Veleno & Antidoto

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Lovely - Billie Eilish, Khalid


"Non c'era antidoto a salvarla da quel bacio avvelenato."

- Lucrezia Beha


𝓐nne varcò la soglia del dormitorio a passo lento e silenzioso, assicurandosi di emettere meno rumore possibile per evitare di svegliare le amiche che erano già cadute tra le braccia di Morfeo.

Hermione, infatti, aveva fatto ritorno da un bel pezzo dalla ronda notturna.

Questa, si era conclusa a mezza notte in punto, e la riccia era subito filata a letto.

Posando lo sguardo sull'amica, immersa nel buio totale, che dormiva profondamente con ciocche scompigliate di capelli bruni che le ricadevano disordinate sul volto coprendole quasi metà viso, la strega si chiese come mai non avesse nemmeno provato a cercarla o, almeno, a rintracciarla con un qualche incantesimo.

Sembrava essersi completamente dimenticata di lei e, parlando di Hermione Granger, era una cosa davvero molto insolita.

E se le fosse successo qualcosa? Come mai non aveva minimamente preso in considerazione quella possibilità?

Oh, ma in realtà qualcosa era successo.

La riccia era sempre la prima a notare quando le cose non andassero per il verso giusto, forse anche più della perspicace Ginny.

Ed infatti, in quel periodo, niente stava andando nel verso giusto.

Da quando la maga aveva messo piede ad Hogwarts, la sua vita era stata scombussolata all'istante.

Anne non aveva fatto altro che ripensare all'accaduto, di pochi minuti prima, con il giovane Draco, durante il lungo tragitto che aveva percorso, abbandonando la stanza delle Necessità tutta agitata, prendendo quasi a correre, per poi dirigersi dritta dritta verso la sala comune di Grifondoro.

Non si fermò a prendere fiato neanche una volta.

"Forse è ora che io vada a dormire" Gli aveva detto, balbettando nervosamente. O così ricordava.

Era troppo scossa per farci caso. Troppo scossa da quelle mille emozioni, così contrastanti da farle quasi male al petto.

Come se il cuore non si decidesse a che ritmo pomparle il sangue nelle vene e le fracassasse la gabbia toracica ad ogni battito che emetteva. Sempre più forte.

Quando il ragazzo si offrì di riaccompagnarla per poco non le cedettero le gambe. Si limitò a scuotere violentemente la testa, retrocedendo, rischiando persino di inciampare in uno scalino.

Lo lasciò lì, da solo e confuso, come faceva sempre d'altronde, ai piedi del grande muro bianco in pietra.

Non aveva mai provato sensazioni del genere con nessuno.

Nessuno l'aveva mai toccata in quel modo, così intimo e privato. Così delicato. Provarle per la prima volta con Draco la turbava terribilmente.

Prima di uscire, quella sera, si era ripromessa più volte di farsi valere e non lasciarsi zittire per nessuna ragione al mondo. Aveva giurato a se stessa che non avrebbe mai più permesso ad una serpe di dissuaderla.

Esperto com'era nel farlo però, lui ci era riuscito al meglio ancora una volta.

Le fauci avevano attecchito ben bene, fino in fondo, nelle ossa. Tra anima e carne. Proprio nel suo punto più debole: il cuore.

Tempesta Di Ghiaccio | Draco MalfoyWhere stories live. Discover now