48-Chiamata terminata

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scusate gli errori e buona lettura :)

2200+ parole solo per voi...

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Uno strano rumore interrompe la tranquillità del mio sonno. Aggrotto la fronte, schiudendo lentamente gli occhi. Sono nella camera di Jungkook, ci siamo addormentati abbracciati e dandoci qualche bacio. Non avrei mai detto che Jeon Jungkook, il Re della Danger-Zone, potesse essere così dolce.

Sorrido, al ricordo delle sue coccole e quasi sono tentato dal lasciar suonare quello che ho riconosciuto essere come il mio cellulare. A questa considerazione, però, mi allontano dalle braccia del corvino, preoccupato.

Nessuno e dico, nessuno, ha il mio numero, nella Danger-Zone. Tranne...

Quando leggo il nome che appare sullo schermo luminoso, sgrano le palpebre, abbassando immediatamente la suoneria. Il mio cuore sembra voler uscire dalla cassa toracica.

È-È Bogum.

Deglutisco, spostando lo sguardo dall'apparecchio elettronico al — quello che posso fieramente chiamare — mio ragazzo, girato di schiena. Adesso, l'unica cosa che si sente, è il suo respiro pesante.

Torno con le iridi sul telefono, il quale continua a vibrare tra le mie mani. Chiudendo lentamente le ciglia, oscurandomi la vista e trascinando il dito sull'icona verde per accettare la chiamata e portarmi immediatamente il cellulare all'orecchio, allontanandomi dal letto così da non svegliare Kook.

«Cosa vuoi?»

«Oh, Taehyung... Ciao.» una risata.

Sentire la sua voce, dopo che sono passate settimane, è un vero e proprio colpo allo stomaco. 

«Cosa cazzo vuoi da me? Rispondi o stacco.»

«Il piccolo Tae ha uscito gli artigli, uh, chi l'avrebbe mai detto.»

«Figlio di puttana, sentimi, non voglio assolutamente sprecare altro del mio tempo con te. A dare retta alle tue cazzate. Lo chiederò un ultima-fottuta-volta. Che cazzo vuoi? Perché mi stai chiamando? Perché non sei morto?»

«Quante domande, ti sono proprio mancato, eh! In ogni caso, ti ho chiamato solo per un avvertimento. Sappi che la tua umiliazione, non mi ha scalfito. Mi ha solo fatto incazzare, eccome se lo ha fatto.»

Senza riuscire a controllarmi, trattengo bruscamente il fiato, incominciando a tremare. Quasi sento il cellulare cadere per terra. Stringo le dita attorno all'oggetto, anche per scaricare tutta l'ansia che sto provando in questo momento.

«Non preoccuparti, tesoro. Ho il mio informatore personale e molte e, ripeto molte, persone si stanno aggiungendo alla mia banda. Abbiamo tutti uno scopo comune. Arrivi a capire qual è?»

Danger-Zone  |KookTae|Où les histoires vivent. Découvrez maintenant