Invito con l'inganno

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Qualche giorno dopo mi arriva un messaggio da Frank, invitandomi ad uscire con loro il sabato sera dato che era da un po' che non ci vediamo, o a detta sua "che non mi faccio vedere".
Accetto, anche perché mi propone di venirmi a prendere e scarrozzarmi tutta la sera.

Qualche ora dopo mi arriva una chiamata da Tonno.

-Pronto? .. Tone?-
-Saretta, come stai?-
-Bene dai, grazie. E tu? Con Marta?-
-Ecco, volevo chiederti questo.. ci siamo sentiti per messaggio, però prima di invitarla a uscire con me vorrei essere più sicuro della sua opinione su di me.. e vorrei rivederla magari in gruppo, vi andrebbe di uscire con noi sabato sera? C'è il concerto dei Pinguini Tattici Nucleari e poi usciamo con loro a bere, il cantante e amico di Nelson..-

Rimango spiazzata da questa affermazione.
Concerto? Frank non mi aveva detto nulla.
Poi il concerto di una band che non conosco minimamente. Perfetto.

-Sara? Ci sei ancora?-
-Sì, scusa, ehm.. va bene, tra poco le scrivo e ti faccio sapere, ok?-
-Va bene, grazie mille davvero Sara, non so come farò a ripagarti per tutto quello che stai facendo per me..-
-Nulla Tonno, nulla. Davvero, stai tranquillo..-
-.. ok, ho capito. Ma, devi dirmi qualcosa? È successo qualcosa con Dario? Avete discusso? .. ci eviti praticamente da quella sera a casa di Nic..-

Stremata dalle domande mi faccio prendere dalla rabbia.

-No, cavoli ma siete tutti fissati con questa storia.. non è successo niente e io sto bene, anzi benissimo!- rispondo con tono irritato.

Sento un silenzio dall'altra parte della cornetta.

Che diamine ho fatto, sono una stupida.
Sicuramente ho dato la prova di non stare davvero bene.

-ok scusami..- risponde sconsolato Tonno.
-Scusa, Tonno, sono una merda. Non te lo meritavi, davvero, sono solo un po' nervosa per lo studio e.. tutto, tutto il contorno.. non ce l'ho con te. Perdonami.- dico tutto d'un fiato.
-Va bene, Sara, scusami se ti ho disturbato e se sono un po' insistente.. comunque se vuoi sfogarti, io ci sono.-
Dice prima di salutarmi e chiudere la chiamata.

Perché tutti ripetono il solito copione?
Perché "ci sono" tutti?
Perché tranne l'unica persona di cui avrei bisogno in questo momento?

Certo che non smetto più di dire e pensare stronzate.


- - - -

Sento il clacson suonare sotto la mia finestra, è arrivato Frank.
Mi metto il cappotto al volo e scendo le scale, esco di casa e salgo in auto.

"Hey, come va?" mi saluta sorridendomi, per poi mettere in moto e partire.
"So dove stiamo andando, mi hai invitata con l'inganno" lo sgrido cercando di mantenere un'espressione arrabbiata.
"Non saresti mai venuta se ti avessi detto che si trattava di un concerto, a cui probabilmente sarà presente anche Dario"

"Perché probabilmente?" dico concentrandomi solo sulla frase finale che ha pronunciato.
"Non va matto per i Pinguini Tattici Nucleari, e ha già anticipato che forse ci raggiungerà dopo se usciamo a bere qualcosa.. ha accennato di dover studiare o una roba simile, strano, di sabato sera.. "

"Anche io ho avuto da studiare un po' in questi giorni, siamo in sessione.."
"Usate entrambi la stessa scusa, tu non esci con noi da almeno un paio di settimane.. non me la raccontate giusta voi due"

"Abbiamo solo scoperto di avere opinioni diverse su alcune cose, nulla di che" taglio corto io, guardando fuori dal finestrino per evitare il suo sguardo.

"Riguardo cosa?" mi chiede con tono calmo e pacato.
"Niente, davvero, è una stronzata, Frank" dico sbuffando.

"Non sembra una stronzata dato la reazione che hai appena avuto, nonché il tuo evitarci ultimamente.. però prenditi i tuoi tempi, se ti va me lo dirai" risponde per poi alzare il volume dell'auto radio e mettersi a cantare, provocandomi immediatamente una risata.

Ho trovato davvero un buon amico, Frank riesce a capirmi davvero, forse più di quanto facesse Dario.

Arriviamo dietro a un edificio che sembra piuttosto vecchio, oltre alla macchina di Frank ci sono un paio di furgoni scuri.
Tira fuori il telefono e digita qualche numero, dice qualche breve parola per poi riattaccare.

Vediamo apparire Nelson da dietro una porta, con un cordino rosso al collo, ci sorride e ci fa cenno di entrare.
Mi abbraccia, rimango piuttosto colpita dal suo gesto dato che non abbiamo molta confidenza, ci siamo parlati davvero poco.
Mi spiega un po' come si svolgerà la serata, assisteremo al concerto da dietro le quinte, però in un punto in cui si riesce a vedere discretamente il palco.

Non sono molto entusiasta ma mi sforzo di sembrarlo, alla fine penso di aver ascoltato giusto una canzone di questa band, ma va bene lo stesso.
Sento una voce alle mie spalle mentre Nelson mi parla, ma riconosco subito, come confonderla..

"Sarettaaaa!" mi urla.
Mi volto verso di lui sorridendo.
"Tonnooo!" esclamò allargando le braccia, lui mi ha già raggiunto e mi avvolge col suo abbraccio.

Lo stringo forte, ne ho proprio bisogno in questo momento.
Lui mi carezza la schiena nel frattempo.
"Allora? Pronta per il concerto?" mi chiede sciogliendo la presa.

"Oh, prontissima, un'animale da festa come me.." rispondo sarcasticamente, facendo ridere Frank che è a poca distanza da noi.
"Suvvia, Saretta, non fare così! La serata deve ancora iniziare e sei già così fiacca??! Non lo accetto!" esclama il biondo facendomi volteggiare a caso in mezzo alla stanza, rischiando di buttarmi addosso prima a un carrello delle pulizie e poi a una persona.

Infatti sfioro una figura, urtandola un po', e pestandogli un piede.
"Tonnoooo" esclamo in preda al panico.

Mi volto verso la vittima dello scontro, e mi ritrovo davanti un inconfondibile sorriso.

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