Casa

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Welcome Home - Radical Face


"Casa è dove si trova il cuore."

- Plinio il Vecchio


𝓤na volta superato il grande cortile verde e colorato, molto curato, che si estendeva tutt'intorno all'immenso castello, Anne si trovò di fronte ad una maestosa porta in legno aperta completamente, con delle decorazioni antiche incise sopra, alta più di qualche metro, che sovrastava totalmente la sua figura esile e minuta.

La giovane maga si fermò un attimo a pensare, osservando l'altezza sbalorditiva del grande arco in pietra che ergeva dinanzi a lei, con il viso rivolto verso l'alto, e si chiese ingenuamente se avesse sbagliato ingresso e se magari da quella porta potessero entrare solo giganti e troll, date le enormi dimensioni.

Riportando lo sguardo alla sua altezza, però, si rese immediatamente conto che di creature del genere in quel cortile non ce n'era neanche l'ombra e che gruppi di studenti goffi e chiassosi stavano varcando euforicamente la soglia proprio in quel momento, spingendola a destra e sinistra, rischiando di farle perdere l'equilibrio.

Cercando di non farsi trasportare dal denso fiume di ragazzi, Anne saldò i piedi a terra e si guardò attentamente intorno, facendo scorrere lo sguardo su ogni persona presente attorno a lei, alla ricerca di qualcuno che le desse indicazioni sul da farsi.

La brezza leggera di fine estate le sfiorava i morbidi capelli, che alla vista parevano una lunga cascata di cioccolato fuso, in una danza delicata e armoniosa.

Le labbra schiuse si erano arrossate eccessivamente a causa dell'aria serale fresca e decisa e le due iridi blu erano perse tra la gente e concentrate, viaggiando fino a perdersi tra l'azzurro del cielo, che stava ormai diventando sempre più intenso con l'inoltrarsi della sera, e il verde smeraldo del prato a pochi passi da lei.

Indugiò qualche momento sull'enorme palla di fuoco aranciata che stava lasciando spazio alla sua amica della notte, la Luna, e posò delicatamente lo sguardo sui gabbiani che volavano insieme all'orizzonte leggeri come piume.

La giovane strega respirò a pieni polmoni, rilassando le spalle e sperando di sciogliere i nervi.

L'aria straordinariamente pura le solleticava il piccolo naso e scendeva giù fino ai polmoni, che sembravano quasi ardere a quella scia glaciale.

Proprio mentre stava espirando, cercando di rilassare un secondo la mente che sembrava esploderle, un lieve tocco sulla spalla sinistra la fece voltare improvvisamente, in un movimento così brusco che le fece quasi male al collo, iniziando a farle martellare la testa ancora più forte.

Alcune ciocche di capelli, dato il movimento netto del capo, le finirono sul viso, proprio fra le lunghe e folte ciglia che facevano da cornice ai grandi occhi da cerbiatta.

Impacciatamente e facendo attenzione a non farsi male, le accolse delicatamente tra le dita e le districò, adagiandole dietro l'orecchio.

Portò poi lo sguardo alla donna che aveva di fronte, alta pochi centimetri più di lei.

Questa aveva un grande cappello a punta nero che lasciava intravedere i capelli brizzolati raccolti in un'elegante acconciatura ed una veste del medesimo colore, così lunga da sfiorare il pavimento.

I grandi occhi azzurri dell'anziana signora scrutavano la giovane maga da sotto le ciglia, in un'espressione che se addolcita o seria quest'ultima non seppe dirlo.

«Signorina Evans, giusto?» Chiese la più grande, con una voce seria e professionale, accennandole un piccolo sorriso di benvenuto.

«Sì, Signora. Sono io.» Rispose tutto d'un fiato la più giovane, imbarazzata, con voce flebile e sottile.

Tempesta Di Ghiaccio | Draco MalfoyWhere stories live. Discover now