Lo Specchio delle Emarb

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Another Story - Nicholas Hopper


"La differenza tra quello che desideriamo e ciò che temiamo è appena più spessa di una ciglia."

- Jay McInerney


«𝓝on ci credo ancora!»

Dinanzi all'entrata della sala comune di Grifondoro, c'era la voce della piccola Ginny a riecheggiare lungo le enormi scalinate in pietra racchiuse tra le quattro mura, sovrastando di gran lunga quelle dei compagni, che proprio in quel momento stavano facendo ritorno assieme a lei dal banchetto serale tenutosi in Sala Grande.

I numerosi ritratti affissi tutt'intorno si scambiavano veloci occhiate curiose e infastidite, mentre gli studenti salivano rumorosamente sino in cima.

«Beh, inizia a farlo. Durante la prossima settimana dovremo svolgere ben tre test. Se ancora non ti riprendi da questo, non riuscirai mai a concentrarti nello studio delle altre materie!»

Hermione scosse la testa divertita, mettendola in guardia, mentre superavano insieme l'ultimo scalino.

Il professor Lumacorno, quella mattina, aveva restituito ai ragazzi i test di Pozioni che avevano svolto qualche giorno prima e la rossa si era ritrovata stampata sotto al naso una grande 'B', tracciata in blu.

Il tempo passato con la riccia a discutere di semi e radici sembrava aver dato i suoi frutti e la maga non aveva fatto altro che parlarne con tutti per tutto il giorno, vantandosi scherzosamente della sua "Incredibile bravura".

La piccola Weasley roteò gli occhi divertita, dandole una leggera gomitata sul braccio sottile. «E dai, Mione! Non essere così drammatica.»

«A proposito... le mie orecchie non hanno ancora udito un "Grazie".» Enunciò ironicamente lei di rimando.

Ginny, senza farselo ripetere due volte, immerse un braccio nei suoi folti riccioli ribelli color nocciola e glie lo posò intorno alle spalle esili, stringendola forte ed affettuosamente al suo fianco mentre passavano attraverso la Signora Grassa, impegnata come sempre ad esercitarsi con quei suoi insulsi calici di finto vetro.

Fu uno scatto così improvviso, e il passaggio così stretto, che per un attimo le due rischiarono di piombare al suolo una sopra l'altra, davanti a tutti.

Probabilmente ci pensarono entrambe perché, una volta riacquistato l'equilibrio e rivolto uno sguardo all'altra per assicurarsi che fosse ancora in piedi, scoppiarono a ridere all'unisono in una fragorosa risata.

"Miseriaccia! Che matte." Gli pareva di aver sentito da dietro. Ron era stato a dirlo.

«Se dovessi ringraziarti per ogni cosa che fai per me, d'ora in poi dalla mia bocca uscirebbe solo quella parola!» Si giustificò la rossa divertita e consapevole che, infondo, fosse vero.

A sentire tutto quel casino farsi spazio improvvisamente nella sala comune, Anne sollevò curiosa gli occhi blu dalle pagine candide del libro che reggeva con le piccole mani.

Scosse leggermente il capo e dipinse un tenero sorriso sulle labbra rosee, quando si accorse che fossero soltanto le amiche.

Queste, adesso, si stavano dirigendo verso di lei, frastornate e con l'espressione in viso di chi ha appena inghiottito felicità.

«Hey! Prima sei scomparsa.» Enunciò Hermione. Il tono ancora sollevato a profumare di Primavera.

Anne infatti, quel pomeriggio, sembrava non averla vista nessuno.

Tempesta Di Ghiaccio | Draco MalfoyWhere stories live. Discover now