4. Legami e scontri (vier)

361 21 21
                                    

Sabato. Giornata di qualifiche. Mi sveglio verso le 10:30. Mi preparo velocemente e scendo per fare colazione. Tutti i piloti e i meccanici sono già andati al circuito, perché già stamattina c'è la terza sessione di prove libere. Mangio praticamente da sola. Prendo una colazione abbondante perché a pranzo non mangerò. Finita la colazione vado al circuito. Oggi passerò tutta la giornata lì, nel box di mio cugino. Vado al circuito a piedi ed entro nel paddock. Mi dirigo direttamente nel box Renault di mio cugino. È mezzogiorno e la terza sessione inizia. È una sessione abbastanza noiosa anche se ci sono stati dei piccoli incidenti nella pit lane. Sono molto concentrata a guardare i tempi di mio cugino e intanto penso a come siano cambiate le cose dall'anno scorso. Ero molto legata ai ragazzi della Red Bull perché con loro Daniel ci è rimasto per tanto tempo, e poi con loro Daniel ha vinto le prime gare. Quando Dan ha deciso di andare in Renault, l'ho sostenuto anche se in molti lo criticavano per la sua scelta. Io so che mio cugino darà il massimo, che sia in Red Bull o in Renault, perché è questo che conta. In questa sessione Dan ottiene il decimo tempo mentre il suo compagno di squadra l'undicesimo. Quando torna la macchina torna ai box, Daniel esce. Si toglie il casco, mi fa uno dei suoi sorrisoni e l'occhiolino. Anche io gli sorrido. Adoro vedere mio cugino sorridere. Subito dopo esco dai box e vado a fare un giro del paddock. Sulla strada vengo fermata da Federica Masolin e Davide Valsecchi, i presentatori di Sky Sport F1 Italia. Sono molto simpatici e non sono assillanti come gli altri giornalisti. <Ciao Christine! Allora come va?> mi chiede Federica. <Molto bene grazie!> <Sei venuta a vedere tuo cugino immagino. Come pensi che andrà la sua stagione quest'anno?> <Sono sicura che quest'anno, come gli altri, Daniel è pronto a dare il massimo, soprattutto alla sua gara di casa. Non vede l'ora di scendere in pista e divertirsi> dico in italiano sorridendo. Il mio italiano è discreto non ottimo, però per lo meno riesco a spiccicare un paio di parole. Saluto ancora i ragazzi, per poi avviarmi di nuovo verso il box Renault. Quest'anno non abbiamo una vettura da vittoria, come per l'anno scorso in Red Bull, ma sono sicura che Dan si impegnerà comunque. Entra nel box, mi saluta per poi prepararsi. Lo lascio da solo per concentrarsi. Mi siedo su uno sgabello, metto le cuffie e guardo il monitor aspettando l'inizio del Q1. Nel frattempo, lancio un'occhiata al box di Nico che è già in macchina. Non ci siamo più visti né parlati da ieri pomeriggio, ma meglio così! Ci siamo risparmiati imbarazzo o altro. E poi non lo sopporto e non ho proprio voglia di vederlo. Torno a guardare il monitor scuotendo la testa, per distogliermi da quei pensieri. Iniziano le qualifiche. Siamo alla fine del Q1 e sto per avere un infarto quando vedo scalare piano piano il nome di mio cugino infondo alla classifica. Nico fa il quinto tempo, mentre mio cugino si salva per un pelo. Uff, questa è andata! Sventolo una mano davanti alla mia faccia, perché già sto sudando, tra il caldo e la tensione. Poco dopo le macchine ritornano ai box pronte per il Q2. Siamo alla fine del Q2 per i giri decisivi. Continuo ad avere infarti e non so se riuscirò ad arrivare integra alla fine. Mio cugino e Nico devono fare il giro decisivo per entrare in Q3, per ora sono con rispettivamente l'undicesimo e il decimo tempo. Dan arriva all'ultima curva e taglia il traguardo con l'undicesimo tempo. Anzi dodicesimo, perché quello stronzo di Hulkenberg restando ai box si è tenuto l'undicesimo tempo. <Cazzo!> dico ad alta voce e alcuni meccanici si voltano verso di me ma non me ne frega niente. "Non hanno ancora visto cosa faccio quando c'è una gara" penso. Sì, perché quando Dan ha vinto una gara correvo per tutto il box abbracciando gente a caso. Sono molto dispiaciuta per mio cugino, merita molto di più. Quando torna ai box esce dalla macchina, si toglie il casco e si ferma a parlare con il suo ingegnere di pista. Subito dopo va all'hospitality della Renault. Non mi calcola neppure. Lo so che non lo fa apposta e che è solo nervoso, ma mi fa un po' male vederlo così. Più tardi magari gli vado a parlare. Ora rimango nel box per vedere il resto del Q3. La pole viene conquistata da Lewis Hamilton, il secondo posto dal suo compagno di squadra Valtteri Bottas e il terzo posto da Seb. Nella top ten ci sono anche due splendide Haas e un bravissimo Lando: parte ottavo al suo debutto. Finita la qualifica faccio un salto al box McLaren per fare i complimenti a Lando, per poi dirigermi verso l'hospitality della Renault. Trovo seduti su un divanetto i mei zii, cioè i genitori di Dan. Sono stati una sorta di secondi genitori, quando i miei sono morti. Quando mi vedono mi vengono subito ad abbracciare. <Ciao tesoro! Ci sei mancata tantissimo!> mi dice zia Grace. <Anche voi!> rispondo. Quando sciogliamo l'abbraccio zio Joe mi dice <Daniel è nella sua stanza>. Io gli sorrido e gli lascio un bacio sulla guancia. Salgo le scale e mi ritrovo davanti alla porta di mio cugino busso e poi apro un pochettino per lasciare passare la testa. <Si può?> chiedo sorridendo. Dan è seduto sul divano con una maglietta della sua scuderia e dei pantaloncini. Alza la testa per guardarmi e poi la riabbassa. Io mi avvicino e lui si alza. <So che sei venuta per dirmi che la gara andrà meglio e che sono stato bravo comunque, però penso di non aver dato il massimo. Sai come sono fatto voglio sempre dare il massimo, ma quando non l'ottengo...> <...mi incavolo da morire, lo so> dico finendo la frase al posto suo. <So quanto ci tieni a fare bene qui. È casa tua e le aspettative sono alte. Ma so anche che tu non molli e che sei pronto a dare il massimo, sempre. Non voglio vederti così abbattuto. Dan non devi mai perdere quel sorriso. Io voglio vedere quel sorriso sempre, nonostante tutto e nonostante tutti, ok? Me lo prometti?>. <Te lo prometto, Chris> dice sorridendomi e abbracciandomi. Anche io lo abbraccio. <Ti voglio bene, cuginetta> dice appoggiando la testa sulla mia spalla. <Anche io> gli rispondo schioccandogli un bacio sulla guancia. Daniel sa essere un tenerone. Veniamo interrotti da un colpo di tosse. Ci voltiamo entrambi verso la simpatica persona e con mio disappunto scopro che è Nico. <Mi dispiace aver interrotto il momento famigliola felice, ma Dan, Cyril ha organizzato un briefing post qualifiche e devi venire> <Arrivo> risponde sorridendo <Ci vediamo stasera in hotel> mi dice schioccandomi un altro bacio sulla guancia, mentre se ne va. Io sorrido, ma il bel momento deve essere interrotto da quel simpaticone di Nico. <Per cosa stai sorridendo esattamente: per quello che è successo ieri oppure per quello che è successo adesso?> chiede ironico, appoggiato allo stipite della porta. <Per quello che è successo adesso> dico un po' innervosita. Lui ridacchia: sa dove colpire. Ma ha trovato chi gli risponde <E tu per cosa sei incazzato: per la qualifica o perché non mi hai baciato?>. Lui si acciglia: 1-1. <Nico ci sei?!> grida Dan dal fondo del corridoio. <Adesso devo andare, ma non pensare di averla vinta piccola Ricciardo> dice Nico mentre se ne va. <Nemmeno tu, Hulkenberg> dico ad alta voce. Quel tizio rischia, e anche tanto! Esco dalla stanza per andare nel paddock. Prendo un taxi per tornare in hotel. Passo tutto il pomeriggio in camera a fare praticamente nulla e non aspetto altro che l'ora di cena. Mi metto i miei vestiti comodi e scendo per mangiare. C'è già occupato un tavolo con Charles, Carlos, Max e Daniel. Mi siedo con loro e poco dopo arrivano Seb e Kimi. Mangiamo divertendoci e scambiando due parole con tutti. Finito di mangiare torno in camera esausta e stanca di questa giornata. Appena tocco il cuscino mi addormento.


Spazio autrice:
Ciao a tutti! Nuovo capitolo, nuovi scontri! Spero che vi piaccia anche se non è un granché, essendo un po' corto. Vi sta piacendo la storia? Fatemi sapere nei commenti e ci vediamo al prossimo capitolo! Baci❤😘
Martina

Siamo fatti per amare | Nico Hulkenberg حيث تعيش القصص. اكتشف الآن