27-Bambola di ceramica

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*sospira* sono arrivate le scene forti -veramente...- quindi, non so, mi dispiace. 

-Buona lettura-

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«Dove scappi, TaeTae?» chiede, prendendomi per il collo, quando provo a scappare fuori dalla porta della sua casa.

«L-Lasciami!» mi dimeno, inutilmente, mentre mi trascina dentro.

«Non eri tu che volevi lasciarmi? Cos'è successo? Ci hai ripensato?» ride, buttandomi per terra, a pochi passi dal salotto.

Tento, nuovamente, di scappare, ma blocca ogni mio movimento dandomi un calcio sullo stomaco. Sgrano gli occhi, boccheggiando con le lacrime agli occhi.

«Allora, stupida puttana? Rispondi!» urla, alzando la mia testa da terra, stringendo fra le dita i capelli.

Non dico nulla, trattenendomi dal piangere.

«Ho detto: Rispondi! Cazzo, sei anche sordo?!» continua, strattonandomi.

«Ahi-Ahi! Fa male, per favore!» esclamo, chiudendo le palpebre e sentendo una lacrima scivolare giù.

«Ah, fa male? Povero piccolino, vorresti che finissi?» domanda, con una falsa vocina infantile. Singhiozzo, scalciando.

«Devi stare fermo, porca troia.» ringhia, tornando incazzato come prima.

Prende un braccio, sollevandomi di peso e salendo le scale. Provo a muovermi, ma niente, non molla la presa.

Continuo a piangere, ormai nemmeno provo a trattenermi.

«Andiamo, piccoletto, fra poco imparerai la lezione e ad obbedirmi.» ridacchia mentre io, dentro e fuori, muoio.

Non può- Non lo farà, vero? Per favore.

«No, no!» grido, agitandomi di nuovo, quando apre la porta della sua lussuosa camera.

Riesco a liberarmi e corro via da lui, preso dall'adrenalina. Sono al secondo gradino delle scale quando un calcio dritto al mio sedere mi fa barcollare davanti. Ho solo il tempo di sgranare gli occhi e cado per quasi una rampa di scale.

Arrivo al pianerottolo che tremo tutto, piangendo ad alta voce, rannicchiato su me stesso. Non riesco a muovermi, la testa fa malissimo. Sto per morire.

«Dove cazzo credi di andare?!» urla Bogum, dandomi un pugno in viso. Mi carica in spalla, salendo senza problema al primo piano.

«Volevo andarci piano ma, a quanto pare, hai deciso il contrario.» ride, gettandomi sul suo letto. Come una bambola, un oggetto senza vita, un giocattolo.

Danger-Zone  |KookTae|Where stories live. Discover now