Serpe per una notte

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Ophelia - The Lumineers


"Se sei pronto a correre il rischio, la vita dall'altra parte è spettacolare."

- Grey's Anatomy


«𝓐nne, mi stai ascoltando?»

Fu una voce forte e improvvisa, che fece sussultare inevitabilmente la giovane strega, seguita da una leggera gomitata.

Ginny se ne stava seduta accanto ad Anne, intorno al grande tavolo di legno di Grifondoro nella Sala Grande, durante la colazione, intenta ad intrattenere un'interessante conversazione sulle imminenti selezioni della squadra di Quidditch con la mora.

Questa però, terribilmente assonnata, teneva la testa chinata sulla superficie dura e liscia tra le sottili braccia incrociate, con il viso immerso nei lunghi capelli ondulati.

Alzò piano il capo, facendo ricadere le ciocche ribelli sulle esili spalle.

Successivamente, racchiuse nella piccola mano quell'immensa cascata color cioccolato e la raccolse distrattamente in uno chignon, che di perfetto non aveva proprio nulla.

Ciuffi disordinati, infatti, le accarezzavano le gote rosate, donandole un'aria tenera e buffa allo stesso tempo.

«Uhm... sì, Ginny. Scusa. Non ho dormito un granché stanotte.» Balbettò confusa la maga stropicciandosi gli occhi stanchi, prima di lasciarsi scappare un profondo sbadiglio e inarcare leggermente la schiena, allungando le braccia indolenzite, in modo da sciogliere i muscoli.

Ed effettivamente era così.

La piccola Anne aveva passato almeno la metà della notte a ripassare argomenti ed incantesimi, per essere sicura di essere completamente pronta ad affrontare il suo primo giorno di lezioni.

Le bastò stendersi sul comodo letto del dormitorio sola con i suoi pensieri, la sera prima, per far riaffiorare l'ansia che la tormentava ormai da giorni.

Essendo appena arrivata ad Hogwarts non si faceva altro che parlare di lei e lo odiava. Odiava essere al centro dell'attenzione.

Proprio per questo, cercò di sfruttare tutte le carte a suo favore pur di fare una buona impressione agli insegnanti e, sicuramente, di evitare di fare figuracce davanti ai compagni.

Infatti, Hermione a cena le spiegò, attenta a non tralasciare nessun dettaglio, che i corsi non erano seguiti dalle singole Case, ma da due o tre Case insieme e, a volte, addirittura tutte e quattro. Ovviamente da ragazzi dello stesso anno.

«Ed io ti ringrazio per non avermi svegliata.» Esordì la rossa, lasciandosi scappare una piccola risata, che risuonò dolce nell'aria.

«Però ora devi mangiare qualcosa. Sembra che tu abbia appena affrontato una decina di Dissennatori, ed è solo il tuo secondo giorno!» La rimproverò, ora più seria, afferrando un paio di ciambelle alla crema e qualche biscotto al miele, che sapeva fossero i suoi preferiti, per poi scaraventarli con poca delicatezza sul piatto di Anne.

«Okay, okay. Ora mangio. Ma sappi che se continui a rinfilzarmi di cibo così, Dean Thomas non sarà l'unico pallone gonfiato seduto a questo tavolo. Puoi starne certa!» Esclamò la giovane strega trattenendosi dal non ridere, ansiosa di vedere la reazione dell'amica.

La piccola Weasley, dal canto suo, dopo aver rivolto una veloce occhiata all'ex fidanzato, si tinse di un rosso così intenso da far invidia ai colori della sua Casa.

Tempesta Di Ghiaccio | Draco MalfoyWhere stories live. Discover now