27. I 30 anni di Dan (siebenundzwanzig)

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christinericciardo
 

Christine Ricciardo A te che mi hai insegnato che non bisogna mai arrendersi e che mi hai insegnato a combattere; a te che mi hai insegnato che bisogna prendere a pugni la vita; a te che non hai mai dimenticato di sorridere e che mi hai insegnato ...

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Christine Ricciardo A te che mi hai insegnato che non bisogna mai arrendersi e che mi hai insegnato a combattere; a te che mi hai insegnato che bisogna prendere a pugni la vita; a te che non hai mai dimenticato di sorridere e che mi hai insegnato a farlo; a te che sei il mio migliore amico; a te che non smetterò mai di ringraziare per essere quello che sei e per avermi fatto diventare quello che sono; a te che sei come il fratello che non ho mai avuto; a te oggi auguro buon compleanno perché adesso sono trenta anche se per me rimarrai sempre quel ragazzino con l’apparecchio che sognava di entrare nella Formula Uno. Ti voglio un mondo di bene❤🥰
 
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Ho costretto Charles e Max a tenero occupato mio cugino fino a quando non avremo preparato per bene casa Ricciardo. Come sono entrata in casa sua? Mi aveva affidato una copia delle chiavi nel caso in cui avesse perso le sue. <Nicolas!> grido io al mio ragazzo che è tutto preso a fare non so cosa. Sento i suoi passi dietro di me e mi raggiunge in fretta. <Dimmi amore> mi dice lui tutto tranquillo. Io sono agitatissima e lui è tranquillo, bah valla a capire. <Dammi una mano ad appendere queste decorazioni, che io non ci arrivo> <Nanetta> mi risponde lui scherzosamente. <Non è colpa mia se sei alto 1 metro e 84> ribatto io facendogli la linguaccia. Il problema però è che non ci arriva nemmeno lui al punto in cui volevo appenderle. <Diamine non ci arrivo> mormora lui. Si volta poi verso di me e mi guarda con un sorrisetto furbo. Non ho il tempo di chiedergli altro che lui mi ha già sollevato sulle sue spalle. Io lancio un grido di sorpresa. <Quando la finirai di sollevarmi con se fossi un sacco di patate?!> esclamo io ridendo. “Per lo meno adesso ci arrivo” <Dai attacca quella roba che non sei leggera> dice lui. <Mi stai dando della grassa Hulkenberg?> gli chiedo io fingendomi arrabbiata. <Dai Christine!> esclama lui sorridendo. <Me la paghi> sussurro io a denti stretti. Dopo aver messo la decorazione, il mio “simpatico” ragazzo mi rimette a terra dopo avermi dato un leggero bacio sulle labbra. Poco dopo io sono in cucina per preparare la torta. Sto impastando la pasta per fare la base della torta, quando da dietro passa il mio ragazzo, che mette spudoratamente il dito nella glassa che avevo preparato e se la mangia. Dallo strano verso di approvazione e dal fatto che la sta gustando per bene, presumo sia buona. Io ridacchio e metto la pasta in frigo per farla riposare. Nico è ancora dietro di me che osserva con attenzione i miei movimenti. Apro il frigo e dopo aver messo via l’impasto, noto che c’è una bomboletta di panna spray. Sorrido maliziosa e la prendo. Mi volto verso il mio ragazzo chiudendo il frigorifero. Quando vede cosa ho in mano strabuzza gli occhi. <Non lo faresti mai…> mormora quando apro il tappo. <Vogliamo scommettere?> gli chiedo maliziosa. Ne metto una buona quantità sulla mia mano. Ridacchio quando gliela metto sulle guance. <Questo è per avermi dato della nanetta…>. La rimanente gliela metto sul naso. <E questa per avermi dato della grassa> gli dico ancora ridendo di gusto. Lui mi guarda negli occhi e sorride. <Non sai con chi ti sei messa contro> dice queste parole con serietà, ma mi metto a ridere per il suo aspetto. Indietreggio a poco a poco e mi ritrovo con la schiena contro il muro. “Dannazione!” esclamo nella mia testa, mentre Nicolas non stacca neanche un secondo gli occhi dai miei. Sono troppo presa dal guardarlo che non mi accorgo neanche che ha preso la bomboletta. Lui avvicina il suo viso al mio e chiudo gli occhi aspettando che posi le labbra sulle mie. Invece sento la panna sul naso e sulle guance. Quando riapro gli occhi lui mi guarda, ma non ha nessun sorriso. Sembra quasi in fissa. Non aspetto che lui mi baci, lo faccio io. L’atmosfera è elettrica come non mai. Poso una mano dietro il suo collo avvicinandolo più a me. Le nostre labbra sanno ancora di panna. Le sue mani scendono lungo il mio corpo per soffermarsi sui fianchi. Inizia a fare sempre più caldo. Nico si stacca da me si porta la maglietta sopra la testa e poi la getta a terra. Ritorna a baciarmi più famelico di prima. Non ho neanche idea se sono ancora ricoperta di panna o meno, dato che sono troppo presa a baciarlo. E questa cosa non mi dispiace per niente. Mi stacco ancora da lui per togliermi la maglietta. Passo le mani sul suo petto e sui suoi addominali. Le sue mani percorrono la mia pancia scoperta, facendomi venire la pelle d’oca. Le sue dita tracciano delicatamente il disegno delle mie costole, mentre non smettiamo di baciarci. La cucina si riempie dei nostri respiri affannati, dei nostri corpi che si sfiorano, dei nostri baci. Sento le sue mani scorrere lungo la mia colonna vertebrale provocandomi milioni di brividi. Ogni suo minimo tocco manda scosse su tutto il mio corpo. Lui sa benissimo quello che fa e le reazioni che mi provoca. Sento che sta per slacciare il gancio del reggiseno quando suonano al campanello. Entrambi ci blocchiamo e ci guardiamo negli occhi. Lui si stacca da me e recupera la sua maglietta rimettendosela. Lui fa come se non fosse successo nulla, mentre io al contrario devo ancora riprendermi, e va ad aprire la porta. Anche io mi rimetto la maglietta e mi ripulisco la faccia dalla panna che avevo. Mi appoggio al lavandino e cerco di regolare il respiro. “Ok, Christine riprenditi. Va tutto bene, stavate solo limonando e quasi per fare sesso però non è nulla di che eh…” “COSA NON E’ NULLA DI CHE?! COSA?! IO CERTE COSE LE DEVO METABOLIZZARE BENE, E’ ANCORA TUTTO NUOVO PER ME, VA BENE?!” grido alla voce nella mia testa. <Chris abbiamo visite!> esclama il mio ragazzo facendo entrare Carlos e Jessica. <Nico> bisbiglio. Lui si volta verso di me con un sorriso. Indico la mia guancia facendogli capire che ha ancora della panna in faccia. Lui ride e se la toglie. Nel frattempo, in cucina arriva come un uragano la mia migliore amica. <WOOO Chris!!!> grida abbracciandomi. Io scoppio a ridere per questa improvvisa felicità. <A cosa devo tutta questa allegria?> chiedo io sorridendo e sciogliendo l’abbraccio. <Carlos mi ha chiesto di uscire!!!> esclama tutta felice. Facciamo degli urletti di gioia e ci abbracciamo di nuovo. <Sono così felice per te!!!> dico io contenta. <Ma tu e Carlos come mai siete venuti qui insieme?> le chiedo poi io. <Sai che lui abita vicino a Londra, no?>. Io annuisco. <Ecco. Mi ha ricordato del compleanno di Dan e mi ha chiesto se volessi andare con lui a Monaco a casa di Daniel e io ho accettato. E alla fine abbiamo trovato te e Nico qui> conclude lei con un sorriso. <Bene. È una cosa positiva che tu sia qui perché ci sono ancora un sacco di cose da fare. Tra poco arriveranno anche Alex, Lando e George e porteranno patatine, dolci e altro. Nico e Carlos si occuperanno di montare i tavoli dove ci saranno sopra i cibi per l’aperitivo e la torta. Spero solo che Max e Charles terranno occupato mio cugino fino a quando non avremo finito> dico io massaggiandomi le tempie. <E devo ancora impacchettare il regalo di Daniel> sospiro mentre tiro fuori dal frigorifero le bottiglie di ginger, Coca Cola e aranciata. <Chris da quanto sei qui?> mi chiede lei preoccupata. Io sospiro di nuovo e mi volto verso di lei. <Mi sono svegliata alle 5:45 stamattina ho preso l’aereo alle 7:00 per venire qui da Nico e chiarire con lui, poi siamo venuti qui a casa di Daniel> le dico. Lei appoggia una mano sulla mia spalla. <Vai a impacchettare il regalo di Daniel, ci pensiamo noi qui> <Grazie Jess sei un tesoro> l’abbraccio velocemente e corro in camera di Dan dove ho lasciato la borsa con dentro il regalo. Sorrido e mi siedo sul letto per vederlo. Una lacrima scende lungo la mia guancia per quanto io ci tengo a questo regalo, ma la fermo in tempo. Lo impacchetto velocemente insieme al secondo regalo che gli ho fatto. Esco dalla camera e metto la busta insieme agli altri regali. Nico e Carlos sono fuori in giardino mentre stanno cercando di montare quei due tavoli. Io torno di nuovo in cucina per finire la torta. Finisco di decorarla con il cioccolato quando suonano di nuovo al campanello. Jessica va ad aprire. <Ciao ragazzi!> sento dire dalla mia migliore amica. Io mi volto e vedo i tre inglesi con in mano tutte le schifezze per la serata. <Ehi, ciao!> li saluto asciugandomi le mani nel grembiule. <Carlos e Nico?> chiede Lando. <Sono in giardino che cercando di montare i tavoli> rispondo loro. Lasciano le cose da mangiare a Jess e si dirigono in giardino. Finalmente ho finito la torta e ora mi vado a cambiare per mettermi qualcosa di più carino. Decido di mettere un vestitino a fiori bianco e rosso leggero. Quando ritorno nel salotto mi affaccio sulla porta finestra che dà sul giardino e la scena che mi si presenta davanti è tutta da ridere: tutti i ragazzi stanno discutendo perché ancora non sono riusciti a montare quel dannato tavolo. <Lando stai fermo. Ti ho detto che quel pezzo andava di là!> sbotta Carlos allontanando l’inglese. <No, no, questo pezzo va messo da questo lato> esclama George cercando di sistemare il lavoro. Ebbene questi 5 ragazzi che sono capaci di guidare un’auto che va a 300 k/h, ma non sono capaci a montare una tavola e quattro gambe. Alla fine dopo diversi tentativi ce l’hanno fatta. Nel frattempo, io e Jess ci siamo piegate dalle risate. Nico mi si avvicina e posa una mano sul mio fianco. <Che hai da ridere?> chiede sorridendo. <Rido perché non siete capaci di montare un tavolo> dico io ridendo e guardandolo. <Ah ah, molto divertente> risponde attirandomi nel suo petto e abbracciandomi. Rimaniamo così per un lasso di tempo indefinito. Lui mi accarezza i capelli e lascia dei piccoli baci. <Sei bellissima stasera> mi sussurra all’orecchio. Io arrossisco un po’ prima di biascicare un “grazie”. Il mio telefono squilla segnalandomi l’arrivo di una notifica.
 
Da Charlie❤🥰🏎: Stiamo arrivando. Tenetevi pronti!
 
<Ragazzi!> grido io chiamando a rapporto tutti i presenti. <Charles mi ha detto che tra poco arriveranno quindi sistemiamo le ultime cose e poi tutti ai propri posti!>. Dopo aver detto queste parole tutti si dileguano per sistemare le poche cose che mancano fino a quando non si sente il rumore delle chiavi per aprire la porta. <Ai vostri posti!> esclamo a bassa voce. Spegniamo tutte le luci e ci nascondiamo tutti in posti diversi. <Avete insistito per rimanere fuori fino ad a quest’ora e non ne capisco il motivo. Avremmo potuto tornare a casa molto prima…> sento la voce di Daniel dire ai due ragazzi mentre entra in casa. Accendono le luci e noi saltiamo fuori dai nostri nascondigli gridando <SORPRESA!>. Lo stupore è dipinto sulla faccia di mio cugino quando vede tutti i palloncini e le decorazioni che abbiamo messo. <Buon compleanno Daniel!!!> esclamo io correndo ad abbracciarlo. Mio cugino ancora non è riuscito a pronunciare una parola. <A-Avete fatto tutto questo per me?> dice poi sciogliendo l’abbraccio. <A dire la verità ha organizzato tutto Christine> interviene Charles sorridendomi. <Grazie mille cuginetta!> dice poi Daniel tutto felice e abbracciandomi di nuovo. Sciolto l’abbraccio esclamo <Bene e ora è tempo di festeggiare!>. Detto ciò usciamo tutti in giardino per fare l’aperitivo e mangiare la torta. Facciamo un sacco di foto, alcune più buffe di altre però ci siamo divertiti tantissimo comunque. Arriva poi il momento di aprire i regali. Andiamo di nuovo nel salotto e ci sediamo sul divano. I miei amici danno uno ad uno i regali a Daniel. Charles gli ha regalato delle nuove cuffie Bluetooth; Max una cassa sempre Bluetooth per ascoltare la musica e anche per disturbare Nico nella sua stanza accanto nell’hospitality; Lando, George e Alex dei giochi nuovi per la PlayStation 4; Carlos e Jessica (non chiedetemi perché l’hanno fatto insieme quel regalo, perché non me l’hanno voluto dire) un pupazzo a forma di honey badger e Nico un modellino telecomandato della R.S. 19. Quando arriva il mio turno porgo con un sorriso la busta a mio cugino. Lui tira fuori il primo pacchetto, toglie la carta e gli si illuminano gli occhi. È un album con dentro tutte le nostre fotografie. Sulla copertina c’è scritto “Album di Daniel e Christine”. Mi aveva sempre detto che avrebbe voluto un nostro album da tenere qui, perché tutti gli altri sono in Australia a casa dei miei zii. Io so quanto ci tiene a questa cosa e finalmente ho avuto l’occasione per regalarglielo. Lo sfoglia e vede che dentro ci sono un sacco di fotografie di quando era piccolo, di quando sono nata, delle sue prime gare di kart e molte altre, fino ad arrivare ad oggi. È un album molto grande e ho lasciato alcune pagine vuote per poter mettere ancora altre foto. Sta per chiuderlo quando nota che dietro la copertina c’è una mia dedica:
 
Per te, per tutti i nostri sorrisi e per tutto quello che siamo. Qui dentro ci sono racchiusi i nostri migliori ricordi, anche se alcuni, che non ci sono, li conosciamo solo noi. Lo sai che non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che hai fatto per me, ma questo è un piccolo modo per dimostrarti che per me sei la persona più importante della mia vita. Ti voglio e ti vorrò sempre bene.
Christine
 
Entrambi siamo con le lacrime agli occhi. Ci guardiamo con gli occhi lucidi e sorridiamo. <E’ bellissimo Christine. Grazie mille> mi dice abbracciandomi forte. Io ricambio l’abbraccio godendomi il momento. Daniel è tutto per me e se non ci fosse lui io sarei persa. Non so dove sarei se lui non fosse stato presente nella mia vita. Quando sciogliamo l’abbraccio anche Jess, Carlos, Lando e George hanno gli occhi lucidi. <Aww guarda che carino Lando con gli occhioni lucidi!> dice Max facendoci ridere. Lando ride e si asciuga la lacrima. L’altro regalo per Daniel è una felpa con un enorme numero tre sopra e il suo nome. Rimaniamo ancora un po’ a casa di Dan a chiacchierare, poi io e Nico andiamo via, insieme agli altri, salutandoli. In macchina sento le palpebre farsi pesanti. Oggi non mi sono riposata per niente e ho veramente bisogno di dormire. Mi rendo a malapena conto che ho chiuso gli occhi e sono in uno stato di dormiveglia. Sento che la macchina si ferma e una portiera aprirsi. Due possenti braccia mi sollevano e mi portano dentro casa. Apro un poco gli occhi e vedo il mio ragazzo che mi posa delicatamente sul letto. Mi toglie le scarpe e mi rimbocca le coperte. Io però con un piccolo sforzo mi tolgo il vestito per rimanere in intimo, così sono più comoda. Io gli sorrido e poi vedo che, dopo essersi tolto anche lui le scarpe e la maglietta, si sdraia accanto a me. <Buonanotte Nicolas> sussurro chiudendo di nuovo gli occhi e raggomitolandomi accanto a lui. <Buonanotte amore mio> dice accarezzandomi delicatamente il viso e lasciandomi un leggero, quasi impercettibile, bacio sulle labbra.
 
Spazio autrice:
Ehilà! Come state? Spero che questo capitolo, dedicato ai nostri cugini, vi sia piaciuto. Ci ho messo diverso tempo a farlo perché sembrava non venire mai bene e non ne ero soddisfatta, ma alla fine sono riuscita a scriverlo e a pubblicarlo!!!😍❤😂Nel prossimo capitolo potrebbero ci saranno delle cose importanti per Christine e che faranno capire a Nico qualcosa in più di lei. Per ora non posso dirvi altro a parte che ci vediamo al prossimo capitolooo!!! Baci❤😘
Martina

Siamo fatti per amare | Nico Hulkenberg Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora