Obbligo O Verità? (2/2)

610 41 22
                                    

all the good girls go to hell - Billie Eilish


«𝓐vanti, ragazzi. Sedetevi!»

Fu la voce entusiasta di Angelina, riuscita a sovrastare la forte musica che rimbombava nella stanza e le numerose voci presenti, a riscuotere Anne dal leggero stato di smarrimento in cui era caduta da qualche secondo ormai e Draco da quello di totale indifferenza che lo avvolgeva costantemente.

I due, una volta ripresi, si fecero piano strada tra le soffici poltrone color rubino sotto gli sguardi attenti degli amici, prendendo posto accanto a loro, senza rivolgersi nemmeno un'ultima occhiata fugace.

Proprio come se, qualche minuto prima, non fosse successo assolutamente nulla.

Proprio come se Draco non avesse rischiato di perdere il controllo e pestare Cedric a sangue. Farlo per gelosia.

Proprio come se Anne non fosse riuscita a calmarlo soltanto stringendogli la mano.

Proprio come se entrambi non avessero avvertito alcuna sensazione sigillata da quel tocco infernale. Alcun brivido. Alcun legame.

Se ne stavano in silenzio seduti di fronte due spigoli opposti del piccolo tavolino rettangolare in legno, colmo di bicchieri rovesciati e bottiglie di vetro semivuote, posizionato al centro dei divanetti disposti circolarmente.

Anne, incredibilmente tesa, alla destra di Ginny e Blaise.

Draco, estremamente annoiato, coricato su una poltrona singola a ginocchia divaricate.

Uguali dentro. Opposti fuori.

«Non è un gioco per bambini?» Azzardò improvvisamente Harry, aggrottando di poco le sopracciglia castane, non intendendosene molto neanche lui degli interessanti passatempi presenti a quei tipi di feste.

Mentre Blaise si limitò soltanto a scuotere il capo divertito, Pansy sganciò di colpo gli occhi color pece dalla bottiglia verdognola che faceva ciondolare pigramente dalla pallida mano destra, sollevando di poco un sopracciglio sotto la frangetta sbarazzina.

«Non come si gioca qui.»

Tono malizioso che le strisciò via dalla gola come un cobra pronto all'attacco.

Le gambe nude e magre penzolavano dal bracciolo destro, mentre la schiena se ne stava appoggiata contro l'altro in una posizione sicura e scomposta, come se a fare certe cose fosse più che abituata.

E quel piccolo particolare confortò un po' la strega, immersa nella sua innocenza più totale, dopo i continui discorsi delle amiche su come, in passato, avessero pregiudicato la ragazza erroneamente.

Non sarebbe potuto accadere niente di che....

... giusto?

Ma questa proprio non riusciva a non chiedersi cosa avesse in mente la piccola serpe. Che cosa intendesse con quella risposta.

Perché, per quanto avesse potuto possedere anche lei una parte di sé più cauta e docile, restava pur sempre Pansy Parkinson. La Pansy sfrontata, seducente e... esperta.

Esperta in cose che Anne non aveva mai immaginato di fare neanche nei suoi sogni più vivaci.

La scintilla a brillargli tra quelle due pozze color petrolio non prometteva niente di buono.

Alla maga era capitato qualche volta di prendere parte a giochi del genere, ma era davvero molto piccola. E allora, com'era possibile che fossero presenti ad una festa di quel tipo?

Tempesta Di Ghiaccio | Draco MalfoyWhere stories live. Discover now