9. I would like to do it again.

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Vorrei abbracciarti in questo momento. Grazie per ciò che hai scritto, mi hai migliorato l'umore, e sta tranquillo. Il film era bellissimo, e io troppo emotivo.
Grazie Ed.

Louis aveva deciso di scrivere un messaggio ad Edward prima di arrivare alla festa di Malik assieme a Niall e Liam.

Quando aveva letto ciò che Edward gli aveva scritto, si era sentito importante.
Non era quel tipo di importanza i suoi amici provavano per lui, ma non seppe descrivere cosa fosse.
Era certo però che quel ragazzo gli faceva venire le farfalle nello stomaco, soltanto al pensiero che ci fosse qualcuno così per lui lo emozionava. Gli stava iniziando a piacere, e su questo non aveva alcun dubbio.

-Lima, resti sobrio per portarci a casa vero?- Louis lo guardò con occhi dolci, e l'amico lo fissò pensandoci, per poi sospirare.
-Va bene.- il più grande sorrise e gli lasciò un bacio sulla guancia prima di dirigersi verso gli alcolici insieme al biondino.
-Com'è andata con il tipo?- non aveva aggiornato Niall dopo che gli aveva dato la password del profilo instagram per poterci parlare.
Fece spallucce. -Niente di che, domani vedrò cosa dice sul diario. Ma, non voglio pensarci, voglio solo bere.-
-Giusto, allora prendo qualcosa aspetta qui!- gli urlò, dato che la musica iniziava a diventare alta.
Era pieno di ragazzi e ragazze di scuola. Zayn era in un angolo, e pensava a vendere qualcosa a Liam.
L'alcol non tardò ad arrivare, e lui e Niall si buttarono a bere bottiglie e bottiglie di birra.
-

Ciao Payno!- Louis e Niall si buttarono addosso al loro amico, che gli prese cercando di non cadere.
-Ragazzi, sedetevi e state calmi.- gli rimproverò, portando entrambi su uno dei tanti divanetti.
La casa di Zayn era enorme, e Louis penso che probabilmente ci entrava quasi tutta la scuola.
Tra giardino, piscina, stanze e salotti, la gente si sparpagliava ovunque.
-Liam, sai cosa mi piace?- si poggiò sulla sua spalla e guardò la birra nella sua mano.
-Cosa ti piace Louis?-
-Il ca...-
-IL CANE, di Zayn. Sai, non l'hai visto?- Niall urlò, interrompendo quell'idiota dell'amico. -A Louis piacciono tanto i cani. Ne aveva uno quando era piccolo.-
-Okay...- disse soltanto, scuotendo la testa basito dalla loro stupidità.
-Devo pisciare, preparami una canna!- urlò il più grande a Liam, mentre si alzava e cercava di salire al piano di sopra.
Aprì varie porte (ovviamente doveva proprio trovare Ed ha letto con una, e ciò, fortunatamente, gli fece togliere dalla lista il ragazzo dai capelli rossi).
Si soffermò su una.
Non era di certo il bagno, ma un altro salotto con al centro un pianoforte.
Posò la birra sopra di esso, e si sedette.
-Mmh.- si lamentò quando il cellulare vibrò.

Anche a me piacerebbe abbracciarti.

E poi un altro messaggio.

Sei alla festa di Zayn Malik?

C'è una stazna con il pinao, vinei qua furoi?

Ci aveva provato a scrivere decentemente, ma era difficile capire dove fossero le lettere in quello stato.

Suoni qualcosa? Ti ascolterò.

E Louis suonò. Era una melodia da lui creata, avrebbe voluto anche cantare ma la sua voce era facilmente riconoscibile quindi evitò.
Il testo di quella canzone era stato scritto per la madre, e parlava di come avrebbe vissuto il resto della sua vita anche per lei.

William, sei fantastico.

È una canzone che ho scritto per mia madre. Un giorno te la farò sentire.

Louis sentì la porta aprirsi, ma era troppo buio per vedere chi fosse.
C'era solo uno spiraglio di luce provenire dalla finestra, ma non avrebbe mai potuto capire.
D'altronde, neanche Harry vedeva nulla, ma conosceva quella casa a memoria, e passava parecchio tempo in quella stanza.
La maggior parte delle volte lui suonava e Zayn si metteva ad ascoltarlo sdraiato sul divano, spesso con una sigaretta o una canna tra le labbra.
Si sedette affianco a lui e rimasero in silenzio, non potendo dire nient'altro.
Harry mise le braccia in torno al suo petto e lo strinse a sé.

Louis rimase fermo per qualche secondo, troppo ansioso, ma alla fine si rilassò, ricambiando l'abbraccio.
Poggiò il viso nell'incavo del collo di Edward, e pianse un po', senza fiatare.
Restarono per più di cinque minuti così, mentre il riccio accarezzava la sua schiena e il liscio lo stringeva a sé.
Era un ragazzo magro, con qualche muscolo e sicuramente più alto di lui.
Louis provava troppe emozioni in un solo momento che non seppe descrivere.

Il suo cuore batteva troppo velocemente, le farfalle nello stomaco le sentì per una seconda volta e una sensazione forte di sicurezza verso l'altro emerse.
Si sentiva bene con lui, e avrebbe voluto dirgli qualcosa o accendere la luce e guardarlo in faccia.
Ma prima che potesse succedere altro, Harry aveva sciolto lentamente l'abbraccio ed era andato via.
E il più grande aspettò qualche minuto prima di uscire e raggiungere i suoi amici al piano di sotto.

-Ti eri incastrato nel cesso?- Niall era lì, che beveva altro alcol con Liam che lo reggeva.
-Non lo trovavo...- mormorò, guardandosi in giro. Nessuno che guardava aveva una maglia bagnata di lacrime.
-Stai bene?- si preoccupò l'altro, e lui annuì molto distrattamente.
Guardò il cellulare, notando una nuova notifica.

Spero ti abbia fatto sentire meglio, mi è piaciuto tanto.

Mi piacerebbe farlo ancora.

Rispose subito, e poi ritornò a bere con Niall, mentre scherzavano tutti e tre insieme.
Sembrò stare meglio e iniziò a ridere e scherzare con loro e altri compagni che si erano aggiunti.
Anche Harry si era aggiunto a lui, rubando una maglia dall'armadio di Zayn prima di scendere.
-Che c'è, Styles?- chiese subito.
Di solito nelle feste i due si separavano per non creare casini.
Louis era quello che raccontava battute in mezzo ai compagni e Harry quello che giocava in mezzo alle ragazze.
-Andiamo, voglio vedere soltanto se sei così divertente come credi.- lo prese in giro.
In realtà, non aveva più voglia di stare in mezzo a ragazze in cerca di una notte con lui e a fingere. Voleva solo stare fermo ad ascoltare qualcosa di divertente.

Spazio autrice
Precious boyy, questa scena è too cute spero piaccia anche a voi HAHA

The blue diary; Larry StylinsonWhere stories live. Discover now