Senza "se" e senza "ma"

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È arrivato il momento, devo farmi coraggio.
Il cuore mi martella in gola, le mani sono intorpidite e mi fa male lo stomaco.

"Pronta?" chiede Dario seduto al posto di guida.
"Penso proprio di no." mormoro impaurita.
"Sì, invece. Stai tranquilla." dice accarezzandomi una guancia.
Abbasso lo sguardo. Immediatamente posa due dita sotto al mio mento e si avvicina, premendo le sue labbra sulle mie.

Mi rilasso immediatamente e ricambio il bacio.
Quando ci allontaniamo mi lecco le labbra e sorrido.

"Forse ora un po' di più." constato con ancora un sorriso stampato sulle labbra.
"Andiamo." mi incoraggia scendendo dall'auto.

Una volta sul marciapiede, l'uno accanto all'altra, mi prende la mano e la stringe saldamente.
La metà è il bar di Maurizio, non ci andiamo da un bel po', nel tragitto tra le stradine del centro ripenso alla prima volta in cui ci sono stata, quando Dario mi ha incontrato da sola a pochi giorni da Natale più di un anno fa.

"Vado?" dice appoggiando una mano sulla maniglia della porta.
Annuisco e lui procede a spingerla e fare ingresso nel bar.
Maurizio ci saluta calorosamente e ci comunica che gli altri sono al piano di sopra.

"Eccoli!" grida Nelson appena ci vede.
Tutti si voltano verso di noi.
"Weilà!" urla Tonno.

Dario mi mette una mano sui fianchi e mi avvicina a sé, io di conseguenza divento paonazza.

"Aspetta, cosa?!" esclama Marta alzandosi in piedi e indicando le nostre mani ancora intrecciate.
Il cuore mi va a mille, io e Dario ci guardiamo con fare complice e io faccio spallucce, sorridendo.

Sento le guance andare a fuoco.

"Vacca boia! Finalmente!" sento queste parole che vengono gridate da Cesare e scoppio a ridere.

"Urca Bizurca! Grande vèz! Sòccia, lo sapevo che sarebbe successo prima o poi!" urla Tonno tutto d'un fiato, venendoci incontro e dando almeno due o tre pacche sulla schiena di Dario, provocandomi un'altra risata. Ha un sorriso smagliante, gliel'ho visto così solo quando mi raccontò di essersi ufficialmente messo con Marta.

Marta e Camilla stanno letteralmente saltando di gioia mentre vengono verso di me, e mi avvolgono in un abbraccio di gruppo.

"Non ci hai mai voluto ascoltare. Lo sapevamo dal primo momento. Ti ci è voluto più di un anno per capire qualcosa che noi avevamo capito fin da subito.." mi dice sotto voce Camilla.

"Okok, ora potete dirlo.."
"Te l'avevamo detto!" urlano all'unisono le mie due amiche, le abbraccio ancora più forte, se possibile e mi scuso per non averle mai ascoltate.

"E finalmente anche Dariello ficca! Belle vèz!" sento pronunciare queste parole alle mie spalle, e non potrebbe che essere una sola persona.
"Cesare!" sento Sofia che lo sgrida con tono misto tra l'imbarazzato l'irritato.

"L'ho detto a voce così alta?!" esclama Cesare ridacchiando.
"Eh sì, vèz" dice con aria rassegnata Nelson.

Dato che stiamo intasando il bar decidiamo di sederci.
Prima che accada, sono raggiunta da Sofia e Beatrice mi vengono ad abbracciare.

"Siamo contente di avere te a farci compagnia ora nelle uscite tra coppie, anche se in realtà eri già una di noi." mi dice Beatrice con il suo solito tono dolce e pacato.

"Già, non aspettavamo altro. Tu e Dario ci siete sempre piaciuti insieme.. e ti chiedo scusa per le battute di Cesi. Non sa proprio cosa significhi il decoro, a volte." aggiunge Sofia timidamente.

"Grazie ragazze, e non ti preoccupare Sofi, ormai ho imparato a conoscerlo." replico ridendo.

"Francino, vieni un attimo!" urla Marta per sovrastare le voci degli altri.
"Francino?!" chiedo scoppiando in una fragorosa risata e guardando Camilla che scrolla le spalle.

"Dimmi, marmottina.." dice Tonno che arriva e la prende per i fianchi.
"E io che pensavo che avessimo già toccato il fondo con Francino.." aggiungo scuotendo la testa.
"Cosa devi dire a Sara?" lo redarguisce Marta, lanciandogli un'occhiataccia.

"Oh, hai ragione. Scusa per quella sera, sono stato uno stronzo. Non volevo... ferirti, mi dispiace." dice il biondo, e dalla sua espressione capisco che è davvero rammaricato.

"Di nulla, Tone. Senza di te alla fine non avrei mai riflettuto sul rapporto ambiguo che avevo con Dario.. quindi, forse dovrei ringraziarti." rispondo ad occhi bassi.

"Oooh, dai vieni qui, fringuellina. Ti voglio bene, sono contento davvero per voi, non immagini quanto." gongola nelle sue stesse parole e mi abbraccia, ricambio la stretta e sorrido.

Dopo essermi staccato da lui vedo qualcuno che era rimasto in disparte, i suoi iconici ricci scuri affiorano dietro alle altre figure.
Gli corro letteralmente incontro e lo stringo forte. So che non ama il contatto fisico ma avevo bisogno di farlo, da quella sera.

"Scusa, scusa, scusa, Frank. Non so come scusarmi, ti prego perdonami." dico chiudendo gli occhi e abbracciandolo stretto.

"Tranquilla. Almeno sono riuscito un po' ad aprirti, o forse dovrei dire aprirvi gli occhi." afferma con il suo solito tono calmo, in cui percepisco anche un po' di dolcezza in questo momento. Mi accarezza la schiena con una mano.

"Intendi che sei tu che hai convinto Dario a..?" chiedo perplessa.

"Non ho dovuto convincerlo. Lui già lo sapeva, doveva solo avere una visione.. più chiara, diciamo. Gli ho un po' fatto aprire gli occhi, e ricevere qualche sicurezza, se così si può dire." sussurra abbracciandomi.

"Grazie Frank. Ora capisco perché ti chiamano profeta. Ma da ora in poi dovrebbero farti anche Santo!" esclamo scoppiando a ridere.
"Non c'è di che." dice per poi prendere posto sulla panca, io mi metto accanto a lui.
Dario si siede alla mia sinistra, e d'un tratto di sembra di essere tornata indietro nel tempo.

Solo che sono cambiate tante cose, io sono cambiata, in meglio, ho dei nuovi amici un po' strampalati, e un ragazzo meraviglioso.

"Ci vuole un brindisi! Un giro di cicchetti per tutti? Sentito Mauri?" urla Nelson alzandosi in piedi.
Torna con una quindicina di bicchieri da shot riempiti con Amaro del Capo.
Ognuno afferra un bicchierino.

"A Dariello e Sara!" annuncia Tonno alzandosi in piedi, seguito anche da Cesare e Nelson.
"Finalmente avete capito quanto state bene insieme.." aggiunge Nelson.
"A Dario e Sara!" completa l'encomio Cesare.
Tutti ripetono "A Dario e Sara!" alziamo in aria gli shottini e poi li buttiamo giù tutti in un sorso.

Istintivamente mi volto verso Dario, che prende il mio viso tra le mani e annulla la distanza tra le nostre labbra.

Tutti fanno dei cori di apprezzamento e applaudono.
Ci stacchiamo ed io non riesco a guardare nessuno negli occhi.
Sono arrossita come mio solito.
Mi nascondo dietro alla chioma di Frank, che mi circonda le spalle con un braccio e mi scompiglia i capelli.

E, nonostante il mio imbarazzato, in questo momento non riesco a pensare a quanto io sia fortunata.
Sono felice, e basta. Senza "se" e senza "ma".



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Buongiorno 💞
Ci vediamo prossima settimana con, ahimè, l'ultimo capitolo di questa storia.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo, un po' più scherzoso del solito.
Un abbraccio forte. 🥰

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