Non siamo poi così diversi (2/2)

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O Children - Nick Cave & The Bad Seeds


𝓘 due maghi continuarono a camminare ininterrottamente mano nella mano attraverso i lunghi, bui e silenziosi corridoi di Hogwarts.

Gli unici rumori che risuonavano leggeri nell'aria erano i loro passi, quelli indecisi di lei e quelli sicuri di lui, e i loro respiri profondi.

Persino i ritratti sembravano non mostrare segni di vita.

Anne sentiva un forte nodo allo stomaco, che a malapena la lasciava respirare.

Non seppe dire se fossero farfalle che svolazzavano imperterrite o semplicemente ansia.

Ma una cosa la sapeva: la mano di lei sembrava bruciare a contatto con quella di lui, così tanto da farle aumentare smisuratamente il battito cardiaco.

Anche se voleva, Dio se lo voleva, non riusciva a tirarla via.

Forse perché cercava di evitare in tutti i modi di intraprendere una conversazione o forse perché, anche se non voleva ammetterlo, la faceva sentire protetta in un certo senso.

Il cuore sembrava volerle uscire dal petto, ma non fu quello ad arrestarsi questa volta.

Draco si era appena fermato ai piedi di un grande e spoglio muro in pietra, dinanzi a lei, dandole le spalle e tenendola ben stretta nella sua mano.

Dopo interminabili secondi di silenzio, la strega si fece coraggio e decise di parlare.

«Che cosa diavolo stai facendo, Malfoy?» Lo rimproverò, confusa e già stufa di quella ridicola situazione, prima di sbuffare leggermente.

Questo gli dette il profilo, senza muovere neanche di un centimetro il corpo alto e slanciato, che troneggiava su di lei.

Piantò di colpo i suoi occhi chiari in quelli blu della maga e sorrise piano, senza dire una parola.

Gli piaceva sorprenderla e, in più, abbassando lo sguardo, notò con grande piacere che Anne ancora non aveva ritirato la piccola mano da quella sua, grande e candida.

«Se adesso non mi dici cosa diamine stai facendo, potrei tirarti un pugno dritto sul naso!» Alzò lei di poco la voce, ma continuando a sussurrare per cercare di fare meno rumore possibile, infastidita da quel comportamento incredibilmente beffardo.

Sbatté improvvisamente un piede a terra, seccata, proprio come una bambina che vuole a tutti i costi farsi comprare un giocattolo dai genitori.

Draco osservò la scena divertito e, per evitare di scoppiare in una rumorosa risata che l'avrebbe fatta sicuramente arrabbiare di più, si leccò piano le labbra rosee mordendosi il labbro inferiore, per poi roteare la lingua all'interno della guancia, in modo da tenere la bocca impegnata.

Il comportamento innocente e pretenzioso di lei lo faceva letteralmente impazzire.

Se non si fosse trattenuto, probabilmente il desiderio di farle cose proibite avrebbe preso il sopravvento.

Cose che le Maledizioni senza Perdono, in confronto, non sarebbero state più tanto imperdonabili. Dovette a malincuore ricordarsi però, che non sarebbe mai successo un bel niente.

Lui era troppo incasinato per lei.

«Con quale mano? Quella libera... o quella con cui stai stringendo la mia?»

Il biondo non si trattenne dal pronunciare quelle parole con voce soave e divertita, alzando di poco un sopracciglio, provocando mille brividi sulla pelle della mora.

Tempesta Di Ghiaccio | Draco MalfoyDonde viven las historias. Descúbrelo ahora