36. We'll be alright.

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Passò un altro mese.

Un mese pieno di amore da parte di Harry, i suoi amici e la sua famiglia.
Ma anche pieno di dolori a causa della leucemia. Louis non aveva più forze di fare nulla, era pieno di lividi, a volte aveva fuoriuscite di sangue, un mal di testa costante e dolori alle ossa. Era sempre pallido e davvero troppo magro. Spesso aveva la febbre alta e stava male tutto il tempo.
La chemio e tutte le terapie fatte non stavano funzionando, e questo lo avevano capito tutti, ma ci speravano ancora.
Ma Louis aveva perso le speranze da tanto. Scriveva raramente sul diario poiché non riusciva neanche più a tenere la penna in mano.
Harry stava male ogni giorno, ma continuava ad andare a trovarlo e stargli accanto come tutti loro. Non parlavano molto ma a loro andava bene così. Era ancora vivo ed era tutto ciò che contava, ma probabilmente non lo sarebbe rimasto per molto. Ogni giorno si svegliava con più dolori della scorsa giornata, e non ce la faceva più.
Voleva giocare con le sue sorelle, parlare con il padre, divertirsi con i quattro e stare tutto il tempo accanto a Harry.
È per questo che provava a resistere.
Ma era stanco. Voleva chiudere gli occhi e non riaprirli più.
Odiava non poter fare nulla per nessuno. Faceva davvero tutto schifo.

Quella volta Harry era lì con lui, che lo teneva stretto a sé mentre cercava di fare i compiti. Il liscio aveva la testa sul suo petto e teneva gli occhi chiusi, respirando lentamente.
Avrebbe voluto dirgli di andare sulla scrivania e mettersi comodo per studiare ma il riccio avrebbe rifiutato. Non voleva allontanarsi da lui.
Aveva smesso di ubriacarsi ogni sera e si era messo a studiare seriamente come aveva promesso a Louis, ma ovviamente continuava a stare male.
Specialmente in quel periodo che il più grande peggiorava di giorno in giorno.

-Mmh.- Louis fece una lamentela, ottenendo uno sguardo confuso dal piccolo.
-Che succede amore?- parlò lentamente e con calma, anche se un po' preoccupato.
Abbassò il libro per poterlo guardare negli occhi.
Quel blu era ormai vuoto e tendente al grigiastro, e a Harry faceva male vederlo in quelle condizioni.
-Posso avere un bacino?- mormorò. Era stanco ma non si erano ancora baciati quel giorno e Louis voleva farlo.
-Certo.- sorrise l'altro, e il liscio si avvicinò di più alle sue labbra, lasciandogli un dolce bacio.
Ogni volta che lo baciava aveva paura che fosse l'ultimo.
A Harry, Niall, Liam e Zayn aveva detto che gli mancavano altri due mesi, ma aveva mentito.
Si sentiva una merda per ciò, ma non voleva che si allarmassero.
La verità è che a Louis mancava davvero poco, si e no una settimana.
Avrebbe voluto fare tante cose ma non sapeva neanche muoversi dal letto.

L'unica soluzione rimasta era quella di fare il trapianto di cellule staminali. Non era rischiosa, ma non sapeva se ce l'avrebbe fatta in tempo.
Quasi per miracolo i medici erano riusciti a trovare un donatore che potesse salvare la vita di Louis.
Aveva iniziato il giorno prima a prepararsi per questa operazione, che sarebbe avvenuta tra sei giorni.
Se la sua malattia peggiorava fino ad allora non ce l'avrebbe fatta sicuramente, ma gli altri questo non lo sapevano.

-Tra poco devo andare a fare altri controlli.- sbuffò, rimanendo sul petto di Harry.
-Resisti un altro po', dopo l'operazione starai bene.- cercò di rassicurarlo.
Sapeva che il liscio non correva rischio con quel trapianto, ma la sua ansia aumentava comunque.
Avrebbe potuto iniziare a perdere sangue e non fermarsi più, e aveva decisamente troppa paura.
Certo, ci sarebbero voluti mesi prima che si riprendesse ma Harry era felice di avere una possibilità per salvare il suo ragazzo.

Stavano insieme da soli due mesi ma si vedevano ogni giorno, e questo aveva aumentato i sentimenti di entrambi.
C'erano poche probabilità che sarebbero rimasti insieme per tanto, Harry lo sapeva benissimo. Aveva solo diciott'anni, non era sicuro di cosa volesse nella vita. Non gli importava se sarebbero arrivati ad un punto in cui si sarebbero lasciati (okay, gli importava, ma erano solo adolescenti, era raro), lui sarebbe stato contento anche solo sapere che Louis fosse vivo.

-Staremo bene entrambi?-
-Staremo bene.- ripeté, quasi sicuro di sé.
-Provo a resistere.- richiuse gli occhi, rimanendo ancora per un po' sul petto di Harry.

*

Aveva provato a resistere, davvero, ma il dolore era diventato sempre più insopportabile ed era arrivato il giorno dell'operazione con condizioni orribili.
I rischi di morire durante l'intervento ora c'erano sicuro. Se fosse stato meglio non si sarebbe complicato nulla, ma era così che doveva andare.
Probabilmente era già stato scritto che quella sarebbe stata la sua fine, e in fondo anche la sua famiglia, i suoi amici e il suo ragazzo lo sapevano, solo non volevano crederci.
Aveva abbracciato Zayn, Liam e Niall, poi era passato ad abbracciare le sue sorelline e il padre, e in fine Harry.
Stavano tutti piangendo, tranne il diretto interessato. Lui cercava di resistere.
Aveva passato dei giorni fantastici con tutti loro, e nonostante avrebbe voluto fare infinite cose in più, gli andava bene così.
Ci fu un ultimo abbraccio tutti insieme, lui sdraiato nel lettino pronto ad andare in sala operatoria e loro davanti a lui.
Guardò Harry un ultima volta.

-Un ultimo bacio?- chiese, sforzando un sorriso. Annuì tra le lacrime, mentre si sporgeva su di lui per poterlo baciare un ultima volta.
Fu dolce e lungo, ma pieno di sofferenze.
-Non è il tuo ultimo.- gli sussurrò.
Ma Louis non voleva pensarci.
-Leggi il diario, mentre sono ad operarmi, per favore.-
Gli strinse la mano accarezzandola, fissandolo negli occhi per un ultima volta.
Gli sarebbero mancati quegli occhioni verdi pieni d'amore.

Il riccio annuì.
-Allora ciao Styles.-
Rimise la mano sul letto e gli sorrise un ultima volta.
-Ciao Tomlinson.-
Non si dissero nient'altro, ma i loro sguardi e gli occhi lucidi esprimevano già tutto.

E Louis andò via guardando un ultima volta tutti, pronto a mettere fine alle sue sofferenze.

E Harry si mise seduto sulla scrivania, e prese il diario.
Lo aprì dove c'era il segnalibro e iniziò a leggere.

Spazio autrice
Ansietta ✨

The blue diary; Larry StylinsonWhere stories live. Discover now