Capitolo 36: Haven

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Haven

7 Gennaio 2018

Sono felice come non lo sono stata mai nella mia vita.

Ogni cosa sembra aver preso la giusta piega, tutto sembra finalmente in ordine e ben incasellato.

Avalon, il sesso magnifico insieme a lei, gli allenamenti di basket ricominciati con una giusta carica, persino Beverly con la sua ragazza, con cui abbiamo cominciato ad uscire, in queste sere. Siamo quattro svitate, anche se l'una diversa dall'altra. Sono felice che Avalon e Beverly riescano ad andare d'accordo, anche se all'inizio avevo forti presentimenti. Entrambe hanno capito che mettere una pietra sopra a quello che è successo, è l'unico modo per andare avanti e per ricominciare da zero.

E poi c'è il fatto che quest'estate potrei partire per Los Angeles. Ho telefonato ad Harry, l'altro giorno; il mio caro fratellone californiano. Quando ho detto lui della possibilità di poterlo raggiungere e di giocare per un college cosi importante, mi ha fischiato forte nell'orecchio e si è affermato entusiasta di questa nuova avventura. Anche se quando mi ha chiesto della reazione di mamma e papà, non ho saputo rispondergli. E lui ha capito il mio silenzio.

' Pensa solo a te stessa, sorellina. '

Mi ha detto, con un filo di voce sconsolato. Ed in quel momento ho avvertito la sua mancanza come non mi capitava da tempo.

' è quello che faccio sempre. '

Gli ho risposto io, con altrettanta tristezza nella voce.

In realtà non ho ancora riferito loro nulla. Ma ho intenzione di creare la giusta atmosfera, magari presentando loro Avalon come una mia 'semplice amica'. Magari crederanno che la sua femminilità servirà a farmi tornare sulla retta via.

Quando in realtà la sua femminilità mi eccita da morire. E mi fa venire voglia di essere il più rude possibile.

L'altro problema grave, sarà la lontananza con Avalon. Frequenterà Yale, a New York. E l'unico modo per raggiungerla, sarà quello di salire su un aereo e di affrontare delle ore di viaggio. E se io sarò cosi impegnata, non potrò farlo sempre. Cosi come immagino non riuscirà a farlo lei.

E poi, dove troverei mai i soldi per pagare il biglietto?

Certo dovrò cercare un lavoretto part-time.

Quando l'altro giorno, ho avuto il colloquio col preside dell'università, tramite skype, mi ha riferito che le tasse del primo anno accademico sono già state coperte.

Avalon è rimasta chiusa in bagno per tutta la durata della chiamata. E quando l'ho raggiunta per ringraziarla, stava già piangendo di gioia. L'ho baciata come non avevo fatto mai.

Perchè non solo mi aveva pagato le rette, non solo aveva fatto in modo di farmi assumere senza farmi fare degli stupidi test o senza farmi conoscere dagli allenatori delle squadre, ma mi stava salvando la vita. Stava realizzando i miei sogni; ora stava a me proseguire sulla strada del successo. Tirare fuori le unghia e farmi valere. Lei mi aveva spalancato i cancelli, mi stava facendo vedere la luce.

Lei è tutto quello che non avrei mai potuto avere.

È per questo che la amo cosi tanto. Senza di lei sarei ancora il nulla; non avrei questi sentimenti cosi forti e intensi da spaccarmi lo stomaco. Non sarei cosi felice. Ma è anche per questo, che a scuola non possiamo comportarci come vorremmo.

Non tutti sanno della nostra relazione, e lei ha paura che i suoi possano scoprirlo. Anche se dormo quasi tutte le sere nel suo letto.

Dormire non è il termine adatto, ma cerco ogni volta di essere il più silenziosa possibile. Anche se in certi momenti vorrei davvero fregarmene e spaccare tutto.

Violet Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora