Capitolo 11

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La nave era ancora piena di persone ma più mi facevo strada verso il nostro posto segreto sul ponte più alto, più il numero cominciava a diminuire. Non c'era alcun motivo per il quale le persone dovessero stare in quel punto della nave a quell'ora. Tutto lì era chiuso, non c'era nulla da vedere o fare e a malapena trovavi qualche luce accesa. Mancò poco prima che vedessi la sagoma di Lauren nell'oscurità. Era seduta per terra vicino alle ringhiere con le gambe a penzoloni e i suoi capelli che svolazzavano nella fredda brezza marina che spesso travolgeva la nave di notte. La osservai per un attimo mentre lei guardava lontano, chiaramente assorta nei suoi pensieri, sembrava misteriosa anche quando non ci provava. Iniziai a camminare verso di lei il più furtivamente possibile cercando di coglierla di sorpresa. Ero solo a qualche passo di distanza quando feci un veloce balzo in avanti verso di lei, circondandola con le braccia per coprirle gli occhi.

Con mia delusione lei non ebbe la minima reazione.

- "Hey tu" ridacchiò.

- "Perchè non ti sei spaventata? Avrei potuto essere chiunque!" Sospirai, infastidita per il fatto che non fossi per nulla riuscita a spaventare la ragazza più grande.

- "Riconosco il tuo profumo. In più, ti ho sentita camminare dietro di me, saresti un ninja terribile."

- "Ugh, non sei divertente" dissi lasciandomi cadere a fianco della ragazza dagli occhi verdi, feci penzolare le mie gambe facendole dondolare vicino alle sue "Che stavi facendo?" chiesi.

- "Guardavo solo le persone" rispose malinconicamente Lauren.

Guardai giù seguendo il suo sguardo, si riusciva a vedere le persone sul ponte di sotto da lassù ma nessuno di loro sembrava guardare in alto, probabilmente era troppo buio per loro per vederci.

- "A volte gioco ad un piccolo gioco dove invento finti scenari divertenti nella mia mente riguardo a cosa le persone stanno dicendo" disse Lauren dal nulla.

Lasciai scappare una risata, suonava esattamente come una cosa che avrei fatto io.

- "So che è un po' stupido" aggiunse timidamente.

- "In realtà no. Io invece faccio questa cosa dove scelgo persone casualmente e decido a quale animale assomigliano" ammisi nel tentativo di diminuire il suo imbarazzo.

- "Sembra esilarante" ribatté Lauren divertita prima di girarsi per analizzare le persone sotto di noi di nuovo "Che animale è lei?" chiese indicando la signora che stava nel frattempo analizzando una panchina, cercando chiaramente di capire se fosse abbastanza pulita per lei per sedersi sopra.

Aveva una faccia abbastanza allungata, una permanente fuori moda e indossava una giacca lilla apparentemente molto costosa.

- "Un barboncino, decisamente un barboncino" affermai io.

- "Oh mio dio, hai ragione!" disse Lauren ridendo.

Rimanemmo sedute in silenzio di nuovo continuando a guardare l'attività sotto di noi. Avevo pensato a baciare Lauren tutto il giorno, ma ora che eravamo lassù sedute all'aria aperta non sembrava l'idea più intelligente. Decisi diversamente e posai invece la mia mano delicatamente sulla sua. Sembrò prenderla di sorpresa molto di più del mio tentativo precedente di spaventarla. Guardò in basso verso le nostre mani per qualche secondo prima di girare la sua mano sotto la mia per intrecciare le nostre dita, lasciando che il suo pollice accarezzasse il lato della mia mano. Cercai di non farne una questione di stato ma internamente stavo gridando. Eravamo state molto più intime di quello quindi non ero sicura del perché un gesto così piccolo significasse così tanto per me.

- "Allora...che è successo con i tuoi genitori? Quanto siamo fottute in una scala da 1 a 10?" disse Lauren dopo un po', ricordandomi del perché io fossi andata lì.

Lifeboat Lighthouse (Traduzione Ita Camren)Where stories live. Discover now