La Danger-Zone è chiamata così per un motivo, se non sai sopravvivere non oltrepassare quella barriera, mai.
In tutte le città più illustri vi è una Danger-Zone. New York, Chicago, Berlino e Seoul non è da meno. Le Danger-Zone sono quei quartieri ma...
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scusate la grammatica/punteggiatura e scrittura generale del capitolo!
ricontrollerò non appena posso.
buona letturaa
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«Taehyung-ie!» Lalisa arriva in contro, gettandomi le braccia al collo.
Sorrido, stringendola forte. «Lis!»
«Mi sei mancato così tanto, in questi giorni. Abbiamo di ché parlare!» continua lei, dandomi un colpetto sul petto.
«Sono stato occupato, ne sono successe di ogni, davvero.» ridacchio, grattandomi la nuca.
La bionda si allontana, scuotendo lievemente la testa divertita. «Da quando ci sei tu, la Danger-Zone sembra cambiata.»
«Oh, grazie Lal—» tento di dire, ma una seconda voce mi interrompe bruscamente.
«Ciao anche a te, Taehyung.» sbuffa Jennie, incrociando le braccia al petto, lanciandomi, come suo solito, un'occhiataccia penetrante.
«Jennie!» sorrido, facendo per abbracciarla.
Allunga una mano per bloccare ogni mio gesto. Una smorfia semi-disgustata adorna il suo visetto rotondo.
Rido sonoramente, seguito da Lisa. «Hai ragione, no contatto fisico. Avevo dimenticato.»
«Ecco, bravo. — rotea gli occhi, puntandoli poi dietro di me — Perché Jeon Jungkook si sta avvicinando verso di noi?»
«Eh? Cosa?» mi volto subito, cercandolo con lo sguardo.
Non trovo, però, nessuno. In effetti, il cortile, è quasi del tutto vuoto. Sono solo le sette e mezzo, dopotutto.
Torno con le iridi sulle due ragazze, guardandole male mentre mi sfottono e ridono.
«Aish, sembravi un cane!» sospira la mora, asciugandosi persino una lacrima dalla troppa contentezza.
«Ah-Ah, molto divertente, Kim.» borbotto, ironico.
«Kim è anche il tuo cognome, se l'avessi scordato.» scherza, sollevando entrambe le sopracciglia.
«Come mai hai così tanta voglia di chiacchierare, oggi? — cambio argomento — Solitamente, ti limiti a sbuffare come un toro e a lamentarti.»
Mi fulmina, assottigliando le palpebre mentre Lalisa — per l'ennesima volta nel giro di dieci minuti — scoppia a ridere, tenendo una mano sulla pancia.
«Voi due assieme mi fate morire!» comunica la bionda, ricomponendosi pian piano.
«Entriamo, dai. Tra poco arrivano anche Jisoo e Chae.» Jennie le scompiglia i capelli con un sorrisino dolce in viso.
