Il vero Dario

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"Buongiorno, carissima" esclama con voce più bassa e rauca del solito.
"Buongiorno a te" rispondo sorridendo.
"Pronta?" chiede girando la chiave nel quadro di accensione dell'auto.
"Sono nata pronta, che domande!" esclamo scoppiando a ridere.

Dò un'occhiata all'attrezzatura che giace nei sedili posteriori e sbuca dal portabagagli. Sembra esserci qualche barbecue e poi teloni impermeabili da stendere a terra per occupare spazio.
Ovviamente portano qualcosa anche Tonno e Marta, che ci raggiungono direttamente su, e poi anche chi verrà dopo.'

Dario guida fluidamente sulle strade dei colli, lo osservo, sembra immerso in un mondo tutto suo. Sono sicura che potrebbe percorrere questa strada ad occhi chiusi, senza sbagliare nemmeno una virgola.
È assorto nella contemplazione della natura che si risveglia, la natura bellissima dei colli.
Arrivati su, cominciamo a scaricare roba per trovare il posto più idoneo.

"Tu sai che Tonno arriverà come minimo tra mezz'ora? E sottolineo, come minimo.." dice mentre porta in braccio una griglia da barbecue.
"Immaginavo.. ma magari Marta lo ha portato sulla buona strada e arriveranno prima, dai!"

"Vabbè, poco male, almeno spetta a noi decidere dove piazzarsi.." aggiunge spostandosi proprio infondo a una piccola area collinare.
Qui posiziona il primo barbecue, e io stendo un telo abbastanza grande.
Finiamo di smontare tutte le altre nostre attrezzature in religioso silenzio.
Una volta compiuta la fatica, Dario sospira guardando l'orizzonte.

La sua amata Bologna.
La nostra amata Bologna.
Scende un po' più in basso rispetto al punto dove abbiamo messo tutte le nostre cose, e si siede sull'erba ancora umida.
Ci penso qualche secondo.. oh, al diavolo il bagnato.
Mi metto accanto a lui, piegando le ginocchia e appoggiandovi sopra il mento.

"Mi batte ancora il cuore, quando vedo Bolo dai colli." la sua voce rompe un silenzio durato qualche minuto.
"Come quando scrivo le mie storie.." aggiunge a voce bassa.

Non voglio rispondere, mi sembrerebbe di intromettermi di un momento tutto suo, delicato e intimo, in cui le sue emozioni sono permeate dall'atmosfera dei colli, il fresco che ci solletica le braccia, e di Bologna in lontananza.
Già la mia presenza qui penso che possa bastare.

"Tu ti senti mai così?" mi chiede, adesso girato verso di me, cercando una risposta affermativa nel mio volto.
"Oh sì, Dario.. certo" rispondo esitante.
Mi sento fuori luogo, non so cosa dirgli, non sono brava a manifestare le mie emozioni.

L'ultima volta che mi è battuto il cuore?
Forse in presenza sua, quindi non posso dirlo.. quindi, Sara, pensa a una frase di senso compiuto..
In tempi brevi possibilmente, stai facendo la figura della fessa..

"Devo dirti la verità, su di una cosa.. ho letto i tuoi racconti sul blog."

Oh grande, dovevi lanciare proprio in questo momento la bomba?

Mi stupisco sempre di più di me stessa, di come il mio cervello vada in pappa in certe situazioni.
Meno male che mi ero ripromessa di tenere il segreto.

"Oh, bene" mi dice cercando di rimanere composto, ma riesco a carpire un po' di inquietudine nei suoi occhi.
"E quindi? Recensione?" mi incalza, facendo però una risatina nervosa.

Ha paura della mia opinione?

"Sono davvero belli, Dario. Però non mi aspettavo questo tuo lato, un po'.."

"..Preso male" dice completando la mia frase.

Esito un secondo e poi annuisco.
"Forse un pochino.. sì, dato che sei uno che mi ha sempre aiutato a vedere il meglio di me.."

"Me lo chiedono tutti, ho questo atteggiamento un po' pessimista, tra virgolette.. è per questo che sono riuscito a capirti.. spesso tendo a vedere solo i lati negativi delle cose, e a metterle in evidenza perché.. perché no?! Se esiste, deve essere constatata.
Il mio atteggiamento da cazzone anche nei video in realtà è un muro, una tattica per proteggermi, tutto dovuto alla mia profonda insicurezza... ho difficoltà a esprimere i miei sentimenti, con tutti, riesco solo a scriverle. Per questo i racconti. Per questo sembro una persona diversa dal blog. Sono emozionato, ogni volta che scrivo, come quando vedo Bolo dai colli. Mi batte il cuore, davvero." dice prendendomi la mano e poggiandomela sul suo petto. Effettivamente avverto un battito piuttosto forte sotto al mio palmo.

Ora riesco a capire, tutto ciò che mi volevano dire i suoi occhi ma che lui non riusciva a fare a voce.
È per questo.
Ma come ha fatto a farsi convincere in fretta per il progetto? Se è così insicuro..
Il mio cervello è in subbuglio, devo chiarirmi troppe cose adesso.

"E quindi.. per il concorso?"
"Ero più impaurito di te.. a dirti la verità, perché come ti ho detto sono profondamente insicuro.. però il lavoro di gruppo mi stimola molto da una parte, e il fine lo faceva ancora di più."
"Non hai fatto trapelare nulla.. anzi" dico scuotendo la testa perché non riesco a capire. "Sono io stupida forse, che non sono riuscita a capire.,"

"No, Sara. Sono semplicemente fatto così, è il mio scudo, la facciata che mi costruisco con tutti per non far capire tutte le mie debolezze. Tu però lo sento che sei riuscita a capirmi già da prima, o almeno mi hai fatto sentire così, magari perché siamo simili.
E ora sto abbassando le mie difese, ti dico la verità, perché sento che posso fidarmi di te. Altrimenti non ti starei dicendo tutto questo.."
"Te ne stai pentendo già, eh?" domando ridacchiando.
"No, credo e spero che tu non me ne faccia pentire. Mi fido di te. Posso mostrarti il vero Dario, e tu non scapperai."
"Se non sono scappata dopo i primi incontri in cui in pratica mi hai pedinato per entrare nel nostro gruppo.." aggiungo sghignazzando.

"Non me ne parlare.. ho dovuto fare un sacco di sforzo per cercarti, anche se sembrava che non me ne fregasse nulla, ho avuto paura di essere rimbalzato. Sono uno che sta molto sulle sue all'università e nella vita in generale, lo hai visto.."

Questo suo voler stare sulle sue lo avevo intuito, ma non avevo colto il motivo.

"Però con noi ti sei trovato bene.. giusto?"
Annuisce.
"Molto, e ne sono contento. Davvero, saretta, o fuggitiva se preferisci."
"Già, quel soprannome.."
"Mi è sembrato adatto, già dalla volta in cui hai raccolto il mio pacchetto di sigarette..." dice a bassa voce, e percepisco anche un po' di raucedine forse data dal freddo che c'è ancora a quest'ora, e continua a solleticarci i pochi centimetri di pelle nuda che abbiamo.

Rimango pietrificata.
Se lo ricorda? Ma come è possibile?

Pensavo di essere l'unica a ricordare quell'incontro fortuito sotto la pioggia.


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Ciao a tutti e a tutte!
Non voglio scrivere troppo perché voglio sapere più che altro le vostre opinioni su questo capitolo..
La foto è presa dal Twitter di Dario, alcune frasi sempre da lì e dal suo Instagram (dove sempre ribadisce che gli batte il cuore quando vede Bologna dai colli) ma anche dal video "Dario cerca l'amore?" di Space Valley.
Saluti, alla prossima😘😘

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