Lifeboat Lighthouse (Traduzione Ita Camren)

Capitolo 9

Giorno 9 (Lauren's POV)

In realtà non ero sicura di quando mi fossi addormentata o di quanto tempo fosse passato quando il suono della vibrazione di un telefono dal mio comodino mi svegliò dal mio sonno. Ancora intontita, cercai di allungarmi per prendere la fonte del rumore quando realizzai di non potermi esattamente muovermi. Sentii un pesante peso sul mio petto, i miei arti erano intorpiditi e un calore si stava irradiando nel mio corpo. Nel mio stato assonnato iniziai a riempirmi di confusione e preoccupazione, quando improvvisamente la mia mente stanca registrò il respiro caldo che stava dolcemente colpendo il mio collo e realizzai. Camila. La nebbia che offuscava il mio cervello iniziò a dissolversi e realizzai che "il pesante peso" fosse in realtà semplicemente il suo corpo stretto al mio, le nostre braccia e le nostre gambe erano così intrecciate che mi era difficile dire quali arti fossero i miei e quali i suoi. Inalai profondamente e mi scontrai con il dolce profumo di Camila, un insieme di vaniglia e noce di cocco. Mi sarei potuta abituare a quello.

Finalmente aprii gli occhi. Muoversi non era esattamente un'opzione in quel momento, quindi girai la testa il più possibile per guardare l'orario sull'orologio della mia sveglia, erano le 00:37, avevamo dormito solo per poco più di un'ora. Avrei desiderato non svegliarla, ma i suoi genitori si stavano probabilmente chiedendo dove fosse.

- "Camila" mormorai dolcemente, cercando di svegliarla nel modo più delicato possibile. Senza alcuna sorpresa non ricevetti nessuna risposta.

- "Camila" provai di nuovo, questa volta a voce un po' più alta mentre liberai una delle mie mani e la alzai per toglierle dal viso alcuni capelli che la coprivano. Il mio tocco le fece alzare leggermente le sopracciglia, ma gli occhi rimasero chiusi.

- "Mmmm" borbottò contro il mio collo. Non riuscii a dire se si stesse svegliando o stesse rispondendo nel sonno.

Accarezzai delicatamente il lato del suo viso con il retro del mio dito "Devi svegliarti piccola."

- "Mmhmm" brontolò come se fosse d'accordo, ma invece di aprire gli occhi, Camila seppellì la sua testa ancora più profondamente nell'incavo del mio collo.

Avevo capito che Camila fosse una persona affettuosa e coccolona, ma la Camila assonnata raggiungeva un altro livello. Era in un certo senso adorabile. Per quanto fossi tentata di lasciarla dormire in quel momento, sarebbe probabilmente finita in un sacco di guai se non fosse tornata subito nella sua suite.

- "Camila, si sta facendo tardi. I tuoi genitori si chiederanno dove tu possa essere finita" dissi a bassa voce nel suo orecchio.

- "Lasciali preoccuparsi" sospirò in risposta con la voce assonnata. Sentii le sue morbide labbra sfiorare il mio collo mentre parlava. La mia mente automaticamente iniziò a chiedersi come mi sarei sentita ad avere Camila che mi baciava il collo, il semplice pensiero mi provocò dei brividi lungo la spina dorsale.

Mi ricomposi e provai un approccio diverso "Se non torni probabilmente loro non si fideranno di te di nuovo e sarà la fine delle nottate come questa."

Questo sembrò funzionare. La ragazza più piccola si lamentò e iniziò a stiracchiare le sue piccole braccia. Alla fine aprì gli occhi e si allontanò per guardarmi. Nella stanza c'era quasi il buio pesto, l'unica fonte di luce proveniva dalla TV ancora accesa. Riuscivo appena ad individuare i lineamenti del viso di Camila.

Mi mossi timidamente sotto Camila. La posizione nella quale ci trovavamo improvvisamente mi sembrò molto più intima di quanto non lo fosse mentre Camila dormiva, per non menzionare il fatto che la maggior parte del mio corpo era completamente intorpidito dalla mancanza di circolazione del mio sangue.

- "Per quanto mi piaccia, non sento più il braccio, ti dovrai muovere" dissi. Senza rispondere la ragazza più piccola si liberò lentamente da me e si distese sul suo fianco così che fossimo faccia a faccia, i nostri occhi finalmente con la possibilità di riconnettersi.