Non siamo poi così diversi (1/2)

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Swim - Chase Atlantic


"Allora cosa cerchi?"  "Non lo so. Forse niente, forse tutto. Magari adesso più che cercare, voglio vivere quello che mi capita."

- Fabio Volo


𝓔rano quasi giunte le dieci di sera ed era quindi ora, per Anne ed Hermione, di lasciare il dormitorio, al fine di poter effettuare insieme agli altri Prefetti la ronda notturna.

L'amica della giovane strega era davvero eccitata al pensiero di iniziare finalmente ad entrare nei panni di vero e proprio 'Caposcuola'.

Era dal suo primo anno ad Hogwarts che lo desiderava follemente.

Questa aveva passato tutta l'estate sui libri, come suo solito fare, forse persino più delle altre volte per quanto potesse essere possibile, in modo da riuscire ad ottenere il massimo dei voti ai test di ingresso.

Come in ogni cosa d'altronde, aveva avuto successo ed era al settimo cielo.

Era davvero la strega più brillante della sua età.

La mora invece, dal canto suo, era molto nervosa.

Sentiva in un certo senso di non esserne all'altezza e, soprattutto in quei giorni, avere una responsabilità del genere non faceva altro che riempirla di ansia fino alle punte dei capelli.

Si sentiva stanca dentro.

Non solo perché dedicava poche ore al sonno e troppe allo studio, ma era stanca di tutto.

L'euforia del suo arrivo ad Hogwarts, che era quasi come un sogno per lei, proprio come se vivesse in una favola, era stata spezzata in meno di due secondi da un'antipatica, immatura e viscida serpe che aveva evidenti problemi a gestire la rabbia.

Non era stato del tutto Malfoy a farla cadere in quel circolo vizioso, che le pareva senza fine, e lei lo sapeva. Insomma, appena conosceva il suo nome.

Il problema, però, era che inevitabilmente aveva contribuito a riaprire e far bruciare vecchie ferite del cuore, che erano ormai chiuse da tempo.

Era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.

Infatti, al dolore per la perdita dei genitori e la confusione per essersi appena trasferita in un luogo a lei totalmente sconosciuto, si era aggiunto il rimpianto di non aver dato ascolto a Fred e George quella mattina, il giorno della festa, quando l'avevano messa in guardia sul fatto che Draco non fosse mai stato un tipo raccomandabile e che era meglio non avvicinarsi a lui.

La maga avrebbe dovuto lasciare la Torre di Astronomia non appena lo vide quella notte, seduto da solo nell'angolino, tutto triste e disordinato, ma... così non fu.

Non dandogli retta e facendo di testa sua, si era fatta del male da sola.

Forse era stata troppo ingenua a credere che ci fosse del buono in una persona del genere. D'altronde, Anne cercava sempre di vedere la parte migliore di tutti.

Guardò attentamente il suo riflesso nel lungo specchio a figura intera, partendo dal basso, vicino le caviglie sottili, e salendo piano fino al viso delicato.

Appena incrociò i suoi occhi blu come il mare nel vetro spesso, fu come un fulmine a colpirla. Un fulmine che si riaccese, così, all'improvviso.

Perché doveva dare il diritto ad un'idiota donnaiolo, per di più uno sconosciuto, di ferirla in quel modo?

Ne valeva davvero la pena?

Tempesta Di Ghiaccio | Draco MalfoyOù les histoires vivent. Découvrez maintenant