengo, guardando i più grandi.
