Obbligo O Verità? (1/2)

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"Avevamo calcolato tutto tranne i sentimenti.
E i sentimenti si sa, fanno sempre saltare il banco."

- Downton Abbey


«𝓝on riesco ancora a capacitarmi del fatto che tu sia riuscita a convincermi.»

Anne, tra un sussulto strozzato e l'altro, se ne stava in piedi, di spalle al lungo specchio a figura intera posto accanto al suo letto e stringendone forte il bordo in legno scuro ogni volta che l'aria le pareva mozzarsi nei polmoni.

Ginny si trovava dinanzi a lei, strattonando di tanto in tanto, molto poco delicatamente, i morbidi nastri color cipria che si intrecciavano eleganti tra i fori anteriori del corsetto rosato che cingeva il petto della mora.

La strega non possedeva molti indumenti di quel genere e ad indossarli era ancora meno abituata.

Era solita nascondere le sue forme al di sotto di vestiti molto larghi, come felpe o abiti dai lineamenti morbidi, ed era enormemente contrariata ogni singola volta che la zia la costringeva a vestirsi di qualcosa che aderisse maggiormente alle proprie curve, in occasione di eventi un po' più formali del solito.

Ginny somigliava davvero tanto a Beth da questo punto di vista: entrambe volevano che la maga si mettesse in gioco.

Desideravano ardentemente che si mostrasse per quella che era, senza vergogna. Che mostrasse a tutti quanto fosse infinitamente bella e unica, sia dentro che fuori.

La rossa l'aveva già fatto in passato. Aveva acconciato Anne come una bellissima serpe. Ma questa volta era... diverso.

Questa volta Ginny la stava trasformando in una vera e propria principessa.

Voleva colorarla dei suoi colori. Voleva vestirla del suo carattere e della sua essenza.

Ma nonostante dal lavoro dell'amica le due stessero ricavando favolosi risultati... Anne sembrava non sentirsi al sicuro.

E non si sentiva al sicuro perché non c'era niente a riscaldarla... a farle da scudo. A coprire le cose sbagliate.

Si sentiva terribilmente esposta. Esposta in tutti i suoi difetti.

La scorsa volta, la felpa di Blaise, unita all'indescrivibile euforia provocata dall'arrivo ad Hogwarts, era sembrata una benedizione piombata dal cielo.

Era stata come un muro a separarla dal tremendo disagio che provava a trovarsi scoperta davanti a decine di ragazze e ragazzi.

Quella sera, però, non sarebbe ricapitato. Quella volta la strega avrebbe dovuto fare i conti da sola con una delle sue più grandi paure, senza alcun tipo di aiuto.

«Andiamo, Anne! Ti divertirai.»

La incoraggiò Ginny, tirando i lacci di seta con un ultimo e netto movimento, per poi serrarli in un piccolo e grazioso fiocco sulla parte superiore, al centro del petto chiaro.

«Se con noi venisse Hermione almeno sarei sicura al cento per cento di non rimanere da sola ad un certo punto della serata.» La punzecchiò Anne, trafiggendola con un'occhiataccia provocatoria, al ricordo di quella notte.

Tempesta Di Ghiaccio | Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora