Una stupida illusione (1/2)

556 42 8
                                    

Feel Something - Jaymes Young


"Ci amavamo come si amano gli sbagli e le cose imperfette.
I miei angeli interagivano poco con i tuoi.
Ma i miei demoni si comprendevano perfettamente con i tuoi demoni."

- Fabrizio Caramagna


𝓝ella spaziosa sala comune di Serpeverde era presente già un gran caos, nonostante l'attesa festa fosse iniziata da appena una quindicina di minuti.

Ragazzi di ogni genere, età e Casa si scatenavano imperterriti nella grande pista che si era venuta a formare accanto ai comodi e graziosi divanetti.

Le luci colorate danzavano violente sulle dure mattonelle in pietra grigio scuro che contornavano la stanza, immerse nell'oscurità, come un'alta e impenetrabile barriera.

Il lungo ed elegante tavolo in legno di ciliegio, su cui serpeggiava il morbido lenzuolo verde smeraldo, era ancora una volta rinfilzato di bottiglie di ogni tipo e bicchieri di ogni forma e grandezza, pieni, semipieni e vuoti, segno che qualcuno avesse già cominciato a darci dentro con l'alcol.

Decine e decine di luminose e scoppiettanti scintille rosse volteggiavano piano tra la gente, raggruppandosi di tanto in tanto, formando innumerevoli piccoli cuoricini rossi, dato il 'Tema' della festa.

Le voci nella stanza erano talmente tante che si mescolavano confusionariamente tra di loro, creando un unico e forte insieme di suoni indistinguibili.

Certo... per quello che riusciva a penetrare l'orecchio. La musica spacca-timpani, infatti, lasciava ben poco da udire.

It started with the hayloft a-creakin'
Well, it just started in the hay
With his longjohns on, Pop went a-creeping
Out to the barn, up to the hay
Young lovers with their legs tied up in knots
Young lovers with their legs tied up in knots
With his long, tall gun, Pop went a-creeping
To blow their hay-loft dead heads straight off

Tra gli studenti che ballavano a più non posso, circondati dal fumo biancastro e dal profondo odore di erba, vi era il giovane Zabini, che si faceva strada a veloci bracciate tra la folla senza troppa fatica.

Questo, infatti, era probabilmente il ragazzo più alto e muscoloso presente quella notte e quindi non gli costò il minimo sforzo spostare studenti poco sobri e compagni impertinenti.

Proprio per questo motivo, e per i riflessi sempre pronti, era diventato da qualche tempo il capitano della squadra di Quidditch della sua Casa.

Nonostante la ronda di quella sera fosse stata annullata per permettere ai Prefetti e ai Capiscuola di riposare in vista dell'importante partita dell'indomani, Blaise non poteva di certo rinunciare a passare del tempo assieme alla bella e simpatica Ginny.

Il moro non aveva una metà precisa.

Cercava e cercava ancora, nell'elegante smoking nero che aderiva perfettamente ai lineamenti scolpiti del corpo, conferendogli un'aria seria ed elegante.

Ragazze alle sue spalle, a cui non prestava la minima attenzione, lo squadravano incantate nei loro vestitini striminziti, mentre questo si dirigeva verso l'ingresso con sguardo perso e concentrato.

Gli occhi erano socchiusi in due piccole fessure, intenti a mettere ben a fuoco le persone attorno a lui.

My daddy's got a gun
My daddy's got a gun
My daddy's got a gun
You better run
My daddy's got a gun
My daddy's got a gun
My daddy's got a gun
Ga-ga-ga-ga-ga

Tempesta Di Ghiaccio | Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora