Il mio posto

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Il suo volto si inclina in una smorfia, vedo che stringe i pugni.

"Quale compassione?! Sto dicendo la verità Sara.. tu sei stata l'unica che è riuscita a vedere i miei angoli bui, attraverso i miei occhi, e non ho avuto paura di mostrarteli. Sei riuscita a spazzare via tutte quelle cazzate che propinavo a tutti, per primo a me stesso.. dell'amore vero che non esiste.. dell'idealizzazione.
L'ho capito solo dopo, quando avevo voglia di tenerti per mano, per proteggerti da tutto ciò che ti spaventava. Quando avevo voglia di starti vicino, ma allo stesso tempo che anche tu stessi al mio fianco, nei momenti tristi ma an ho che in quelli felici. Quando ho capito che mi rendevi una persona migliore, proprio come mi avevi detto quella sera, a casa di Nic.
Mi sarei offeso se avessi invitato al concerto chiunque altro all'infuori di me, o forse dovrei dire che sarei stato geloso.. sì, sarei stato decisamente geloso.
Non lo sai, ma sei tu che mi hai preso inconsapevolmente e metaforicamente per mano, quando stavamo preparando il discorso per il progetto.. sapere di avere qualcuno accanto a me che aveva paura tanto quanto me mi consolava, anzi mi ha fatto sentire più forte. Mi hai preso per mano e portato lontano da tutte le mie paure, insicurezze e convinzioni." si lecca il labbro inferiore interrompendosi per qualche secondo.

"Ti posso assicurare che non sono mai stato così tanto felice, quanto lo sono stato da quando conosco te.
L'ho capito troppo tardi, potrai mai perdonarmi?"

Fisso il prato, incapace di pensare e metabolizzare quello che mi ha appena detto.

"Dario, non ti devi sentire in dovere di.. insomma.. ricambiare, so che non potremo rimanere amici dopo questo.
O forse sì, ma non come prima.
Però ormai devo dirtelo, devo tirare fuori le palle per una buona volta, per dimostrarti che tutto quello che hai fatto per me non andrà buttato nel cesso.. Per mesi il cuore mi batteva all'impazzata quando mi eri vicino, le mani mi sudavano quando dovevo dirti qualcosa, persino la più stupida e insignificante cosa di questo pianeta.. il cuore mi saliva in gola fino a farmi mancare il fiato.. penso che fosse il tuo fantomatico momento dell'idealizzazione, dell'innamoramento. Lo sai che sono emotiva, e somatizzo tutto.. hai potuto vederlo con i tuoi occhi.
Non riuscivo a far fronte all'uragano di emozioni che imperversava dentro di me, e allora ho fatto ciò che mi risultava più comodo: ho finto che non fossero mai esistite.
In quanto all'altra sera, dopo il concerto, ho avuto paura.. paura di poter rovinare tutto, di aver frainteso le tue intenzioni, di essermi fatta uno dei miei soliti film mentali." cammino in tondo mentre pronuncio queste parole.
Non riesco proprio a stare ferma.

Si avvicina a me, facendo due lunghe falcate, fino ad arrivare a pochi centimetri dal mio corpo.
Ansimo per la sorpresa che mi ha causato questo suo gesto.

"Ho cercato di darmi una spiegazione anche io. Ho realizzato che siamo entrambi troppo razionali, a volte, anzi molto spesso.
È stata una cosa che è nata senza pianificarla, senza preavviso. Nessuno di noi lo stava cercando.
Ed è stato bello anche per questo. Sara.. non ci credo alla cazzata dell'amore a prima vista, non bisogna per forza piacersi fin da subito per piacersi fino in fondo. Ho sempre creduto che le cose migliori accadano per caso, e noi ci siamo conosciuti per caso, ci siamo avvicinati per caso, ci siamo capiti un o per caso.
L'ho sempre sentito, il mio cuore, ma non l'ho mai ascoltato. E penso che anche per te valga lo stesso.
Avevo paura anche io, di poter rovinare tutto. E ho pensato, più volte, lo ammetto... a come sarebbe stato rimanere così, in una straziante e meravigliosa via di mezzo."

Ci lasciamo sfuggire una risata entrambi, ha appena citato una frase del suo libro.

Riprende quasi subito la parola.
"Ma non ce la facevo più.. e da una parte, sentivo che ti avrei perso comunque se oggi non ti avessi portata qui e non ti avessi parlato a cuore aperto.
Non potevo permettermi di farlo, nonostante tutte le mie paure e insicurezze." dice avvicinando la sua mano al mio viso.
Si ferma con questa a mezz'aria, prima di potermi toccare, poi, come se se avesse cambiato idea, cambia traiettoria se la passa tra i capelli facendo un sospiro.

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