1. Tornare a divertirsi (ein)

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Martedì.È il giorno della partenza. Il mio volo parte alle 21:30. Dopo i rigorosi controlli mi imbarco. Passo tutto il volo dormendo oppure leggendo e arrivo all'aeroporto di Melbourne sfinita. Qui sono le 19:00. Faccio appena in tempo ad uscire dall'aeroporto che vengo assalita dall'abbraccio di mio cugino. <È da così tanto che non ci vediamo> dice mentre entriamo in macchina. <Già!Credo sia dal Gran Premio di Abu Dhabi> <Sì, hai ragione. Vieni sempre al primo e all'ultimo Gran Premio e poi qualche altro> <Ma quest'anno mi voglio mettere d'impegno e voglio venire a vederti più spesso>. Arriviamo davanti a un hotel vicino al circuito. Quando entro nella hall, noto che ci sono molti piloti. <Ragazzi vi ho portato una sorpresa!> dice mio cugino entrando prima di me. Appena mi faccio vedere vengo assalita da Charles e Carlos. <Perché non ci hai avvisati!> mi dice Charles mentre scioglie l'abbraccio. <Ci sei mancata tantissimo!> dice Carlos <Anche voi mi siete mancati ragazzi!>. Subito dopo andiamo a mangiare nel ristorante dell'hotel e faccio conoscenza con altri piloti nuovi di quest'anno, come Lando Norris e George Russell. Sono entrambi simpaticissimi. Subito dopo mangiato sono stanchissima,non vedo l'ora di andare a letto. Ma mentre sto per salire le scale per andare in camera, George mi chiama e dice <Ehi, non ce lo dai il bacio della buonanotte?> <Certo che siete proprio dei bambini!>. Allora passo da tutti e schiocco ad ognuno un bacio sulla guancia. Quando arrivo a mio cugino, mi guarda strano e mi dice<Non so quanto sia stata una buona idea portarti qui...> <Oh finiscila! Sembri un nonnetto quando fai così!> gli rispondo, scatenando le risate di tutti. Sto ancora ridendo quando sento gli occhi di qualcuno fissarmi insistentemente.Mi volto e vedo Nico vicino alle scale. Quello stronzo... Non mi ricordo neanche come è iniziata. Una battuta idiota, un commento inopportuno, non lo so, so solo che lo odio e che devo evitarlo come la peste. Il nostro rapporto è fatto di sarcasmo, frecciatine e odio. Io non lo sopporto: è egocentrico, arrogante e approfittatore. E mio cugino quest'anno è pure suo compagno di squadra. La vita proprio! Decido di iniziare "bene" l'anno così mi avvicino e gli chiedo <Che c'è? Volevi anche tu il bacio della buonanotte?> <No per carità! Non vorrei prendermi qualche malattia>. Io mi acciglio, mentre lui sorride. Poi proseguo dicendo <Beh cavoli tuoi, non sai cosa ti sei perso> e lo sorpasso dandogli una spallata. Quando torno in camera faccio una doccia velocee poi appena tocco il cuscino del letto mi addormento. Mercoledì. Passo la mattinata in giro per il centro con George e Lando. Sono i miei bodyguards. Non capisco ancora perché non hanno trovato una ragazza, anche se li conosco da così poco mi ci sono già affezionata, poi sono inglesi, un po' come me. Io sono inglese di "adozione". Sono le 12:30 e decidiamo di andare al McDonald's a mangiare. Io prendo due panini piccoli, le patatine e i Mc Nuggets, mentre loro sono stati un po' tirati. <Dai ragazzi prendete qualcos'altro!> gli dico.<Poi in macchina non ci entriamo più!> mi dice George. Io sorrido a quell'affermazione. Passiamo ancora parte del pomeriggio fuori con loro poi verso le 16:30 torniamo in hotel. <Ah Christine aspetta!> mi chiama Landonella hall dell'hotel. <Stasera si andrà in discoteca con i ragazzi dellealtre scuderie. Vieni anche tu?> <Certamente! A che ora ci troviamo giù?> <Verso le 21:30>. Ci salutiamo poi io mi dirigo in camera per prepararmi per stasera: voglio essere carina. È almeno un anno che non vado in discoteca. Riempio la vasca per fare un bagno, metto le mie canzone preferite dal telefono. Sto almeno 45 minuti buoni in vasca, per poi uscire. Mi asciugo e mi pettino i capelli arricciandoli un po' sulle punte. Non so in che modo o per quale concetto temporale, ma sono già le 21:00. Io odio arrivare in ritardo e cerco sempre di arrivare puntuale, ma alcune volte sgarro. Sono davanti all'armadio con l'accappatoio addosso quando bussano alla porta. <Charles?Che ci fai qui? Non dovresti essere già giù?> gli chiedo facendolo entrare.<Sì ma so che le ragazze quando si tratta di feste ci mettono un po' a prepararsi, quindi ho deciso di venirti a prendere. E poi sei la mia migliore amica quindi un motivo in più per aiutarti> mi risponde con un sorriso. Indossa una camicia e dei jeans scuri. Andiamo in camera e io gli dico <Vedi, non so che vestito mettere. È da un po' che non vado in discoteca...>. Lui inizia a frugare nell'armadio in cerca di un vestito. <Mi mancava una tua versione stilista!>gli dico ridendo. <Taci e mettiti questi> mi risponde lui porgendomi unvestito. Vado in bagno per metterlo e mi stupisco di me. È un vestito corto e nero.

Siamo fatti per amare | Nico Hulkenberg Where stories live. Discover now