Angelo caduto (1/2)

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"Bisogna somigliarsi un po' per comprendersi, ma bisogna essere un po' differenti per amarsi."

- Paul Géraldy


«𝓖inny è... è stupendo

La giovane Anne teneva la mano destra appoggiata delicatamente sulle labbra rosee, schiuse per la meraviglia.

La piccola Weasley, dopo aver indossato uno stupendo abito rosso con lo scollo a cuore tempestato di brillantini e un paio di scarpe con il tacco del medesimo colore, agitando un po' la bacchetta aveva impiegato solo qualche minuto per far comparire dinanzi allo sguardo attento delle due, proprio sopra il letto della mora, un bellissimo vestito da sera.

«Onestamente, devo dire che mi sono superata.» Annunciò fiera la rossa, con un enorme sorriso soddisfatto sul volto.

«Avanti, provalo!» Continuò poi, ansiosa di vederlo indosso all'amica.

La strega afferrò l'abito di raso tra le piccole mani e velocemente estrasse dai pantaloni del pigiama bianco perla la bacchetta.

Con un paio di parole e un colpo di questa la stoffa le si smaterializzò sul corpo minuto, provocando un "Oh" di stupore da parte di Ginny, che la guardava totalmente incantata.

Anne corse subito dinanzi al lungo specchio a figura intera, posto alla destra del suo letto, e non poté credere ai suoi occhi.

Il vestito verde smeraldo, lungo fino a metà coscia, le ricadeva morbido sulle curve femminili, valorizzando in particolar modo quella tra i fianchi e la vita e il seno modesto, donandole un aspetto di classe e sensuale.

L'elegante tessuto le disegnava perfettamente le cosce, fino a risalire aderente sul fondoschiena.

Lo scollo, profondo e indefinito, lasciava intravedere il reggiseno nero semplice.

«Quello mi sa che devi toglierlo.» Commentò ovvia la rossa, lasciandosi scappare una leggera risata divertita.

La mora arrossì visibilmente, per poi porre le mani dietro la schiena, liscia come seta, e sganciare il piccolo ferretto con un 'click'.

«E adesso... il pezzo forte

Con lo stesso incantesimo di prima, Ginny fece comparire ai piedi della giovane strega un paio di décolleté argentate, così alte da farla barcollare per un attimo.

I due cinturini, argentati anch'essi, si intrecciavano alle caviglie sottili della maga come due serpenti velenosi, pronti ad attaccare.

Prima che Anne potesse aprir bocca per ringraziare infinitamente l'amica, questa aggiunse sventolando velocemente le mani in aria. «Aspetta, aspetta. Non ho finito!»

Utilizzando una formula, questa volta diversa dalle altre, poco più lunga, la lunga cascata di capelli color cioccolato della mora cominciò a prendere forma, diventando di un mosso definito e morbido, al contrario di quello naturale che portava normalmente, disordinato e irregolare.

La rossa poi, corse vicino al suo grande baule e in pochi secondi estrasse un eye-liner, un mascara, un rossetto rosso e un blush, che ripose subito dopo ripensandoci, dato il colore già molto acceso naturalmente delle gote di Anne.

Qualche attimo e le due streghe erano pronte, belle come non mai. Sembravano quasi principesse che aspettavano solo di ricevere la propria corona.

«Non è un po' esagerato... Ginny?» Chiese la maga ansiosa, dopo essersi squadrata interamente per l'ultima volta.

«No, per niente. Ti avevo detto che saresti stata proprio come una serpe. Pansy morirà di invidia.»

Tempesta Di Ghiaccio | Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora