Capitolo 18: Haven

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Haven

3 Dicembre 2017

Di solito quando metto su un film horror, me ne sto li, attenta ad ogni scena, senza perdermi neanche un particolare.

Imparo subito le battute a memoria, e poi mi diverto ad utilizzarle nella vita di tutti i giorni.

Ma oggi non è andata cosi, anche se Nightmare lo conosco talmente bene che potrei scriverci un libro.

Oggi c'è Avalon, qui sul mio letto, sulle mie lenzuola, tra i miei cuscini.

Mentirei se dicessi che non l'ho invitata a casa per questo motivo.

Mi è sfuggita di mano la situazione, e mi è mancata cosi tanto in questi giorni, che voglio passare il resto della serata addosso a lei, se solo accetterà di restare qui un altro pò. Con l'arrivo di mia madre si è raggomitolata sul suo lato, e sebbene i suoi occhi siano fissi sullo schermo, so benissimo che non sta capendo nulla, perchè altrimenti si sarebbe coperta gli occhi più di una volta, mentre Freddy fa a pezzi la gente.

Le nostre mani sono ancora intrecciate, al di sotto delle coperte, come se volessimo nasconderle al mondo.

Sfioro il palmo della sua col mio pollice, e lei si lascia andare, chiudendo gli occhi. Ma penso che voglia soltanto ritagliarsi due momenti per sè, forse ripensando a quello che è successo. Ed io improvvisamente, non ho più voglia di guardare il film.

Spengo il pc e lei non se ne accorge neanche; in punta di piedi mi avvio verso la porta per chiuderla a chiave. Se mia madre entrasse e vedesse una come Avalon distesa sul mio letto darebbe di matto.

' Cosa ci fa una Green in casa nostra? '

Già me la vedo che urla disperata. Per questo evito i danni. E non solo per questo.

Apre gli occhi quando torno sul letto, gattonando verso di lei.

Raccoglie le gambe al petto, sperando di difendersi, ma io l'afferro per le caviglie e l'attiro verso di me, incastrandomi tra le sue cosce, e lasciando aderire il mio corpo al suo.

Faccia a faccia, petto contro petto, fianchi contro fianchi.

Ci completiamo come due pezzi di un puzzle.

La sento tremare quando le infilo le mani sotto al maglione, per ripetere la stessa scena di poco fa.

Voglio rivederla senza nulla addosso, voglio assaporare la sua pelle proteggerla dal freddo con i miei baci.

« Haven ... » mormora lentamente, guardandomi con i suoi occhi ambrati spalancati.

Mi chino verso il suo collo e sfrego la punta del naso su di esso, per poi toccarle i fianchi, poi le cosce. E in un unico gesto portarle attorno al mio bacino e spingendomi piano su di lei.

« Mmh? » rispondo, senza in realtà voler dire nulla. Lascio una scia con la lingua, dalla base al collo arrivando fino all'orecchio, dove afferro il lobo tra i denti e comincio a succhiarlo lentamente. Lei si abbandona in un ansimo che mi fa venire voglia di strapparle tutti i vestiti di dosso.

« Perchè hai chiuso la porta a chiave? » mi domanda, inciampando tra un sospiro e l'altro.

I suoi fianchi si sollevano verso i miei, e in risposta li afferro, conficcando i polpastrelli nella carne e le vado incontro, facendo cigolare il letto.

Violet Where stories live. Discover now