Capitolo 6: Avalon

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Avalon

7 Novembre 2017

È stata una delle serate peggiori della mia vita. E sono più che felice di essere tornata a casa sana e salva.

Ho corso su per le scale che portano al piano superiore, e mi sono rintanata in camera, accendendo la lampada sul comodino e chiudendo la porta a chiave.

La prima cosa che faccio, è osservare il mio riflesso nello specchio del mio bagno personale.

Non sembro quasi più io; le guance rosse dal freddo, gli occhi lucidi e le labbra screpolate. Come una stupida, prima di uscire, ho dimenticato di mettere il balsamo alla vaniglia, ed ora questi taglietti sulle labbra sono la conseguenza delle mie stupide dimenticanze.

Per non parlare della giacca nera sportiva che indosso sopra i miei abiti.
Stona moltissimo con la collana di perle e col cardigan lilla allacciato fino al primo bottone.

Eppure non posso negare che mi doni; mi piace la lucidità del tessuto, il contrasto con la mia pelle chiara.
Sembro una cattiva ragazza, quella che frequenta posti e gente sbagliata, che finisce per fare cazzate ogni due per tre.
Proprio come Haven.

Se solo mi vedesse mia madre.
Oh, ci sarebbe da ridere.

Ritorno in camera e mi getto sul letto, guardando il soffitto.
Non so perchè sia andata in quel posto; avrei dovuto immaginare che non potevo fidarmi di una come Lexi.
Sono stata soltanto una stupida a credere di poter sistemare tutto.

E se invece Haven fosse lì per quel motivo e mi avesse mentito?
Se anche lei si stava semplicemente prendendo gioco di me?

Non mi avrebbe difesa.
Non avrebbe tirato quel pugno.
Dio, ma quanta potenza ci ha messo? È davvero cosi forte?

Io non riuscirei neanche a tirare uno schiaffo decente, finirei per farmi male io stessa.

Sospiro, rotolandomi sul letto. Involontariamente il colletto della giacca finisce per coprirmi la faccia. È due taglie più grande della mia, ci sto praticamente navigando al suo interno.
Ed Haven non è neanche cosi robusta da poterci entrare. Forse le piace indossare cose larghe, perchè quello è il suo stile.

Il suo profumo mi invade le narici; è come se fosse qui, proprio addosso a me. Come se stessi perdendo il viso sul suo collo, tra i suoi capelli.

Rimangio subito tutto quello che ho pensato.

Cosa caspita fai, Avalon Green?
Stai dando di matto, per caso?

Sfilo rabbiosamente via la giacca, la tiro sulla poltrona e mi infilo sotto le coperte.

Voglio cancellare questa serata dalla mia vita, se possibile.
Voglio cancellare Haven dai miei pensieri, e mandare a monte tutte le vendette che mi ero premeditata.

Basta con questa situazione assurda. Ognuna deve tornare per la sua strada.
Prima d'ora lei mi ignorava ed io facevo altrettanto.

Tutto è cambiato da quella stupida festa di Halloween a cui non volevo neanche partecipare.

Sfrego le mani sugli occhi e mi costringo a dormire.

Domani cambierò le cose. Domani tornerò alla vita di sempre.

Ho passato l'intera notte in compagnia di incubi; Haven che mi urlava frasi sprezzanti, quel tipo che mi toccava il sedere, e poi ancora Haven che tirava pugni a chiunque provasse ad avvicinarsi a me.

Alle sette in punto, come d'abitudine, mi sono svegliata madida di sudore.

Ho fatto una doccia calda, cercando di spazzare via ogni traccia della sera precedente, con scarso successo, ovviamente. Ho nascosto le occhiaie evidenti con strati di fondotinta e cipria.

Violet Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora