11. Sono qui ora (elf)

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Domenica. Mi sveglio sola nel letto dopo aver passato la notte a dormire con Daniel. Mi mancava passare del tempo con mio cugino. Sul cuscino c'è un bigliettino.

Ehi cuginetta! Sono andato via prima per delle sessioni di allenamento e non volevo svegliarti. Stamattina al circuito ti ci porta Nicolas, verso le 11:00. Ci vediamo nel box prima della gara! Ti voglio bene! <3 P.S Ti ho lasciato la colazione sul comodino. Spero sia di tuo gradimento!

Perché con Nico?! Perché? Qual è la cosa brutta che ho fatto per meritarmi questa punizione? Vabbè dovrò farmene una ragione. Per fortuna quella "cosa" che mi aveva lasciato è scomparsa. "Chris tieniti pronta al peggio!"

Nico Pov's
Aspetto da almeno una decina di minuti Christine e già mi sto rompendo. Daniel mi chiesto se potessi portarla al circuito e io ho accettato, anche perché non avevo altra scelta. Sto per andarmene e inventare una scusa a Dan quando la vedo arrivare, bella come sempre. Sì, in teoria non dovrei neanche pensarle ste cose perché sono "fidanzato", ma ormai me ne frego. <Andiamo?> mi chiede lei avvicinandosi senza neanche salutarmi. Presumo che non abbia preso bene qual "regalino" che le ho fatto, anche perché ha un foulard intorno al collo. Ci dirigiamo entrambi alla mia macchina, una Renault Mègane gialla, nonché una delle mie macchine preferite che ho guidato fino ad ora.

 Ci dirigiamo entrambi alla mia macchina, una Renault Mègane gialla, nonché una delle mie macchine preferite che ho guidato fino ad ora

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Lei si siede a fianco a me e sbuffa sonoramente. Io alzo gli occhi al cielo e metto in moto. "Certo che sembra proprio una bambina quando fa così!". Ormai siamo in macchina da almeno dieci minuti senza che nessuno dei due abbia proferito parola e ci stiamo mettendo più tempo ad arrivare di quanto previsto tutto questo a causa del traffico. <Potresti anche tentare di fare conversazione sai?!> sbotto acido. <Sai non si è obbligati per forza a parlare. Piuttosto si sta zitti e non si dice cavolate!> risponde lei innervosita. "Poco acida la ragazza oggi!" <Immagino tu ce l'abbia per ieri...> <Certo che ce l'ho per ieri! Mi hai fatto un succhiotto non piccolo sul collo e in più hai detto un sacco di cazzate sul fatto che ti interesso e io sia interessata a te, che non è vero!> <Sì, ti ho fatto un succhiotto. Dov'è il problema?> <" Dov'è il problema?"?! Ma ti senti quando parli? Sai quanti casini avresti potuto creare? Per non parlare del fatto che mio cugino mi avrebbe fatto un sacco di domande!> <Ok, ma non te le ha fatte quindi mi spieghi dov'è il problema?> <Il problema è che tu sei fidanzato, dannazione, e non puoi fare queste cose con un'altra ragazza!> <Ma io le voglio fare comunque, ok?> <Sei una testa di cazzo!>. Siamo finalmente arrivati al circuito e lei si slaccia in fretta e furia la cintura di sicurezza. <Christine aspetta...> <NO!> e scende velocemente dalla macchina e se ne va, ma io non mi arrendo e scendo anche io gridandole <QUELLO CHE TI HO DETTO IERI NON ERA UNA BUGIA! NON TI HO MENTITO!> <PEGGIO PER TE!> mi risponde allontanandosi sempre di più. Si prospetta una giornata difficile...

Christine Pov's
NON CE LA FACCIO PIU'! Non lo sopporto più quell'essere inutile! Continua a sparare cazzate a destra e manca e per di più vuole fare il galletto con me quando è già fidanzato! Ma io mi chiedo dove ce l'abbia la testa, sempre ammesso che ce l'abbia. Vado diretta all'hospitality Renault per salutare Daniel e rimango lì fino all'ora di pranzo, prima di dirigermi verso il box di Dan. Come sempre sono agitatissima. Dall'altra parte del box come al solito c'è Egle con Nico. Prima di salire in macchina lui le dà un bacio. Ecco perché non mi fido di lui! La riposta sta proprio in quel gesto: LUI È FIDANZATO PUNTO, vuole solo svaghi e basta. Con me si vuole divertire e siccome non sono come le altre che cede subito, sono una preda più succosa. Ma no, questa volta non l'avrà vinta il caro tedesco. <Christine?> sento la voce di mio cugino che mi riporta ai miei pensieri. È davanti a me con il casco in mano in attesa di entrare nella monoposto. <Va tutto bene?> mi chiede preoccupato. <Sì, sì, non ti preoccupare> gli dico lascandogli un bacio sulla guancia. <Ti voglio troppo bene e non smetterò mai di dirtelo> mi dice abbracciandomi. <Ti voglio bene anch'io Daniel> gli rispondo accarezzandogli i capelli. Dopo entra nella monoposto e si dirige in griglia per prepararsi al Gran Premio. Finito il giro di formazione i piloti si allineano sulla griglia. Uno, due, tre, quattro, cinque, partiti! Daniel è partito benissimo, ma non riesco a vedere molto dallo schermo. C'è azione anche davanti con Bottas e Hamilton ruota a ruota. Daniel riesce a battersi con qualche pilota tra questi anche con Charles. Al giro 5 però ha perso un po' di posizioni e si ritrova undicesimo, ma riesce a sorpassare sul rettilineo Stroll. <Dai Daniel, forza!> dico ad alta voce. I seguenti giri sono tutti abbastanza noiosi, fino a quando non vedo al giro 25 Grosjean fare un bloccaggio e cedere la posizione a Daniel che ora si ritrova undicesimo. Qualche giro dopo vedo le bandiere gialle esposte e non vedo più i tempi di Daniel e di Kvyat. "Oh no! Ti prego!". Incrocio le mani e spero che non sia quello che penso. <Cazzo!> dico quando vedo la ruota di una Renault che si "stacca" da quella della Toro Rosso. Quando vedo il replay dell'incidente vedo Daniel e la Toro Rosso andare inerme alla curva ma entrambi finiscono nella via di fuga. Daniel per uscire tocca Kvyat ed è costretto al ritiro. Una lacrima solitaria riga la mia guancia e non posso fare a meno di battere un pugno sul tavolino a fianco a me. E come se non bastasse li hanno messi pure sotto investigazione. Non so con che forza riesco a finire di vedere la gara. Quando rientra ai box Daniel va dritto dal suo ingegnere, non prima di aver salutato alcuni suoi meccanici, e si dirige in fretta verso il motorhome. È distrutto, glielo leggo in faccia. Alla fine, la gara viene vinta da Valtteri Bottas, secondo posto per Hamilton e terzo per Seb. Charles si piazza al quinto posto con il giro veloce e Carlos e Lando si piazzano rispettivamente al settimo e ottavo posto. Per la squadra non c'è neanche un po' di felicità visto che Nico è arrivato solo quattordicesimo. Vado a salutare ai box McLaren Carlos e Lando e mi fermo un po' a parlare con loro. Quando torno al motorhome Renault cerco mio cugino ma non lo trovo. Mi sto iniziando a preoccupare. È tardi, magari è già andato in hotel. Mi faccio accompagnare da Charles e mangio nel ristorante dell'hotel, ma di mio cugino non c'è traccia. Chiedo a Carlos, George, Lando, Max e Alex ma tutti mi dicono che non lo hanno visto. Corro da una parte all'altra della hall cercando di recuperare informazioni su Dan ma non trovo niente. Chiedo a Nico che è con Egle e sta parlando con Charles. <Nico hai visto mio cugino?> gli chiedo. <No e non è che so tutto di Daniel solo perché siamo compagni di squadra!> mi risponde. "Che battuta di merda Nico! Se pensi di essere divertente, beh ti sbagli proprio!". Egle e Charles lo guardano male ed Egle mi chiede <Perché è successo qualcosa?> <Lo cerco da quando la gara è finita e non lo trovo. Sono preoccupata di quello che potrebbe fare> <Hai provato a vedere in camera sua?> <No, ancora no. Grazie per il suggerimento!>. Corro dalla receptionist e le chiedo una copia delle chiavi della stanza di Daniel e senza indugi me le dà. Faccio in fretta e furia le scale. Sono preoccupatissima. Daniel ha l'abitudine di buttarsi giù molto in fretta e di essere molto stronzo con le persone che cercando di sostenerlo, ma non con me. Io sono l'unica che riesce a capirlo e so come consolarlo. <Daniel! Daniel!> grido sperando che mi senta. Ho il cuore che mi batte all'impazzata per le scale di corsa che ho fatto e per la preoccupazione. Entro nella sua camera e continuo a chiamarlo. Noto sul tavolino due bottiglie di birra. <Oh no, no, no! Daniel dove sei?!> <In camera...>. Sento queste ultime parole pronunciate in un sussurro e mi chiedo se le abbia sentite veramente o se è stata solo una mia impressione. Vado in camera e lo vedo sdraiato in pancia in giù, con la testa tra i cuscini. <Daniel finalmente ti ho trovato! Ero così preoccupata!>. Lui non mi risponde. Allora io mi siedo sul letto e gli accarezzo i capelli. <Ehi...>. Lui si gira e noto subito i suoi occhi arrossati per il pianto. Io senza neanche esitare un'istante lo abbraccio e lo stringo forte a me. <Sono qui ora. Va tutto bene>. Lui appoggia la testa sulla mia spalla e sento delle sua lacrime bagnare la mia maglietta. <Christine...> <Shh. Non parlare. Sono qui con te ora e l'importante è questo>. Dopo che si è calmato un po' ci sistemiamo bene sul letto e inizia a parlare <Ho paura di aver fatto la scelta sbagliata, Chris. Da quando sono qui mi sento ancora più sotto pressione di quando stavo in Red Bull. Sto facendo un sacco di errori in pista e non sto facendo bene con questa squadra, non sto dando al massimo il mio contributo, capisci?> <Lo so, lo capisco. Ma so anche che non sei un robot e che tutti commettono errori, l'importante è capire dove si è sbagliato e andare avanti. Io ci sarò sempre per te, qualunque cosa accada io non ti lascerò mai>. Lui mi abbraccia ancora e mi sussurra <Cosa farei senza di te? Cosa sarei senza di te? Ti amo di bene, Chris> <Anche io, Dan, anche io>. Quando ci stacchiamo gli chiedo <Posso usare la tua doccia, perché oggi ho passato tutto il tempo a cercarti e non ho trovato tempo> <Certo Chris, non devi manco chiedere> <Intanto scegli un film!> gli dico mentre vado in bagno. L'acqua calda sulla mia pelle mi rilassa tantissimo e riesco a mandare via quello stato di ansia in cui sono stata quasi tutto il giorno. Appena esco dal bagno con l'accappatoio addosso bussano alla porta. <Daniel vado io!> gli dico mentre mi avvio alla porta. E già la seconda volta che mi vede in questo stato. <Che cosa vuoi, Nico?> gli chiedo già innervosita ricordandomi della risposta che mi ha dato prima. Lui non mi risponde subito e passa lo sguardo su tutto il mio corpo. <Allora, cosa c'è?> gli chiedo ancora. Lui sembra riprendersi dallo stato di trance e mi risponde <Ehm... volevo chiederti scusa per la risposta che ti ho dato prima, perché Egle mi ha chiesto di farlo> <Ah, e quindi tu fai quello che ti dice Egle?> <Sì, cioè no. Argh, senti, non puoi semplicemente accettare il fatto che sono venuto a chiederti scusa? Apprezza almeno lo sforzo no?> <No, perché mi stai antipatico e poi ce l'ho ancora per quello che è successo ieri. Mettiti d'accordo con il tuo cervello, Nico. Non voglio più avere a che fare con te, ok? Mi hai già scombussolato abbastanza e io non voglio. Lasciami in pace e se vuoi scopare con qualcuno perché la tua vita sessuale è troppo triste, trovati qualcun'altra>. Lui si prende due minuti per rispondermi. <Sai che cosa ti dico? Vai a fare in culo! Perché, sì io ti ho tentato di baciare due volte, ma non mi sembra che tu ti sia tirata indietro, quindi forse la vita sessuale triste ce l'hai tu, non io. Io sono fidanzato mentre tu? Tu da quanto non hai una relazione? Dai tempi delle medie forse?> <Vaffanculo! Non voglio più vederti stronzo! Non mi cercare più perché se no, te ne ritorni a casa con un occhio nero!> gli dico alla fine sull'orlo di una crisi di nervi, sbattendogli la porta in faccia. <Siamo in due guarda!> mi grida da dietro alla porta.

Nico pov's
Quella ragazza ha il potere di farmi eccitare e incazzare nell'arco di due secondi! Mi ha praticamente sbattuto la porta in faccia! Mi ha aperto in accappatoio e Dio solo sa quanto volessi prenderla e sbatterla sul primo letto che trovavo, per farle toccare il cielo con un dito. Non so neanche come mi sono trattenuto. Mi fa confondere troppo. Non ci capisco più niente. Vado in camera, mi siedo sul letto distrutto e mi passo entrambe le mani tra i capelli. Egle è già andata a casa perché doveva vedere i suoi genitori. Oggi non è proprio giornata: oltre alla pessima gara, si aggiunge quella sclerata di Christine. Ho bisogno di parlare con qualcuno e alle 22:30 spero proprio che sia sveglio. Quando busso aspetto qualche minuto prima che mi apra <Deve essere un problema gravissimo, perché stavo dormendo!> dice Carlos facendomi entrare. <Ti devo parlare> gli dico entrando. Carlos si siede sul divano e io inizio a camminare per la stanza. <Quella ragazza...> inizio. <Christine?> mi chiede lui. <Sì, lasciami parlare, per favore> gli dico. Lui alza le mani in alto e mi fa cenno di continuare. <Quella ragazza mi fa diventare pazzo. Ce adesso vado a scusarmi con lei perché me lo ha chiesto Egle e lei che fa? Si incazza! Io non la capisco più! Tento due volte di baciarla e le faccio pure un succhiotto e lei si arrabbia, sempre. Voglio dimostrarle che non le ho mentito quando le ho detto che sono attratto da lei, ma non me ne dà la possibilità. Io non ci capisco più niente!> dico concludendo con un sospiro. <Aww sei innamorato perso! L'Hulk è innamorato della piccola Ricciardo!> dice con una strana vocina. <Io... no, non sono innamorato di Christine...> gli dico forse più per convincere me che lui. <Nico, non mentire a te stesso. Lo vedo: non capisci più niente, non sai cosa fare quando tu sai sempre cosa fare. L'hai voluta baciare due volte ed è palese che tra voi due ci sia una forte attrazione, perché lei non si è tirata indietro> mi dice mentre mi siedo accanto a lui. <Non so cosa fare Carlos. Glielo sto facendo capire in tutti i modi, ma lei si tira sempre indietro, nonostante sia attratta da me> <Devi darle tempo Nico. Per lei, tutto quello che sta vivendo con te, è nuovo. La conosco da tanto tempo ed è la mia migliore amica. Ci tengo tantissimo a lei e so che deve metabolizzare tutto questo. Dalle tempo e intanto falle sempre degli accenni. Lei capirà, devi solo avere pazienza>. Più facile a dirsi che a farsi.

Nel frattempo...

Christine pov's
Sbatto la porta con violenza. Stufa, sono stufa! Ma io mi chiedo perché non mi lascia in pace! Mi ha già creato troppi problemi e lui ne aggiunge altri! <Chi era?> chiede mio cugino mentre entro frustrata nella stanza. <Nessuno> gli rispondo mentre mi metto una delle sue felpe e mi appoggio alla tastiera del letto affianco a lui. <Quindi tu stavi mandando a quel paese nessuno?> mi chiede sorridendo. Io arrossisco un po'. <Era Nico, ho riconosciuto la sua voce> dice mio cugino vedendo che non gli rispondo. <Me ne vuoi parlare?> mi chiede cingendo le mie spalle con un braccio. <Non lo so Daniel. Non ci capisco nulla. Vedi lui ha tentato di baciarmi due volte per entrambe le due volte eravamo e due millimetri di distanza. Daniel ti giuro che era da tempo che non mi sentivo così. Non so come dirlo, so solo che è un dannatissimo casino. So che lui non è quello giusto per me, perché non andiamo d'accordo su una moltitudine di cose, ci odiamo e finiremmo solo per farci del male e io non voglio stare male. Daniel io ho paura, paura di amare>. Daniel mi guarda e non mi dice nulla. Io sento le lacrime riempirmi gli occhi e non so per quanto ancora resisterò. Quando sento che sto per scoppiare in lacrime, Daniel mi abbraccia e mi stringe forte. <Ehi, sono qui ora. Non è successo niente>. Quando mi sono un po' calmata, asciugo un po' le lacrime con la manica della felpa. <Sono un casino> sussurro mentre mi raggomitolo nella felpa. <Chris, guardami> dice Daniel sollevandomi il mento con due dita. <Christine Ricciardo, tu non sei un casino. Sei la persona migliore che conosca e sei capace di fare tutto e di più. Non devi avere paura, perché sai che qualunque cosa accada noi saremo insieme, capito? Per sempre. Non so se lui è quello giusto per te, ma questo lo devi capire solo tu. Sii coraggiosa e non avere paura, perché tu sei la mia combattente preferita e sconfiggerai le tue paure come hai sempre fatto> dice queste parole con decisione. Daniel ha la capacità di far raggiungere le parole dritte nel cuore e per la seconda volta scoppio a piangere. Dan mi prende tra le braccia e mi coccola finché non mi addormento. Io Christine Ricciardo, prometto di stare accanto a te, Daniel Joseph Ricciardo, per tutta la vita.

Spazio autrice:
Eccoci di nuovo qui! I nostri due protagonisti stanno a poco a poco confessando i loro sentimenti, sempre se si possano definire così con sti due. Comunque volevo dirvi anche che questa settimana pubblicherò un altro capitolo sempre di questa storia quindi stay tuned!
P.S. Immensamente grazie per le 600 letture e più di 100 voti! Vi voglio beneee!❤🥰😘😍
Baci😘❤
Martina

Siamo fatti per amare | Nico Hulkenberg Where stories live. Discover now