XL. A sanguine Cereris duco principium

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Mess non riusciva a distogliere lo sguardo da Old Tom: cercava l'ombra del tradimento nei lineamenti marcati, o un lampo rapace nelle iridi scure

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Mess non riusciva a distogliere lo sguardo da Old Tom: cercava l'ombra del tradimento nei lineamenti marcati, o un lampo rapace nelle iridi scure. Ma le labbra del cuoco erano arricciate nel suo solito, paziente sorriso e i suoi occhi parevano sinceri anche mentre conversava sottovoce in latino con i quattro incappucciati che li stavano conducendo chissà dove.
Non c'era stato bisogno di parole per spronarli a inoltrarsi nella macchia di pini che sorgeva alle porte di Kiev, ma il silenzio che era caduto sulla compagnia – rotto solo dallo scricchiolio della neve sotto le suole degli stivali – pesava quanto un macigno.
L'attenzione della ragazza scivolò in modo quasi inconsapevole su Lyon, che pure fissava la schiena di Old Tom davanti a lui: era evidente che si stesse sforzando per non reagire violentemente, forse trattenuto dalle strane armi che gli sconosciuti portavano sottobraccio.

Sembravano fucili, ma Mess aveva dato un'occhiata ai proiettili che sparavano quando aveva aiutato Smokey a rialzarsi: non erano pallottole, bensì piccoli dischetti di ferro connessi a sottili fili di rame. Li aveva soppesati sul palmo della mano per qualche istante, poi li aveva visti schizzare via e si era lasciata sfuggire un verso spaventato: aveva poi capito che le cordicelle erano ancora connesse all'arma che le aveva sparate e che azionando una manovella posta sul calcio del fucile uno degli incappucciati le aveva recuperate e infilate di nuovo nella canna.
Il sentiero terminò all'improvviso contro una parete di roccia. Di fronte a loro si apriva uno stretto passaggio, niente più che una fenditura naturale allargata dalla mano dell'uomo, che aveva anche inciso un motto sopra l'ingresso della galleria.

«A sanguine Cereris duco principium... Come se tutto questo non fosse già abbastanza assurdo!» borbottò la ragazza tra sé e sé.

«È una preghiera?» domandò Bart, ansioso.

«In un certo senso... Ma non è rivolta al nostro Dio» mormorò Mess, inquieta.

"Chi avrebbe mai immaginato che le lezioni di latino e greco con miss Campbell si sarebbero rivelate così utili?"

I quattro figuri e Old Tom si erano già infilati nell'apertura quando Lyon si piazzò a braccia incrociate sulla porta.
«Nessuno di noi farà un passo in più finché non ci avrai dato delle spiegazioni!» tuonò.

Mess non l'aveva mai visto così furioso, neanche quando aveva affrontato Sylvia Bouyer a bordo dell'Argon: avrebbe voluto accostarglisi, consolarlo, ben sapendo cosa significasse per lui quel tradimento, ma con una punta di vergogna ammise di aver paura della sua posa contratta, simile a quella di un leone in procinto di attaccare.

Old Tom non parve far caso alla minaccia sottesa nell'atteggiamento del capitano:
«Avrai le spiegazioni che vuoi e meriti, ma non qui. Non è sicuro.»

«Avete ragione: entrare in una caverna con degli uomini che hanno tentato di uccidermi pare una scelta molto più sensata!»

«Nessuno ha mai avuto intenzione di farvi del male, Ventadour.»

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