Capitolo 19

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Giorno 14 di Crociera (Lauren's POV) – Limassol, Cipro

"Quindi questi sono i nervi che si sentono al primo appuntamento" pensai mentre fissavo la tazza del water sotto di me per la seconda volta nell'ultima ora. Non avevo vomitato, ma di sicuro mi sentivo come se stessi per farlo. Non capivo, avevo avuto un sacco di appuntamenti nel passato, ma non mi avevano mai fatto sentire così. Non capivo nemmeno per cosa fossi in ansia, tutte le normali ragioni per cui qualcuno potesse essere nervoso prima di un appuntamento non si applicavano a me e Camila. Sapevo che non sarebbe stato imbarazzante perché non finivamo mai gli argomenti di cui parlare e non dovevo preoccuparmi che non mi piacesse, entrambe avevamo già chiarito i nostri sentimenti molto chiaramente. Forse era quello il problema. Stavamo avendo il nostro primo appuntamento quando le cose erano già così serie tra di noi, il che rendeva l'aspettativa per quella sera molto più alta. Sentivo come se ci fosse molto di più in ballo di un appuntamento normale in cui si testano le acque e si conosce qualcuno.

Una serie di domande mi passavano per la testa alla velocità della luce. Camila era così nervosa? Dove aveva intenzione di portarmi? Avremmo lasciato la nave? Come avremmo fatto a fare in modo di non essere beccate insieme? Cosa avrebbe indossato? A pensarci bene, che cazzo avrei indossato io? Alla fine cedetti alla tentazione e tirai fuori il mio telefono dalla tasca posteriore e cercai di comporre un messaggio che non suonasse come se stessi completamente dando di matto.

LAUREN | 20:26 "Cosa facciamo stasera? Voglio sapere.... Ti prego!"

Pochi istanti dopo l'invio del messaggio, tre puntini apparvero sullo schermo del mio telefono facendomi capire che stava già digitando una risposta, anche se non durarono a lungo.

CAMILA | 20:26 "Nope"

Feci un sospiro, avrei dovuto sapere che non avrebbe ceduto così facilmente, ma non ero pronta ad arrendermi.

LAUREN | 20:26 "Piccolaaaa :("

CAMILA | 20:27 "Puoi dirmi "piccola" tutte le volte che vuoi. Non ti dirò nada."

LAUREN | 20:27 "Come faccio a sapere cosa indossare se non mi dici cosa faremo?"

CAMILA | 20:28 "Indossa quello che con cui ti senti bene, sei sempre bellissima. Baci"

Il malessere che provavo nello stomaco improvvisamente si trasformò in farfalle mentre il sorriso più smielato si faceva strada sul mio viso. Non ero mai stata la migliore a ricevere complimenti e in passato di solito mi affidavo al sarcasmo per fronteggiare quel tipo di situazioni. Tuttavia, in quel momento nessuna delle mie solite risposte sarcastiche sembrava andare bene, non per Camila. Senza davvero bisogno di pensarci, le mie dita digitarono una breve risposta e cliccai invio.

LAUREN | 20:28 "Ti amo."

Eccole lì. Le due parole che onestamente pensavo che non sarei mai stata in grado di dire e sentire veramente, ma in quel momento erano uscite così naturalmente in quello schermo esattamente come avevano fatto dalla mia lingua quando le avevo dette per la prima volta la sera prima.

Non dovetti aspettare molto per ricevere una risposta.

CAMILA | 20:29 "Ti amo anch'io. Wow, scriverlo suona davvero bene. Torna al lavoro, ci vediamo più tardi. Baci."

CAMILA | 20:29 "P.S non mangiare al lavoro. L'appuntamento può o non può coinvolgere cibo ad un certo punto... ma questo è tutto quello che riceverai da me."

Uscii dal bagno sorridendo al telefono.

- "Con chi stai messaggiando? O è una domanda stupida?" Una voce inaspettata mi fece risaltare per la paura.

Lifeboat Lighthouse (Traduzione Ita Camren)Where stories live. Discover now