Capitolo 25: Haven

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Haven

17 Dicembre 2017

Il Natale è dappertutto; dovunque mi giri, chiunque incontri, lui è sempre lì, nell'aria, a ricordarmi che la felicità esiste.

Sono io che non so trattenerla a me.

« Non riesco ancora a crederci. » Beverly ha lo sguardo fisso su Avalon, a qualche metro di distanza da noi.

Siamo vicine ai nostri armadietti, ed io mi sono abbandonata contro di essi, con le braccia incrociate al petto e l'attenzione rivolta dalla parte opposta a quella di Avalon. Non credo di riuscire a guardare ancora per molto, la scena pietosa in cui Bradley Hamilton, della squadra di football, abbraccia quella che fino a qualche settimana fa, era una ragazza che baciava me.

« Smettila di ripetermelo, Bev. Per favore! » la rimprovero, per poi scostarmi dall'armadietto e dare completamente le spalle al gruppo caotico formato da Avalon e Bradley.

Beverly mi segue, ma non sembra volersi arrendere.

« Sul serio, amica mia! Te l'avrò già detto un sacco di volte, ma non credo che ti sia entrato bene nella testa. Stava per dirti che era innamorata di te, e tu te la sei fatta scappare! Onestamente? È assurdo. Le sei stata dietro cosi tanto tempo ... »

La interrompo, prima che possa proseguire con frasi che ho già ascoltato una cinquantina di volte, in questi dieci giorni.

« Lo so , lo so. Non c'è bisogno di ricordarmelo ogni volta. Non posso tornare indietro nel tempo, ne tanto meno posso fare qualcosa per risolvere la situazione! »

Beverly mi afferra un braccio e mi scuote.

« Perchè dici cosi?! Da quanto tempo non vi scrivete? Perchè non la inviti al ballo? O perchè non ti presenti a casa sua e le spieghi tutto? »

« Bev, non è facile come pensi! Non ci scriviamo ne ci parliamo da quel giorno. Non ha senso che ora mi rifaccia viva dopo questo lungo silenzio. Siamo come due estranee, e a lei sembra andar bene cosi! »

Alla mia risposta, Beverly scoppia in una risata nervosa. Sbatte le mani l'una contro l'altra, come se stesse pregando e poi guarda le proprie scarpe, mentre camminiamo l'una di fianco all'altra.

« Cosa pretendi, Haven? Ti ha scoperta a pomiciare con Lexi dopo un pomeriggio passato insieme. Ti ha addirrittura regalato dei vestiti! Andiamo, io non lo avrei mai fatto ad una persona che non è neanche la mia ragazza! E poi, voglio davvero capire cosa ci hai trovato in Lexi, e perchè ci sei andata! »

Sbuffo annoiata. Sono stufa di ripeterle le solite cose, anche se so che lo fa per il mio bene.

« Non ci ho trovato nulla, Bev! Mi aveva fatta arrabbiare, mentre l'accompagnavo a casa. Quei suoi atteggiamenti infantili... io proprio non li reggo! Mi sembra di avere a che fare con una bambina di due anni! Lexi era soltanto un modo per ... scaricare la rabbia. »

Beverly sospira, e ci ritroviamo in mensa, dove sediamo al nostro solito tavolo. Lexi io ed io siamo rimaste le compagne di sempre. A lei non interessa nulla, è fatta cosi.

Anche se Beverly afferma che abbia una cotta per me, ma io non ci credo. Vuole soltanto scoparmi, e non essendoci mai riuscita, non si arrende facilmente.

Quando siedo al mio solito posto, scopro con mio enorme dispiacere, che Avalon e Bradley ci hanno imitato, ed ora lei è vicina al tavolo della squadra di football.

Non sono abituata a vederla in certi ambienti.

Da cinque anni a questa parte, ha sempre seduto assieme ad Amber ad un tavolo accanto alla finestra, escludendosi dal resto del mondo e comportandosi come una principessina.

Violet Where stories live. Discover now