3. Lgbtq+ rights.

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La scritta "lgbtq+ rights" era decisamente troppo grande, e troppo colorata, ma tutta la scuola era all'entrata ad osservarla stupita.
La preside e i professori erano di fronte ad essa cercando di parlare.
A Louis scappò un sorriso, guardando fiero la sua opera d'arte.
Anche Harry sorrise, ma dovette subito farlo sparire quando l'amica che aveva affianco lo osservò.

-Ragazzi, mantenete la calma!- cercò di urlare uno degli insegnanti, facendoli zittire lentamente.
-Okay, la scritta potrà anche avere un significato importante, ma siete impazziti? Di fronte la scuola? Se dite chi è stato non prenderemo alcun provvedimento.- annunciò la preside, con braccia incrociate e tono decisamente arrabbiato.
-Louis sei un pazzo.- sussurrò il biondino tinto di fianco a lui. -Tutto questo per un ragazzo?-
Corrugò la fronte.
-No, idiota, l'ho fatto per la mia comunità di froci.- continuò a parlare a bassa voce, mentre cercava di non sorridere.
-Sei impossibi...-
-Ragazzi, non so chi sia stato ma lo stimo davvero tanto.- Liam era appena arrivato dietro di loro, facendoli quasi spaventare quando mise le mani sulle spalle dei due.
-Già.- disse soltanto Louis, mentre guardava i ragazzi della scuola in cerca di qualcuno che sorrideva o dava segno di qualunque cosa.
-Okay, tornate subito in classe.- la dirigente scolastica sospirò, sapendo che non avrebbe mai ottenuto una risposta. -Nonostante tutto, la scritta rimarrà. È un significato importante, e anche se è stato un atto di vandalismo, è stato fatto un buon lavoro.-
Il più grande sussultò, sorpreso da quella affermazione.

E Harry ne fu davvero felice.

Piaciuto il graffito?
Non vedo l'ora di vedere la reazione di tutti domani!
Okay Ed, ma ti farò io la domanda per la curiosità. Inizierò con una semplice, quanti anni hai?
Sai, non voglio trovarmi con un ragazzino di quattordici anni a parlare.
La mia sfida... Beh non è poi una sfida, ma una cosa carina che un mio amico idiota mi ha fatto vedere su Instagram.
Ritaglia da riviste o stampa delle foto che descrivano come sei realmente.
Mi piacciono molto queste cose creative, quindi ti lascerò come esempio quello mio.

E nella pagina dietro, Louis aveva attaccato delle immagini. Erano sei rettangoli, divisi in tre righe e due colonne. Decise di mettere cose semplici: un pacco di sigarette, un arcobaleno, delle maglie adidas, un pallone, dei tatuaggi e in fine un immagine di un ragazzo che piangeva.
Insomma, 'un normale adolescente triste', pensò Louis.

Quando si recò da Gemma prima di andare a mensa, glielo consegnò felice e lei subito lo inserì nella borsa.
-Tomlinson, puoi iniziare a lavorare subito dopo mangiato, io consegnerò questo al ragazzo nel frattempo.-
-Grandioso, grazie!- lei lo guardò, notando che non se ne andava. -Quindi tu saresti la sorella di Styles?-
-Conosci Harry?- si sedette dietro il bancone, incrociando le braccia.
-Certo che conosco quell'idiota. Allora, com'è avere ogni giorno ragazze che vanno e vengono da casa tua?-
Lei inarcò un sopracciglio.
-Ma...!- fece per protestare, ma si zittì guardando dietro di lui.
Si voltò confuso, e vide il ragazzo venire contro di lui incazzato.
-Che cazzo fai a mia sorella, Tomlinson? Smettila di provarci con lei.-
-Rilassati coglione, le stavo chiedendo soltanto una cosa.- sospirò, ringraziando che non avesse visto il diario.
-Tranquillo Haz, non ci proverebbe mai con me.- le fece l'occhiolino, mentre Louis la fulminano con lo sguardo.
-Perchè non posso? Uff, volevo sfottere un po' quest'idiota.- borbottò, fingendosi offeso e guardando il fratello di lei negli occhi.
-Te ne vai?-
-Certo che me ne vado, ma non perché me l'hai detto tu.- gli fece il dito medio e iniziò ad uscire da lì. -A dopo ragazza!-

-William è venuto prima di lui a consegnarlo.-
-Louis l'ha visto?- probabilmente era l'unica volta che lo chiamava per nome, ma non ci fece tanto caso, impegnato ad aprire velocemente il diario.
Sorrise. -No, sta tranquillo.-
E così, Harry spese il pomeriggio a cercare foto che lo ricordassero, stando attento a non far capire chi fosse.

Dovette evitare di mettere foto di bandane o capellini, che usava praticamente sempre, perché avrebbe potuto intuirlo. Così anche lui ci mise un arcobaleno e i tatuaggi, e poi aggiunse le altre cose, attaccandole affianco alla pagina di William: erano degli stivali, dei capelli ricci, il colore blu e una falena.

Ciao William, sta tranquillo, ho diciott'anni, puoi escludere i quattordicenni dalla tua lista. Hai appena descritto ogni singolo ragazzo di scuola, lo sai vero? (Beh tranne per l'arcobaleno, però si). Come mai la foto del ragazzo triste? Tutto okay? :( Se vuoi parlarne ci sono!
Il graffito? Dire che l'ho amato sarebbe poco, sei stato un grande.
Passiamo alla prossima sfida, ti va?
Fai uno scherzo alla persona che odi.

Louis, per fortuna, ebbe il diario il pomeriggio stesso.
Gemma gli disse che era passato alla fine dell'ora di pranzo, quindi lui aveva fatto spallucce indifferente e lo aveva aperto.

Vorrei dirti perché sono un ragazzo triste, ma molti conoscono la mia storia e preferirei non parlarne.
Posso solo dirti che la mia vita ultimamente è peggiorata, e cerco di sembrare felice nonostante tutto.
Suppongo questa fosse la tua domanda, quindi possiamo anche andare avanti. Sta tranquillo per me. Stivali e capelli ricci? Anche tu hai descritto metà della nostra scuola, sono davvero curioso di vedere chi sei. Magari al campeggio lo scoprirò.
La sfida... Sinceramente non merita neanche la mia attenzione la persona in questione, e anche qui molti sanno che non ci vado d'accordo, quindi sarebbe difficile farla. Peccato, avrei tanto voluto farti un altra domanda.
Comunque sia... La tua sfida? Vai nell'ufficio della preside e metti qualcosa di divertente all'altoparlante. Ti posso assicurare che non sarò lì ad aspettarti uscire dall'ufficio o altro. Solo, ho voglia di divertirmi un po' in questa noiosa scuola.

E il dubbio di Louis rimase ancora Ed della squadra di calcio, un diciottenne dai capelli ricci e rossi.
E in caso non fosse quello il suo vero nome, beh iniziò solo ad escludere i ragazzi con i capelli lisci che non portavano stivali.

Spazio autrice
Spero vi piaccia uwu <3

The blue diary; Larry StylinsonWhere stories live. Discover now