Capitolo 2: Avalon

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Avalon

31 Ottobre 2017

« Avie! Sei perfetta! » Amber mi sorride attraverso lo specchio.
Un sorriso incantevole incorniciato da un rossetto rosso.
I suoi capelli biondi sono sciolti sulle spalle, ed il cerchietto da diavoletta completa il tutto.

Si accarezza i boccoli morbidi, mentre io do una seconda passata al mio di rossetto, che diversamente dal suo, è fuscia.

Non uso mai il rosso; mia madre dice che il rosa mi dona più di qualsiasi altro colore.
Il rosa perfezione, come mi disse una volta, quando mi scoprì a provare i suoi trucchi, non rosso adulterio.

Amber però non ha problemi, a lei le sta da incanto.

I nostri costumi non c'entrano nulla insieme, ma il mio mi era piaciuto talmente tanto, che ho voluto subito acquistarlo, senza farmi troppi problemi.

È una felpa con la zip, una metà rossa l'altra blu, cosi come il pantaloncino lucido, accompagnato da calze a rete nere.
Harley Quinn è un po' come me; pazza e psicopatica. Proprio come il sorriso che sto sfoggiando davanti al mio specchio.

E a dirla tutta, anche io mi innamorerei di uno squilibrato come Joker.

Semplicemente non lo ammetterò mai ad alta voce, e non davanti a tutti.

Se lasciassi venir fuori questo lato oscuro di me, sarebbe la fine.

Sistemo i miei due codini e finalmente mi dichiaro pronta per questa serata.

Per tutto il tragitto in auto, Amber non ha fatto altro che parlare di quanto Ethan sia sexy con il suo travestimento da vampiro.

Per me è soltanto un cretino con un paio di denti finti infilati in bocca. Eppure le do ragione, e la lascio sfogare.

Dopotutto è la mia migliore amica, non voglio che soffra. Ed Ethan è il classico ragazzo da cui bisognerebbe stare lontane. Ma come dice quel detto popolare ...l'amore è cieco, no?

Non che Amber sia stupida, anche se a volte ho il forte dubbio che sia cosi, ma è talmente accecata dal sentimento che nutre nei confronti di quell'ammasso di muscoli, da non rendersi conto di quanto lui sia in realtà un pallone gonfiato.
In tutti i sensi.
È un arrogante e perverso idiota, senza cervello.
Credo che non sappia neanche quanto faccia due più due.

Lui ad esempio, è uno dei tanti motivi per cui mi tengo lontana dalla squadra di football.

Non ho mai avuto interesse per nessuno di loro, e non ho nessuna intenzione di averne mai a che fare.

Ma questa sera ho dovuto fare uno strappo alla regola, e questo soltanto per Amber, perché le voglio davvero bene.

Per prima cosa ho dovuto mentire a mia madre sulla nostra destinazione di questa sera. Se avesse saputo che eravamo dirette alla villa di Nick Abramas, mi avrebbe proibito di metter piede fuori di casa.
Per cui ho dovuto inventare una festa in un locale qui vicino, frequentato dai rampolli privilegiati del quartiere.

Ho ereditato da lei il disgusto verso gli sportivi. Ed è una di cosa di cui va fiera.

Sarebbe stata una delusione per lei, la mia scelta di stasera.

Una volta arrivate nel grande giardino della villa di Nick, troviamo subito parcheggio.

Amber si aggiusta la scollatura, tirandosi il vestitino rosso sempre più giù. Le lancio un'occhiata di disapprovazione.

Non c'è bisogno di atteggiarsi da cattiva ragazza per fare colpo su una testa di cazzo come Ethan, ma per lei le sue tette sono un punto di forza. E mentre io ho optato per un travestimento sexy, ma allo stesso tempo abbastanza casto, lei ha cercato di mettere in mostra quanta più pelle possibile.

Violet Where stories live. Discover now